Maggio è arrivato e, come ogni anno, è tempo di indossare i nostri caschi virtuali e calarci nel mondo della MotoGP. Stiamo parlando ovviamente di MotoGP 25, nuovo capitolo dello sportivo di casa Milestone; come sicuramente saprai, ormai da anni gli sviluppatori milanesi propongono ogni anno il loro titolo di punta aggiornato e rinfrescato per l’avvio della nuova stagione motoristica.
Anche stavolta siamo in presenza di un gioco con alcuni interessanti migliorie, cui fanno da contraltare alcuni aspetti deludenti. Va detto che si tratta da sempre di un titolo da giocare praticamente solo se si è appassionati delle competizioni su due ruote, nonostante uno dei suoi punti di forza sia una migliorata accessibilità.
Motori in pista in MotoGP 25
Il punto di partenza di MotoGP 25, come per ogni titolo stagionale, è un completo aggiornamento del roster: abbiamo quindi a disposizione piloti, team e moto ufficiali che competono quest’anno nella classe regina del motomondiale, aumentandone l’autenticità.

Il passaggio, da parte di Milestone, ad Unreal Engine 5 rende la presentazione perfetta come sempre e i tracciati più realistici che mai.
Come ho potuto verificare in prima persona, ad un’occhiata superficiale, qualcuno potrebbe convincersi che a girare sulla TV siano i veri piloti durante una vera gara; nel mio caso, lo spettatore con un’occhio distratto si è reso conto di guardare un videogioco solo per la traiettoria verderossa che si dipinge sul circuito man mano che lo affrontiamo.
Anche quest’anno, la modalità più profonda e avvincente è la carriera che ci vedrà costruire la nostra scalata al successo partendo (non è comunque obbligatorio) dalla Moto 3 fino alle stelle della MotoGP.

Inoltre, in avvio di carriera potremo decidere anche l’obiettivo da perseguire, che sia arrivare davanti un rivale oppure puntare a sedersi al tavolo delle leggende. In ogni caso, sotto questo punto di vista non abbiamo chissà quali novità rispetto ad una modalità un po’ troppo simile a sé stessa; ma, come anticipato, c’è un bel ma; un “ma” positivo per gran parte dei giocatori.
Fino allo scorso anno, MotoGP poteva risultare un titolo molto ostico nel suo essere simulativo, fin quasi ad allontare i giocatori casuali non appassionati della disciplina; beh quest’anno, Milestone ha instrodotto un gameplay di tipo Arcade.
Definirla una rivoluzione non è sbagliato: con questa aggiunta, MotoGP 25 diventa più divertente e meno punitivo, e finalmente potremo sfrecciare in lungo e largo per tutti i tracciati del motomondiale senza temere di uscire fuori strada ad ogni curva.

Inoltre, in questo modo potremo abbandonare definitivamente la guida semi-assistita che paradossalemente complicava le cose, sottraendo al giocatore parte del controllo sull’azione.
Chiaramente, il gameplay Arcade fa si che potremo salire direttamente in sella senza preoccuparci di settaggi, di gestire in gara freni anteriori o posteriori e senza star li a calcolare il momento esatto in cui aprire il gas per evitare di venire sbalzati lontani dalla nostra moto, o terminare la nostra corsa sulle barriere protettive dopo una curva azzardata.
Tuttavia, bisogna considerare questo sistema di gioco come le rotelle di una bicicletta: avremo meno preoccupazioni, vero, ma questo non vuol dire che il gioco perda la sua natura simulativa e che possiamo affrontare a tutto gas ogni circuito.
Più che altro è una sorta di step evolutivo, in cui inizialmente potremo approcciare il gioco con minore preoccupazione, per passare appena confidenti al livello Pro.
Una terza interessante novità è data dalla modalità Race Off che, ispirandosi a quello che alcuni centauri fanno effettivamente nel loro tempo libero, introduce 3 nuove tipologie di gare: Flat Track, Supermotard e Minibike. Nel caso non fossi avvezzo agli sport motoristici si tratta di 3 competizioni particolari in cui si corre lungo circuiti ovali (come avviene nella NASCAR), tracciati misti pista e sterrato ed infine, come suggerisce il nome, gare a bordo di minimoto.
Si tratta di una variabile al gameplay classico, ma purtroppo non è molto più di un piacevole diversivo vista la mole ridotta di tracciati a disposizione; anche considerando che si tratta di eventi inseriti all’interno della carriera, che vanno completati per ottenere delle ricompense.
Le altre modalità presenti sono quelle che ci consentono di correre un singolo Gran Premio o affrontare un intero campionato senza passare dalla carriera, oppure metterci alla prova in una serie di gare Time Trial e affrontare un tutorial approfondito denominato in questo caso MotoGP Academy.
Non manca, come di consueto, un nutrito comparto multiplayer in cui affrontare un avversario in locale con lo split-screen oppure accedere alle competizioni online, che supportano il cross-play.
Segnali di stile: grafica e audio
Come già detto, il comparto visivo di MotoGp 25 è di assoluto rilievo: con il passaggio a Unreal Engine 5 il gioco si è rifatto il look apparendo più realistico che mai; la pista reagisce agli eventi atmosferici e alla gara in maniera realistica, così come le moto.
Anche il sonoro è di buon livello per quanto riguarda i rumori delle moto, campionati alla perfezione, e altri suoni ambientali. Un po’rivedibile il commento, che come sempre rimane molto generico e sporadico.