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Rainbow Six Siege, ripercorriamo la sua storia in attesa dell’anno 6

Lorenzo Iannuzzi 4 anni fa Commenta! 6
 

Rainbow Six Siege è un FPS tattico sviluppato e pubblicato da Ubisoft il 10 Dicembre 2015. Il gioco vede diverse modalità e ha il suo fulcro nell’online, che comprende varie modalità di gioco:

Contenuti
Com’è partito Rainbow Six Siege e cosa è cambiato negli anni?Ti potrebbe interessare
  • Nuova Recluta:  le meccaniche sono molto simili alla modalità Partita Veloce. L’unico obiettivo disponibile è “Bomba“, e le mappe giocabili sono solo tre: Banca, Chalet e Consolato. Inoltre la durata del round è superiore per permettere ai giocatori inesperti di eseguire le proprie operazioni con più calma. Tale modalità è disponibile solo fino al Livello 50 di esperienza;
  • Partita Veloce:  in questa modalità (precedentemente chiamata Libera), sono disponibili tutte e tre gli obiettivi di gioco. I giocatori si affrontano in due round di attacco o difesa, in seguito al quale avverrà uno scambio di ruolo. Il numero di round da vincere per ottenere la vittoria sono tre. Il numero di mappe è molto vasto, e comprende quasi tutte le mappe pubblicate, comprese quelle con i DLC. La modalità non comprende penalità di abbandono, ma sono presenti delle sanzioni in caso di fuoco amico volontario.
  • Classifica: la modalità è dedicata ai giocatori più esperti, infatti richiede un livello minimo di esperienza di 50. L’unico obiettivo disponibile è “Bomba“, mentre la struttura di gioco consiste in tre round di attacco o difesa consecutivi, a seguito dei quali si scambieranno i ruoli.

Per vincere, un team dovrà necessariamente arrivare a 4 round vinti, e in caso di parità si aggiudicherà il round il team che arriverà per primo a cinque. Nella modalità classificata è presente un sistema di gradi (dal grado Rame 5 al grado Campione) che sarà determinato da vittorie e sconfitte.

La modalità ha visto l’aggiunta di due nuove funzioni, il primo è il sistema di “Pick and Ban“, con il quale i team possono bandire un operatore d’assalto o difesa ciascuno; il secondo è il sistema del Ban Mappe dove i 2 team, prima dell’inizio del match, devono scegliere quale mappa bannare fra le 3 disponibili, se entrambi i team scelgono la stessa mappa, il gioco sceglierà casualmente 1 delle 2 mappe restanti.

Sono presenti una sanzione abbandono che comprende un tempo di ban (che parte dai 30 minuti e aumenta man mano che si abbandonano più partite), la perdita di alcuni punti esperienza e una per il fuoco amico.

  • Non Classificata: la modalità è molto simile alla Classificata, ma può essere considerata come una modalità di esercizio per la modalità a cui si riferisce, infatti sono presenti tutti gli elementi della Classificata, ma non c’è il sistema di gradi.

Rainbow Six Siege, ripercorriamo la sua storia in attesa dell'anno 6

Com’è partito Rainbow Six Siege e cosa è cambiato negli anni?

Rainbow Six Siege alla sua uscita comprendeva dieci operatori d’assalto e dieci operatori in difesa, ognuno con la propria abilità.

All’inizio il gioco vedeva presenti operatori delle seguenti nazioni: Francia, America, Inghilterra, Russia e Germania. Ogni paese inseriva all’interno della squadra Rainbow due risorse di attacco e due difesa. La fase di sviluppo del gioco viene divisa in Stagioni, che vengono denominate Operazioni, e dove vengono introdotte nuove mappe, oppure modificate mappe già presenti, nuove modalità di gioco a tempo limitato, un pass battaglia sia gratuito che a pagamento, e 1 o 2 nuovi operatori nel gioco.

Rainbow Six Siege, ripercorriamo la sua storia in attesa dell'anno 6

Le stagioni durano dai due ai tre mesi, periodo nel quale vengono pubblicati fino a 4 aggiornamenti. Il più importante tra tutti viene nominato Rinforzo di Metà Stagione, che al contrario degli altri aggiornamenti, oltre a correggere bug, aggiunge meccaniche di gioco e importanti novità.

Alla fine del secondo anno, Rainbow Six Siege poteva esser considerato un titolo ben lontano dai claudicanti esordi: il gioco ha iniziato a presentare uno stile diverso, dal menù a quello dei match. Non solo, il titolo stava diventando sempre più competitivo anche per i giocatori non professionisti.

A proposito, l’eSport ha attirato nuovi giocatori, ha spinto i vecchi a tornare e ha aumentato la visibilità del gioco in tutto il mondo. La stessa necessità di dover mantenere il titolo bilanciato e aggiornato per assolvere agli alti standard competitivi ha spronato il team a procedere allo sviluppo in maniera ancora più minuziosa e attenta rispetto al passato.

Negli anni Rainbow Six Siege ha ricevuto un ottimo supporto e non ha mai abbandonato la strada del miglioramento, anche attraverso una maggiore componente tattica nelle mappe grazie ad alcune modifiche poste a qualcuna di esse prima ingiocabili come Casa o Favelas che, seppur divertenti, in classificata risultavano disastrose per via dei numerosissimi spawn kill, i corridoi stretti e l’indefindibilità di tanti punti. Per questo, oltre alle cose appena descritte, Ubisoft si è espressa favorevole alla rimozione di alcune di esse dal lato competitivo fino a nuovo ordine.

Rainbow Six Siege ha molto da migliorare ancora ma a detta di Ubisoft il gioco avrà a disposizione nuovi contenuti per ancora molti anni. Sicuramente possiamo dire di essere sulla buona strada, visti gli ultimi sviluppi del supporto post lancio al titolo.

Rainbow Six Siege, ripercorriamo la sua storia in attesa dell'anno 6

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