Shigeru Miyamoto, 2006, appena eletto cavaliere onorario francese

Shigeru Miyamoto sta per venire riconosciuto per i suoi meriti culturali

Il premio nipponico annuale di “individuo di merito culturale” andrà a Shigeru Miyamoto, creatore delle serie Mario e Zelda per conto di Nintendo

A dispetto della nostrana cultura a tratti un po’ “videoludofoba”, dove i videogiochi dipendono dalle etichette dell’età quando va bene e usati per il sensazionalismo della stampa generalista quando va male, il resto del mondo si è rivelato aperto al culto videoludico a più riprese. Ne abbiamo avuto l’esempio quando il creatore di Super Mario e The Legend of Zelda, Shigeru Miyamoto, e il creatore di Rayman Michel “Miyamoto d’oltralpe” Ancel sono stati insigniti del titolo onorario di Cavaliere delle Arti e delle Lettere in Francia nel 2006 (immagine in alto).

Oggi, però, è il primo dei due a fare parlare di sé, in un caso non dissimile dai premi ottenuti ai Game Awards nipponici da Masahiro Sakurai. Shigeru Miyamoto sta infatti per ricevere il premio di Persona dai Meriti Culturali nella sua patria, il Giappone. A conferire particolare rilevanza (se non prestigio) all’evento non è l’altisonanza del riconoscimento in sé, quanto la cadenza: si tratta infatti di un merito conferito solo una volta all’anno.

Un autentico primato

Come stiamo per vedere nella saga di Nintendo Unplugged, il creatore di Mario, Zelda, Star Fox e Donkey Kong lavora presso Nintendo dal 1977, sebbene allo stato attuale delle cose il suo ruolo alla Grande N sia più una veste di regista, se non di mero consulente a seconda dei casi.

Ad ogni modo, questo avvenimento sarà un primato e non lo sarà solo per i dodici mesi che intercorrono tra un riconoscimento del merito culturale di un individuo e il successivo. Solo chi ha portato alla cultura nipponica dei contributi straordinari può venire scelto, come Hayao Miyazaki sette anni fa; mai prima d’ora, però, è capitato che una figura dell’industria videoludica si distinguesse al punto tale da meritare l’ambito titolo.

La dichiarazione di Miyamoto in tal senso, stando a una traduzione di Cheesemeister, è stata “sono felice di vedere i videogiochi sotto i riflettori” (ed era anche ora, visto quanto ha detto Shigesato Itoi in merito) in quello che “è un mestiere dove nessuno di noi può fare granché da solo”.

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Scrivici le tue opinioni in merito qui sotto: siamo curiosi di sapere cosa pensi di questa graduale rivalsa della cultura videoludica che sta prendendo piede negli ultimi anni!

Denise Romano
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