Metal Max Xeno: lento come un carro armato in autostrada

Leo Skywalker Commenta! 8

Ben ritrovati in questa nuova recensione in casa iCrewPlay! Oggi siamo qui con un titolo abbastanza particolare uscito il 19 aprile 2018 su PlayStation 4 e PlayStation Vita: parliamo di Metal Max Xeno, gioco RPG realizzato da Kadokawa Games e Cattle Cail, case di sviluppo nipponiche. Ma prima di entrare nel dettaglio cos’è esattamente Metal Max Xeno?

Metal Max Xeno: recensione

La Storia

Ci troviamo in una Tokyo post apocalittica completamente rasa al suolo e costellata da immense dune di sabbia, in cui la civiltà ha smesso di prosperare a causa delle continue guerre dei NOA: uomini senza scrupoli a comando di pericolose macchine da guerra. Gli ultimi esseri umani, costretti ad adattarsi a questa situazione avversa, vivono in città sotterranee e solo alcuni riescono a farsi largo nel deserto utilizzando carri armati o simili con cui difendersi dalle strane creature e dagli uomini pericolosi, anch’essi plasmati dal contesto estremo. Talis, il protagonista, dovrà fare i conti con i suoi ricordi appartenenti ad un triste passato, nel mentre adopera come membro nella Iron Base: una sorta di quartier generale composto da Po-M l’androide guida, Jingoro il meccanico, D’AnnunzioToni, il tuo fedele compagno di squadra Yokky e la pericolosa ma affascinante soldatessa Maria. Riusciranno i nostri agguerriti eroi a sventare la minaccia dei NOA e a portare un clima di pace nel loro paese?

Metal Max Xeno: recensione

Il Gioco

Metal Max Xeno si presenta da subito come un gioco abbastanza semplice, con un menù di gioco abbastanza spoglio ed essenziale. Allo stesso modo ha inizio l’avventura: l’intera situazione ci verrà presentata velocemente con un testo a scorrimento molto scarno ma perlomeno utile. A questo punto il gioco ci mette d’avanti un livello che funge da tutorial, in cui abbiamo l’occasione di conoscere le funzioni di movimento del personaggio a piedi e alla guida del carro armato, seguita da una semplice sessione di lotta. Qui veniamo a conoscenza del primo tasto dolente: le animazioni e i Move Set. Ridotte veramente all’osso e di una lentezza inaudita le animazioni del nostro personaggio risultano parecchio innaturali e troppo macchinose; col proseguire della partita la cosa diverrà purtroppo abbastanza sentita. A egual misura abbiamo le animazioni durante la battaglia: basandosi su un sistema di lotta a turni, volentieri ci ritroveremo a vedere lo stesso movimento, la stessa animazione proposta e riproposta all’infinito con la povera telecamera che ogni tanto cambia angolazione. Il modo elementare con cui tutto ciò è stato realizzato è davvero discutibile. Nel mezzo troviamo una colonna sonora adeguata ma ristretta: le canzoni si adeguano bene al contesto ma sono decisamente poche per dare una piacevole varietà durante le ore di gioco. Il punto forte invece è il disegno: se da un lato abbiamo delle animazioni pessime e dei modelli a malapena decenti, i disegni dei personaggi e dell’ambiente sono davvero molto belli e ben realizzati.

Infatti durante i dialoghi, in stile fortemente orientale, o durante alcune parti salienti del gioco, per immergerci ancora di più nella vicenda, gli sviluppatori hanno deciso intelligentemente di inserire delle immagini tattiche che mostrano nel dettaglio il personaggio e la situazione in cui si trova.

Metal Max Xeno: recensione

Ovviamente non mancheranno le tipiche immagini a stampo giapponese rappresentanti le bellissime protagoniste che mostrano innocentemente il loro magnifico corpo.

Metal Max Xeno: recensione

Il Gameplay

L’interazione con il gioco è semplice e fin da subito siamo in grado di capire le meccaniche e le possibilità che esso ci mette a disposizione. Abbiamo due situazioni da analizzare: giocare col solo personaggio, quindi camminando e giocare alla guida del mezzo selezionato. Giocare nei panni di Talis quindi con i personaggi al di fuori dei loro veicoli non è molto entusiasmante: la lentezza dei movimenti può rendere il breve percorso un parto, aggiungendo lo spawn casuale dei nemici che non può essere evitato se non fuggendo una volta completata l’animazione di comparsa. Come detto in precedenza le animazioni dei personaggi sono pessime e ridondanti.

Metal Max Xeno: recensione

Un leggero aumento di dinamismo è presente utilizzando i veicoli: essendo più rapidi nei movimenti ma anche abbastanza goffi, in questo caso possiamo decidere se affrontare o meno il nemico, girando a largo, fuggendo prima di un duello oppure colpendolo prematuramente sperando che venga abbattuto con un singolo colpo. Purtroppo anche qui, a lungo andare la monotonia rischia di farsi sentire; ma anche in questo caso abbiamo un punto forte che è la customizzazione. Ci è permesso infatti personalizzare le nostre macchine scegliendo il colore e le varie componenti che le renderanno più forti e resistenti. Inoltre è possibile anche migliorare le statistiche dei personaggi raccogliendo punti esperienza ed incrementare il loro livello, oppure equipaggiando parti di vestiario e distribuendo punti caratteristica, migliorandone ulteriormente le statistiche e abilità.

Un’altra pesante mancanza è il salvataggio automatico, infatti sarà responsabilità del giocatore salvare costantemente la partita. Fortunatamente il Game Over  non ti costringe a ricominciare dall’ultimo salvataggio ma ti conduce direttamente alla Iron Base, dove la tua salute e munizioni verranno ristabilite. Portai recarti qui ogni volta che la tua salute o artiglieria scarseggia. Per far fronte al gameplay  lento, troviamo un sistema di viaggio rapido che velocizzerà moltissimo il vostro viaggio una volta aver sboccato i vari punto d’interesse sulla mappa. Metal Max Xeno: recensione

In Conclusione

Metal Max Xeno è un gioco in Single player in lingua giapponese e sottotitoli in inglese artisticamente incredibile dal punto di vista del disegno ma con gravi lacune per quanto riguarda il comparto animazioni. L’idea di base è carina anche se non troppo originale, così come il gioco in se, piacevole da giocare con delle parti impegnative che purtroppo non accrescono la competitività del giocatore ma rischiano di stancarlo. La ripetitività è una variante presente con cui bisogna fare i conti e per fronteggiarla gli sviluppatori hanno ben pensato di velocizzare nettamente gli avvenimenti della storia, una mossa parecchio azzardata. Senza dubbio è un gioco di nicchia dedicato agli amanti del genere RPG classicheggiante tra le opere orientali. Speriamo vivamente che gli sviluppatori rilascino una patch con degli aggiornamenti utili a modificare l’andamento calante del titolo, attualmente troppo spigoloso come la gamba di un tavolo per le dita del piede. Attualmente nel Playstation Store  sono disponibili 3 pacchetti gratuiti contenenti diverso equipaggiamento.

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