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Attack At Dawn: la recensione

Maria Grazia Guzzo 3 anni fa 2 commenti 7
 

Attack At Dawn è un gioco di strategia sviluppato e pubblicato da Panzer Division Games. Il designer del gioco, Tomislav Čipčić, è stato sempre affascinato dalla campagna del Nordafrica. Questo suo interesse verso le battaglie storiche lo ha portato a diventare designer del gioco da tavolo Brotherhood & Unity, incentrato sulla guerra dei Balcani dal 1992 al 1995. Successivamente lo sviluppatore si è dedicato al progetto Attack at Dawn: North Africa, pubblicando così il primo videogioco, rilasciato su Steam il 7 giugno 2022.

Contenuti
Attack At Dawn, l’avanzata nel NordafricaAi posti di combattimentoA battaglia finita

Attack At Dawn El Alamein

Attack At Dawn, l’avanzata nel Nordafrica

Attack At Dawn: North Africa ripercorre gli eventi della campagna del Nordafrica a partire dall’operazione Sonnenblume guidata dal generale Rommel. L’obiettivo del gioco è ripercorrere le battaglie che hanno seguito questa operazione. Le battaglie che troveremo nella campagna si basano sui fatti realmente accaduti e sono, infatti, anche corredate dalla documentazione storica che ci illustra le vicende con ricchezza di particolari e con tanto di fonti verificabili.

Attack At Dawn fonti storiche

 

Inoltre ai fini del gioco sono stati introdotti possibili scenari alternativi, visto che è possibile giocare sia nei panni dell’Asse che degli Alleati. Ne deriva quindi che ci sono più finali e conclusioni diverse per la nostra campagna. Inoltre, lo stesso svolgimento delle battaglie e la prosecuzione da uno scenario all’altro varierà in base agli esiti dei singoli scontri.

Ai posti di combattimento

Attack At Dawn è un gioco di strategia incentrato su alcune delle vicende della Seconda Guerra Mondiale e in particolare ha come scenario il Nord Africa. Il primo aspetto che colpisce è la presenza di due modalità di gioco: in tempo reale e la modalità a turni, insieme alla possibilità di passare da una all’altra in qualsiasi momento (anche durante la partita stessa).

Il gioco presenta 3 campagne: la campagna completa che include gli eventi a partire dal 1941 fino al dicembre del 1942, la campagna del ’41 e quella del ’42. È anche possibile giocare i singoli scenari che comprendono tutte e 15 le battaglie disponibili. C’è da notare anche la presenza di una modalità multigiocatore, che però è ancora in beta test e che non abbiamo avuto modo di testare per mancanza di altri giocatori.

In Attack At Dawn è stato anche incluso un editor degli scenari che ci permette di partire da una mappa esistente e creare un vero e proprio scenari disponendo gli elementi ambientali e impostando un obiettivo. In questa modalità è anche possibile creare delle unità completamente da zero, impostando per ognuna punti movimento, difesa e attacco.

Attack at dawn editor
Nell’editor possiamo creare unità personalizzate

Prima di iniziare un vero e proprio scenario possiamo approfittare dei tutorial che ci introducono alle meccaniche del gioco (una caratteristica da non sottovalutare per chi, come me, non è molto avvezzo ai titoli del genere). Nel corso dei tutorial ci viene illustrata ogni cosa nei dettagli: a partire dall’interfaccia fino alle azioni a nostra disposizione e come usare le unità speciali come artiglieria e forza aerea. Nel tutorial conclusivo abbiamo modo di prendere parte alla prima battaglia.

Ogni scontro è preceduto dalla visione di una sorta di briefing in cui possiamo vedere il tipo di unità impiegate, gli obiettivi, la mappa e informazioni importanti riguardo a quello che dobbiamo aspettarci, come la possibile posizione del nemico e il tipo di truppe che troveremo ad attenderci. Le battaglie, come dicevamo, possono essere svolte in tempo reale o a turni, nel primo caso si può modificare la velocità. Sia negli scenari che nella campagna è possibile selezionare la difficoltà (tra le tre disponibili) e scegliere se prendere le parti dell’Asse o degli Alleati.

Ogni scenario può avere uno o più obiettivi ed ha una durata in giorni variabile, per cui non è sufficiente solo conquistare (o difendere l’obiettivo), ma occorre mantenere la posizione anche per i giorni richiesti. Ci sono scenari più corti, di alcuni giorni, e scenari che possono durare anche un mese.

Attack At Dawn attacco

Quando le truppe sono a tiro, i combattimenti si attivano in automatico, tuttavia possiamo anche selezionare un obiettivo specifico da attaccare, per esempio per concentrare il fuoco su una singola truppa. Selezionando un’unità possiamo vedere un pannello informativo in cui ci vengono date diverse informazioni, alcune essenziali in battaglia, come la forza, ma soprattutto il morale. Il morale è influenzato sia dalla durata dello scontro che dalla presenza di truppe alleate nelle vicinanze, in particolar modo le truppe HQ che fungono da quartier generale. Se il morale delle nostre truppe si riduce eccessivamente, non potremo più controllarle e dovremo limitarci a vederle ritirarsi.

A battaglia finita

In Attack At Dawn: North Africa abbiamo una visuale dall’alto e un campo di battaglia che si sviluppa su una griglia esagonale. L’aspetto grafico ricorda quello del tabellone di un gioco da tavolo, una sensazione rafforzata dal tipo di movimento delle unità e dalla quasi totale assenza di animazioni durante i combattimenti. Le animazioni si limitano allo spostamento e rotazione delle unità, oltre che piccoli movimenti dei soldati come il caricamento delle armi e l’esplosione dei colpi. Manca una colonna sonora di sottofondo durante le battaglie e gli unici effetti sonori si hanno con gli spari o le esplosioni.

Attack at dawn combattimento

Di grande rilievo è la cura dei particolari che si riflette ad esempio nelle mappe che riproducono anche le variazioni di terreno con depressioni, scarpate e vegetazione. Ma soprattutto l’accuratezza storica nel ricostruire gli eventi realmente accaduti e ricreare dettagliatamente anche ogni singola divisione impiegata in battaglia. Ti ricordo che Attack at Dawn: North Africa è disponibile su Steam.

Scopri tutto su Attack At Dawn: North Africa

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2 commenti 2 commenti
  • MorriganDrake ha detto:
    26 Giugno 2022 alle 14:42

    Come ho detto, non fa per me; va bene l’esattezza storica, ma il punto focale negli strategici dovrebbe essere almeno, appunto, il lato tecnico del gioco, anche se la grafica lasciasse molto a desiderare. Noto che ci sono molte meccaniche da Victoria 2, leggendo meglio la recensione. Beh speriamo che con il tempo si migliorino

    Rispondi
    • Maria Grazia Guzzo ha detto:
      28 Giugno 2022 alle 17:02

      Grazie per il commento. :) Sì, la speranza è che il progetto comunque continui ad essere sviluppato, tra l’altro c’è la modalità multigiocatore in beta!

      Rispondi

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