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Little Big Workshop – La recensione

Diego Savio Branciforti 6 anni fa Commenta! 8
 

Ci sono categorie videoludiche che non sono proprio alla “portata di tutti”, perché richiedono moltissima pazienza e impongono al giocatore la classica “spremuta di meningi” per trovare la soluzione ai diversi problemi che non possono essere risolti solamente a colpi di spada e ascia. Questa importante categoria è quella dei titoli Manageriali, cioè di quei giochi che portano l’utente in mondi paralleli caratterizzati dagli stessi problemi e dalle stesse situazioni che affliggono la vita reale. Tra i migliori esponenti di questa variegata categoria che tocca tantissimi ambiti, da quello sportivo a quello lavorativo, ci sono sicuramente saghe videoludiche del calibro di Civilization, Tropico, Football Manager e SimCity. In ognuno di questi titoli il giocatore deve necessariamente utilizzare il cervello e anche il buon senso, sia che si trovi a gestire una squadra di calcio durante le diverse stagioni, sia nel costruire un piccolo impero votato al mero Capitalismo.
In questo bellissimo e affollato gruppetto ha trovato posto l’ultima fantasia videoludica dal titolo Little Big Workshop, sviluppata dalla software house Mirage Game Studios, la quale è riuscita a riportare un ecosistema articolato come quello di una fabbrica in un “minuscolo spazio vitale”, cioè sopra la scrivania del proprio ufficio!

Contenuti
Operai, macchinari e molto altro sulla propria scrivaniaMai giudicare un libro dalla sua copertinaUn design colorato e ricco di dettagliTi potrebbe interessare

Operai, macchinari e molto altro sulla propria scrivania

Lo screenshot di Little Big Workshop

Little Big Workshop, come altri titoli della sua categoria, non fa della trama il suo punto di forza, infatti, il gioco distribuito da THQ Nordic e Handy Games non presenta una storia leggendaria che sta alla base di tutto. Nessun Drago Famelico, Stregone in cerca di vendetta o associazione criminale (Umbrella Docet) danno al giocatore un motivo per costruire la propria “ditta da tavolo”, ciononostante sarà egli stesso che, spinto dal proprio spirito imprenditoriale, porterà la sua piccola azienda sulle vette del “mercato da scrivania”, facendosi strada tra operai lagnosi e clienti impertinenti.

La trama viene creata direttamente da te e dal tuo spirito imprenditoriale

Una volta cominciata una nuova partita, l’unica cosa che il titolo fornisce al giocatore è la piccola fase iniziale che funge da Tutorial, e che consiglio vivamente di non saltare perché Little Big Workshop è molto più articolato di quello che sembra, come un “gattino tenero” pronto a graffiare chiunque si avvicini.

Mai giudicare un libro dalla sua copertina

Lo screenshot di Little Big Workshop

Il titolo sviluppato da Mirage Game Studios, nonostante non presenti una trama vera e propria, offre al giocatore un gameplay veramente ben strutturato e variegato, difatti, già dalle prime fasi iniziali del gioco sarà necessario mettersi al lavoro sulla gestione della propria fabbrica, tenendo sotto controllo tutto, dalle fasi di produzione che interesseranno una singola tipologia di oggetto, alle diverse richieste dei lavoratori e degli stessi clienti.

In questo frangente Little Big Workshop tira fuori il meglio della sua proposta videoludica, infatti, se all’inizio la semplice produzione di uno Gnomo da giardino può sembrare una bazzecola, considerando che esso è composto da solo legno, la creazione di altri oggetti con una struttura molto più articolata può rivelarsi una vera e propria sfida, perché richiederà l’impiego di macchine utensili molto più complicate e magari lavorazioni di materiali diversi, come plastica o metallo, in parallelo.

Lo screenshot di Little Big Workshop

Tutte le fasi di lavorazione vanno ponderate e pianificate alla perfezione mediante uno schema di processo apposito, perché se una mazza giocattolo in legno richiede solamente la scelta del materiale migliore (con opportune caratteristiche), la lavorazione al banco e l’assemblaggio, al contrario la produzione di un paio di sci si rivela essere molto più complicata, perché si devono prevedere le lavorazioni di pezzi in metallo, in legno e altresì in plastica. Tutto questo va ad aggiungersi ad altre produzioni in parallelo che terranno sempre vivo il rischio di vedere l’intera catena di operazioni bloccata in un determinato punto, con gli operai che vagheranno per la fabbrica in cerca di un caffè o giocando con il proprio smartphone.

Oltre alla pianificazione sarà necessario mantenere sotto controllo i piccoli protagonisti del gioco, gli operai, i quali dovranno sempre tenere il morale alto e ben riposati per rendere al meglio durante il lavoro. Solo in questi casi ci si rende conto di come questo gioco possa diventare complicato, infatti, se non si prevede la presenza di una sala svago, con macchinetta del caffè e distributore di merendine (…e molto altro), i nostri piccoli operai non potranno riposarsi e stramazzeranno al suolo con le pile letteralmente scariche e non torneranno operativi fino a quando queste non si saranno ricaricate completamente.

Chiude il quadro legato al gameplay la gestione dei clienti, i quali durante la partita e in modo del tutto “randomico”, faranno delle richieste ben precise, fornendo un lasso di tempo limite affinché il prodotto venga consegnato. Diversamente, durante le restanti fasi di gioco, spetta al giocatore decidere quale prodotto realizzare in base alle oscillazioni di mercato e altresì all’andamento della propria fabbrica. Posso garantire che arrivare all’iconica fine del mese non sarà proprio facile e, in più di un’occasione, ci si ritroverà davanti all’inesorabile fantasma del fallimento.

Ovviamente non è tutto oro quel che luccica perché, se le sfide legate alle consegne a tempo renderanno l’esperienza di gioco “frizzante”, nelle fasi standard il gioco tenderà a diventare abbastanza monotono, in particolare quando si riuscirà a trovare gli oggetti da produrre adatti a mantenere la propria fabbrica “viva”. Peccato anche per la presenza di alcuni fastidiosi bug che si presenteranno durante lo svolgimento della partita, invero, capiterà spesso che uno degli operai, inciampando su qualcosa, faccia cadere fuori dalla fabbrica (si hai capito bene…attraverso il muro) l’oggetto che stava trasportando qualche istante prima.

Forse gli sviluppatori avrebbero potuto osare di più!

Un design colorato e ricco di dettagli

Lo screenshot di Little Big Workshop

Il design grafico di Little Big Workshop rende l’intera esperienza di gioco più leggera e spensierata, grazie al suo “Stile giocattolo” e il suo set di colori sgargianti. Oltre al design, il comparto audio fa il suo dovere con un “motivetto” allegro e rilassante che terrà compagnia al giocatore dall’inizio fino alla fine della partita. Chiude il quadro caratteristiche una longevità buona supportata dall’alto livello di sfida, che sarà capace di tenere attaccati al monitor tutti gli appassionati del genere.

Little Big Workshop è attualmente disponibile al download direttamente dalla piattaforma di Steam alla cifra di 19,99€. Cosa stai aspettando?

 

Scopri tutto su Little Big Workshop
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