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Untitled Goose Game – La recensione

Diego Savio Branciforti 6 anni fa Commenta! 8
 

Quest’anno potrebbe essere definito ufficialmente come l’anno dei Remake, visto il buon numero di titoli riportati in vita dal passato in una veste completamente rivisitata e riproposta in chiave moderna. Il primo titolo appartenente a questa categoria, che ha inaugurato l’anno videoludico in corso è stato nientepopodimeno che l’ultimo capolavoro partorito da Capcom, mi riferisco a Resident Evil 2 Remake, rilasciato lo scorso 25 gennaio 2019. Dopo di esso si sono susseguiti altri giochi che hanno fatto sussultare i cuori di milioni di fan in tutto il mondo, fino ad arrivare al nuovo MediEvil, che è stato rilasciato lo scorso 25 ottobre 2019. In questo periodo in cui sono state pochissime le “idee innovative” proposte dalle software house, che nella maggior parte dei casi hanno preferito “restare entro i margini” e non “osare di più”, una scintilla di innovazione e divertimento arriva proprio dalla grande giungla dei titoli indie, in particolare dalla casa sviluppatrice House House, che lo scorso 20 settembre 2019 ha rilasciato ufficialmente il suo ultimo irriverente titolo Untitled Goose Game. Per le sue particolari caratteristiche, questo titolo va così a inserirsi in quella strana categoria di giochi definibili “WTF” per il loro animo no-sense, come per esempio Goat Simulator, ciononostante riesce a staccarsi quanto basta da essi per essere definito una piccola sorpresa.

Contenuti
Un’Oca si trova nel suo laghetto…Metal Gear Goose…Un Design minimale e una colonna sonora “adatta per l’occasione”Ti potrebbe interessare

Un’Oca si trova nel suo laghetto…

Screenshot di Untitled Goose Game

Nato letteralmente per caso da una foto di un’oca che uno dei dipendenti di House House allegò un giorno a un comunicato aziendale, Untitled Goose Game racconta la simpatica storia di un’oca che una bella mattina decide di uscire dal proprio laghetto per andare a fare un salto nella città più vicina. Dal punto di vista della trama, il “Gioco dell’Oca senza titolo” non presenta alla sua base una storia avvincente ricca di misteri e colpi di scena, anzi mette il giocatore direttamente nei panni del suo piumato alter-ego senza fornirgli alcuna risposta alle classiche domande che solitamente ci si aspetta in un videogioco, come per esempio:

Chi sono? Cosa ci faccio qui? Qual è il mio scopo?

Le uniche informazioni che si hanno all’inizio del titolo sono solamente quelle relative ai comandi di gioco, fornite nella fase di tutorial, e quelle legate alle piccole “cose da fare” che saranno disponibili in un apposito taccuino, che presenta un design molto simile a quello di una lista della spesa e che si andrà aggiornando man mano che si avanzerà nel gioco. Diversamente, la motivazione che spinge questo adorabile pennuto in città verrà svelata al giocatore solamente verso la fine del gioco e, ovviamente, io non ve la rivelerò…

Metal Gear Goose…

Screenshot di Untitled Goose Game

A una trama quasi del tutto assente, che mi ha fatto tornare alla mente un cartone animato dal titolo “Ovino va in città”, si aggiunge un gameplay veramente “frizzante” che riesce a trarre il massimo profitto dall’insieme esiguo dei comandi di gioco (non sempre comodi da utilizzare), infatti, sebbene il numero di azioni messe a disposizione del giocatore sia veramente basso (afferrare o lasciare con il becco, abbassarsi, aprire le ali, starnazzare e camminare) quest’ultimo potrà sfruttare al meglio la propria fantasia per completare le “cose da fare” presenti nella lista. Far cambiare il cappello al contadino, buttare il rastrello nel laghetto, terrorizzare il bambino, rubare un paio di occhiali, ecc… sono tutte mansioni che dovranno essere portate a termine dall’oca dispettosa, in un modo o in altro, con la possibilità di poter scegliere ogni singola volta l’approccio da seguire. Il nostro piumato alter-ego potrà decidere se svolgere una determinata azione nel modo più stealth e silenzioso possibile (…in pieno stile Metal Gear Solid), oppure potrà scegliere di agire con disinvoltura davanti agli stessi abitanti, correndo altresì il rischio di venire inseguiti all’interno della mappa di gioco e scacciati opportunamente.

Screenshot di Untitled Goose Game

Tutti gli enigmi che verranno messi davanti al giocatore sono molto stimolanti e aumenteranno il proprio livello di sfida con il proseguire del gioco, passando da semplici scherzetti (far bagnare il contadino), all’organizzare dei veri e propri piani malefici degni di Junior in “Piccola Peste” per tormentare i poveri abitanti.

Tutto dipenderà dalla fantasia del giocatore!

In tutto questo, il gioco non prevede una vera e propria punizione nel caso in cui si venisse scoperti e acchiappati da una delle povere vittime, la quale si limiterà solamente a recuperare il “mal torto” e a scacciare il pennutto dispettoso. Mi dispiace per tutti gli amanti del classico “GAME OVER” che non potranno soddisfare la propria masochistica voglia di essere puniti in caso di errore.

Un Design minimale e una colonna sonora “adatta per l’occasione”

Screenshot di Untitled Goose Game

Untitled Goose Game con il suo stile “minimale” e i suoi colori sgargianti, si rivela essere una gioia per gli occhi, presentando altresì un level design curato in ogni minimo dettaglio, dal negozio di elettrodomestici al giardino del povero contadino. I moltissimi luoghi presenti all’interno del mondo di gioco saranno tutti diversi e collegati opportunamente tra loro, con i cittadini che, sebbene privi di volto, riusciranno perfettamente a trasmettere i propri stati d’animo al giocatore. A un buon design grafico si aggiunge egregiamente un ottimo comparto sonoro che, sebbene all’inizio dia la sensazione di essere “raffazzonato e poco curato” (come se un’oca fosse finita sopra al pianoforte dello sviluppatore), con lo scorrere del tempo ci si accorge che esso riesce perfettamente a trasmettere tutta l’ironia che sta alla base del gioco. Chiude il quadro una longevità molto bassa, infatti, per completare l’intero titolo saranno necessarie all’incirca 3 ore di gioco assiduo che vanno a sommarsi alle altre 3 ore necessarie per completare il “New game Plus”. Ovviamente questa componente è strettamente legata alla capacità del giocatore di risolvere i vari enigmi e di avanzare nel gioco.

Come ho detto in precedenza, Untitled Goose Game prevede una modalità di gioco aggiuntiva che sarà sbloccata una volta completata la prima avventura. La nuova modalità metterà davanti al giocatore nuovi enigmi da risolvere con la peculiarità che, mentre nell’avventura standard ogni enigma viene risolto con oggetti presenti nella stessa area, qui il giocatore dovrà mettersi alla ricerca dei vari elementi sparsi per tutto il mondo di gioco. Non sarà una novità se la carota che trovi nella prima mappa si riveli fondamentale per completare un enigma presente all’interno dell’area di gioco finale, o che una tazza da caffè presente in un garage debba essere gettata all’interno del laghetto iniziale.

Ricordo infine che Untitled Goose Game è disponibile all’acquisto sia nella sua versione PC, scaricabile direttamente dall’Epic games Store, sia nella sua versione per Nintendo Switch.

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