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Lettura Rebel Transmute, recensione (PlayStation 5)
 
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Rebel Transmute, recensione (PlayStation 5)

Un nuovo metroidvania spaziale

Pasquale Aversano 2 giorni fa Commenta! 7
 
7.1
Rebel Transmute

Sviluppato da Evan Tor Games e pubblicato da JanduSoft, Rebel Transmute è un action adventure in 2D a scorrimento orizzontale classificabile come metroidvania e che, proprio a Metroid, sembra fare più di un palese richiamo, anche stilistico. Noi abbiamo vestito i panni e la tuta spaziale di Moon Mikono su PlayStation 5 e questa è la nostra recensione. Pronto a una nuova avventura intergalattica?

Contenuti
Rebel Transmute non sono Samus ma quasiGuardando anche ad Hollow KnightGrafica e sonoro

Rebel Transmute non sono Samus ma quasi

Rebel Transmute rievoca sin da subito le atmosfere del classico Metroid, non solo per la tuta indossata dall’eroina di turno, tale Moon Mikono, ma anche per il level design, i nemici e parte dell’avventura stessa, riuscendo però a trovare frammenti di identità propria nel corso delle vicende stesse. Queste, infatti, sono di natura più personale. Ciò che spinge Moon all’avventura è la ricerca della propria madre, o meglio, scoprire che accidenti le è successo nel corso di un vecchio incidente spaziale.

Tale ricerca, la porta su un misterioso pianeta dove è situata la corporazione per la quale lavorava sua madre: tale Foray. Purtroppo, non tutto va come previsto e la navicella della nostra Moon finisce per schiantarsi fragorosamente sul pianeta. Diversi anni dopo, la protagonista si risveglia in una tuta e sigillata dentro una sorta di silos trasparente. Una volta fuori, ci ritroveremo a far la conoscenza di diversi e stravaganti robot senzienti con un tale “dottore” che affermerà di esser stato un umano… in passato.

Come avrai intuito, le vicende di Rebel Transmute non sono da sottovalutare, seppur non brillino per originalità e profondità, la sua presenza e il fatto che esista una sorta di “lore” da montare in stile mosaico, raccogliendo testimonianze e unendo i pezzi dei vari eventi (presenti e del passato), garantisce una spinta più che apprezzata nel proseguire l’avventura. Questa, inoltre, grazie a una mappa tanto vasta quanto labirintica, garantisce al titolo una longevità soddisfacente e in linea col genere, se non addirittura superiore considerando la natura indie dell’opera.

Rebel Transmute, recensione (PlayStation 5)

Guardando anche ad Hollow Knight

Rebel Transmute ha un impatto estetico che richiama Metroid ma il suo gameplay, in particolare il combat system, urla Hollow Knight da quasi tutti i pori, specialmente per il livello di difficoltà da non prendere sottogamba. Parliamo di un action adventure a scorrimento orizzontale in 2D inseribile nella sottocategoria dei metroidvania con l’aggiunta di una spruzzata di soulslike. 

Le prime fasi potrebbe risultare abbastanza accessibile ma non lasciarti ingannare, Rebel Transmute regala molti momenti “dolorosi” e che potrebbero risultare persino frustranti per un neofita. Di base, Moon e la sua tuta hanno a disposizione una scivolata e un fucile dalla portata molto ridotta e dal getto abbastanza lento e cadenzato. Tutto potenziabile nel tempo, come da prassi dei metroidvania, ma richiede tempo e pazienza, oltre che abitudine e un accurato studio dei nemici.

Rebel Transmute, recensione (PlayStation 5)

Questi, specialmente i boss, hanno un pattern d’attacco ciclico da studiare attentamente per minimizzare i danni. Questo perché Moon non ha a disposizione molta energia (all’inizio avrai solo quattro colpi sotto forma di sfere d’energia vitale) basta qualche colpo ed è game over. E game over significa perdere una “sfera d’energia” da andare poi a recuperare dove si è deceduti almeno che non si decida di investire la valuta di gioco per abbreviare la ricerca. E, considerando che i checkpoint, nonché punti di sicurezza e save (con tanto di riapparizione dei nemici dopo l’utilizzo) sono abbastanza scarsi, spenderai molti “soldi”. 

E se si crepa di nuovo senza aver raggiunto la sfera d’energia precedentemente smarrita? Semplice, la valuta di gioco immagazzinata sarà dimezzata brutalmente. Quindi occhio. La difficoltà di Rebel Transmute è dovuta quindi ai nemici che possono risultare fin troppo aggressivi e rapidi laddove noi risultiamo lenti e quasi impacciati. A risollevare le nostre abilità, intervengono i classici power up in stile metroidvania con tanto di backtracking per percorrere sentieri precedentemente inaccessibile e scovare tesori utili a perfezionarci ulteriormente. Tali power up, andranno però equipaggiati e potranno migliorare tanto il combattimento come la velocità e/o la distanza di fuoco, quanto e soprattutto l’esplorazione come il doppio salto.

Rebel Transmute, recensione (PlayStation 5)

Il sistema di power up è intrigante, vario e ben stratificato garantendo la possibilità di personalizzare a nostro piacimento l’esperienza di gioco anche, e soprattutto, in base alle nostre necessità. Questo si traduce nel dover settare più volte il nostro equipaggiamento in quanto ogni abilità richiede un “costo” e non potremo tenerle attive tutte contemporaneamente. Un sistema non innovativo ma ben inserito in un gameplay che risulta solido nel suo essere in bilico tra classico e moderno. 

Per quanto riguarda l’esplorazione, questa è di buon livello soprattutto per la sua vastità anche se pecca di ingegno e creatività. Sia chiaro, i biomi non sono malvagi e alcuni momenti sono anche divertenti, tra l’altro supportati da un platforming semplice ma efficace. Il problema è che ciò che andremo a vivere è poco memorabile e abbastanza prevedibile. Sa di già visto e questo, in parte, è dovuto anche alla scelta estetica apportata al titolo.

Rebel Transmute, recensione (PlayStation 5)

Grafica e sonoro

Graficamente parlando, Rebel Transmute non è male ma risulta anonimo e molto, troppo derivativo. Sembra un po’ troppo Metroid e non riesce a differenziarsi esteticamente quanto dovrebbe, restando abbastanza dimenticabile. Anche i minion nemici sono molto classici mentre alcuni boss riescono a distinguersi per creatività stilistica e alcuni set di mosse interessanti. A tal proposito, le animazioni, seppur semplici, contribuiscono alla fluidità del titolo di cui non abbiamo riscontrato particolari rallentamenti di sorta.

Segnaliamo, invece, qualche sporadico bug ma nulla di troppo grave. Il sonoro, invece,  è accattivante e coerente con le atmosfere fantascientifiche del titolo anche se non riesce a restare impresso per trovate particolarmente originali. Buoni gli effetti sonori mentre evidenziamo la totale assenza della lingua italiana di cui mancano anche i sottotitoli. 

Scopri tutto su Rebel Transmute
Rebel Transmute
7.1
Grafica 6.5
Sonoro 7
Longevità 7.5
Gameplay 7.5
Aspetti positivi Buon livello di sfida Longevità appagante Gameplay solido e buon sistema degli upgrade
Aspetti negativi Risulta abbastanza anonimo, soprattutto graficamente Per alcuni può risultare molto frustrante
Considerazioni finali
Rebel Transmute è un solido metroidvania che spicca, sia in positivo che in negativo, per livello di difficoltà e per riuscire quasi ad armonizzare l’estetica di Metroid al combat system di Hollow Knight. Il problema è che risulta abbastanza anonimo, nonostante delle buone boss fight e qualche spunto narrativo accattivante. Rimane comunque un’opera longeva e che sa regalare buone soddisfazioni, soprattutto ai fan del genere.

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