Planet of Lana II: Children of the Leaf torna a mostrarsi con un nuovo trailer, rilasciato nello showcase Unity Awards. Wishfully Studios e Thunderful hanno scelto di mettere in evidenza una delle meccaniche più particolari del sequel: la possibilità di possedere creature per risolvere enigmi ambientali complessi. È un cambio di passo netto che amplia il sistema introdotto nel primo capitolo e spinge verso interazioni più profonde tra Lana, Mui e il mondo che li circonda.
Il gioco arriverà nel 2026 su PC, Xbox Series X|S, Xbox Game Pass, PlayStation 5, PlayStation 4, Nintendo Switch 2 e Nintendo Switch. Una distribuzione enorme, pensata per consolidare la serie come una delle avventure cinematografiche più curate del prossimo anno.
Il primo Planet of Lana arriva su mobile
La giornata porta un’altra novità importante: il primo Planet of Lana debutta ora anche su iOS e Android. È una mossa interessante perché permette a un nuovo pubblico di scoprire la saga prima del lancio del sequel. La struttura narrativa del primo capitolo, unita al suo stile visuale, si presta bene a un formato portatile e l’espansione su mobile potrebbe dare una spinta alla visibilità del secondo episodio.
Una storia più oscura e più ampia
Lana e Mui tornano in un mondo sull’orlo del collasso. Le tribù del pianeta si stanno dividendo e una minaccia esterna continua a farsi strada. L’avventura si sposta verso toni più maturi, con un viaggio che esplora conflitti interni, tradizioni spezzate e un legame tra i due protagonisti che cresce missione dopo missione. Il trailer mostra paesaggi più vasti, creature imponenti e sezioni d’azione che si alternano a fasi stealth e puzzle.
Planet of Lana II punta a una narrazione estesa, con nuovi biomi e sezioni inedite, tra cui capitoli sottomarini, un dettaglio che sembra destinato a cambiare il ritmo dell’esplorazione.
Le nuove meccaniche
La parte più significativa di questo sequel riguarda ciò che puoi fare con Mui e con le creature del pianeta. Il rapporto tra i due protagonisti mantiene la sua centralità, ma si evolve con un sistema di comandi più preciso. Controlli diretti, collaborazione più stretta e un’interazione con l’ambiente che diventa molto più dinamica.
Tra le novità più evidenti:
- controllo di creature spettacolari,
- risoluzione di puzzle basati sulla fisica,
- uso di robot ibridi,
- situazioni stealth più elaborate,
- azioni veloci come wall jump e run-slide.
Il risultato è un gameplay che conserva la delicatezza del primo capitolo, ma con un passo più deciso. I segmenti d’azione non sembrano voler diventare il cuore dell’esperienza, ma puntano a introdurre ritmo e tensione nei momenti giusti.
L’importanza delle creature
L’idea di poter influenzare, guidare o manipolare creature gigantesche aggiunge una dimensione narrativa e di gameplay che nel primo gioco non esisteva. Le sequenze mostrate nel trailer confermano che il pianeta non è solo un’ambientazione, ma un ecosistema vivo che risponde alle azioni dei protagonisti.
Queste interazioni cambiano il modo in cui affronti gli enigmi. Riorientare percorsi, distrarre nemici e creare nuove soluzioni diventa una parte fondamentale del viaggio.
Un mondo più ricco e più pericoloso

Il pianeta offre scenari ancora più vari. Foreste luminose, rovine antiche, canyon pieni di macchine ostili e ambienti acquatici fanno parte del nuovo mosaico che Lana deve attraversare. La regia delle sequenze gioca molto sul contrasto tra tranquillità e minaccia, con un ritmo più cinematografico.
La presenza di fazioni in lotta aggiunge ulteriore complessità alla trama. Non ci sono solo creature misteriose, ma anche società umane che stanno tentando di sopravvivere a un cambiamento irreversibile.
Un comparto sonoro di peso
Planet of Lana II conferma il ritorno di Takeshi Furukawa, compositore del primo capitolo. La sua colonna sonora aveva contribuito in modo importante all’atmosfera del gioco, accompagnando la storia con toni sospesi e melodie che seguivano il rapporto tra Lana e Mui. La presenza del compositore non è un dettaglio estetico: la musica è parte integrante dell’esperienza, soprattutto in un titolo così narrativo.
Furukawa ha uno stile che si sposa con la poetica della serie: sonorità leggere, ma capaci di imprimere forza ai momenti chiave. Il nuovo trailer lascia intuire che il sequel avrà una palette sonora più ampia, pensata per sostenere una narrazione più densa.
Puzzles, stealth e azione
Il gioco non vuole ridursi a un singolo genere. Le fasi stealth hanno un ruolo preciso, con una gestione più accurata dei movimenti di Lana. Le sezioni d’azione introducono sfide immediate. I puzzle rappresentano il cuore. È un equilibrio che il primo capitolo aveva già trovato con cura, ma qui viene espanso su una scala maggiore.
Il risultato potrebbe essere un titolo più vario, meno lineare e con una maggiore profondità nelle situazioni di gioco.
Un sequel che vuole crescere, senza perdere identità

Planet of Lana II: Children of the Leaf non cerca di stravolgere il progetto originale. Punta a crescere dove serve: relazione tra i protagonisti, ritmo narrativo, meccaniche di collaborazione, varietà dei puzzle e qualità visiva. È un percorso sensato per un titolo che ha trovato un pubblico affezionato e che ora prova a elevarsi con un sequel ambizioso.
Il 2026 sarà un anno importante per la serie. Il materiale mostrato finora indica che il viaggio di Lana e Mui è tutt’altro che finito.
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