iCrewPlay.comiCrewPlay.comiCrewPlay.com
  • Recensioni
  • Anteprime
  • Piattaforme
    • Sony
      • PlayStation 4 / Pro
      • PlayStation 5
    • Nintendo
      • Switch
    • Microsoft
      • Xbox Series X|S
      • Xbox One
    • PC
      • Epic Games Store
      • Steam
      • Origin
    • Mobile
  • Giochi in uscita
  • Rubriche
    • Uscite della settimana
    • Old But Gold
    • Player One
    • Games Showcase
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Cerca
  • Tech
  • Anime
  • Libri
  • Arte
  • Cinema
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Lettura Dropsy: Recensione Nintendo Switch
 
Notifiche Mostra di più
Dimensione del fontAa
iCrewPlay.comiCrewPlay.com
Dimensione del fontAa
  • Tech
  • Anime
  • Libri
  • Arte
  • Cinema
Cerca
  • Recensioni
  • Anteprime
  • Piattaforme
    • Sony
    • Nintendo
    • Microsoft
    • PC
    • Mobile
  • Giochi in uscita
  • Rubriche
    • Uscite della settimana
    • Old But Gold
    • Player One
    • Games Showcase
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Seguici
  • Chi siamo
  • Contatto
  • Guida Recensioni
  • Media Kit
  • Collabora con noi
  • Politica sulla privacy
  • Disclaimer
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
NintendoSwitch

Dropsy: Recensione Nintendo Switch

Pasquale Aversano 3 anni fa Commenta! 11
 

Sviluppato da A Jolly Corpse e pubblicato da Devolver Digital, Dropsy è un’avventura punta e clicca originariamente pubblicata nel 2015 per computer e tornata alla ribalta grazie all’edizione per Nintendo Switch. Il gioco è un vero e proprio tuffo nel passato del genere con una cura nel dettaglio e una tenerezza che lascia positivamente sorpresi. Questa è la nostra recensione, sei pronto ad abbracciare Dropsy il clown?

Contenuti
Dropsy: un clown in cerca di affettoGameplayGrafica e sonoro

Dropsy: un clown in cerca di affetto

Il prologo ci mostra un disastro che coinvolge il tendone da circo del nostro paffuto protagonista. Un vasto incendio divora la struttura e questo episodio segnerà profondamente tanto il protagonista quanto i cittadini che identificheranno Dropsy come una figura pericolosa e/o da evitare. Ma chi è Dropsy? Semplicemente, è un buffo e inquietante clown dalla corporazione generosa e “ballonzolosa” (vedilo muovere su schermo e capirai perché abbiamo utilizzato questo termine). Non solo, il clown ha un volto che inizialmente può spaventare e non poco: sdentato e perennemente truccato (potrebbe quasi fare concorrenza a It).

In più, i media locali (dalla televisione ai giornali) raccontano delle probabilità che sia proprio Dropsy la causa dell’incidente che è anche costato la vita a un’artista del circo. Quindi non è così sorprendente che sia malvisto dall’intera cittadina. Eppure Dropsy non si arrende e dopo un incubo iniziale, decisamente creepy ma lodevole per resa visiva, e le cui metafore potremo provare a intuire solo procedendo nel percorso, ecco che incontriamo il nostro fedele co-protagonista: il cane di Dropsy. Il panzuto clown vive nei resti del tendone distrutto e sembra intenzionato a farsi amare da tutti i cittadini. Il suo scopo, infatti, è quello di aiutare il prossimo fino a guadagnarne la fiducia per poi poterli abbracciare (letteralmente).

Dropsy: Recensione Nintendo Switch

Ma la strada per la redenzione è lunga e difficoltosa e passerà per vie impervie e sorprendentemente imprevedibili. C’è un po’ di tutto in Dropsy, da macro aziende che promettono miracoli farmaceutici e che utilizzano robot poliziotti (che a comando diventano anche robot barman) ad alieni, passando per tizi vestiti da pollo a tizie che cantano al karaoke. Il cast di Dropsy è decisamente vario, colorato, vivo, coeso e magico. L’impianto narrativo funziona e ci sono eventi, sia grandi che piccoli, che riescono sinceramente a intenerire l’utente, a farlo emozionare o a soffrire insieme al povero clown. Perché Dropsy è fondamentalmente un’anima buona che dietro quell’enorme corpo spaventoso, soffre. Parliamo di un racconto che lascia qualcosa e che soprattutto fa riflettere e non poco.

Gameplay

Dropsy è un’avventura grafica particolarmente ancorata agli standard del genere ma che a modo suo prova a personalizzare. Prima di tutto, non ci sono linee di dialogo da leggere. Niente. Perfino i documenti e i servizi al telegiornale presentano scritte illeggibili e che fungono, appunto, da meri simboli grafici. I personaggi del gioco comunicano con strani versi e l’unico indizio che sarà dato al giocatore per comprendere le loro esigenze saranno dei baloon con dentro delle figure. Il nostro compito sarà decifrare quelle immagini e comprendere come aiutarli, cosa cercare o dove andare.

Dropsy: Recensione Nintendo Switch

Inizialmente questa trovata può spiazzare, non tutte le immagini sono subito chiare, anche perché alcuni luoghi, oggetti o persone, le scoprirai procedendo nell’avventura ma garantiamo che una volta abituati, il gioco scorre via senza troppi problemi e anzi, ti ritroverai ad apprezzare il creativo sistema di comunicazione che, al tempo stesso, è anche una sfida d’ingegno.

Altra piccola novità per il genere è il fatto che gran parte della mappa a nostra disposizione è già da subito aperta. Questo presenta Dropsy come una sorta di avventura grafica open world, con tanto di missioni secondarie da completare. Queste sono ovviamente legate agli abitanti e ai loro innumerevoli problemi, disagi o quant’altro. Come detto, Dropsy mira ad abbracciare tutti, ma il gioco non ci obbliga a farlo, solo alcuni saranno fondamentali per procedere nella trama principale ma coloro che vogliono completare l’avventura al 100% avranno pane per i loro denti. D’altronde, nella camera di Dropsy c’è un’intera parete da riempire con le foto di cose, persone e animali abbracciate. Vogliamo aiutare il clown a riempirla? Certo che sì.

A tal proposito è bene dire che tra i comandi a disposizione del clown, tutti selezionabili grazie a un comodo e classico cursore a schermo che cambierà forma in caso di azioni particolari (come raccogliere, usare o parlare), c’è proprio quello di abbracciare, ma non sarà così facile attuare un compito così semplice. Come detto, Dropsy è allontanato da tutti e inizialmente solo alberi e animali (non tutti) lo accoglieranno senza esitazione. Gli altri presenteranno un sistema di missioni abbastanza intuitive e complicato dal fatto che, appunto, hai un’intera e vasta mappa a disposizione e ciò che cerchi potrebbe essere ovunque. Ecco quindi che l’open world diventa un piccolo problema, minando il ritmo ma allo stesso tempo fortificando la difficoltà e proponendo al giocatore di essere ancora più attento.

Dropsy: Recensione Nintendo Switch

Oltre al comando per abbracciare le persone, Dropsy ha un suo inventario (mette le cose nei pantaloni e anche qui, lasciamo a te il piacere di scoprire l’animazione di apertura dell’inventario…) e ti ritroverai velocemente ad avere oggetti di ogni tipo. Capire come e quando utilizzarli, spetta principalmente a te. Gli enigmi proposti sono quasi tutti abbastanza intuitivi e soprattutto piacevoli da risolvere. Ma, se con Dropsy non riesci a sbloccare la situazione, forse è il caso di passare a uno degli altri protagonisti controllabili. Come? Sempre accedendo al menù a scomparsa presente in alto dove troverai tutti i comandi a tua disposizione e se ti stai chiedendo come far muovere il clown, basterà cliccare su schermo spostando il cursore e Dropsy si muoverà in quella direzione.

Esatto, in Dropsy controlli altri tre personaggi oltre il clown. Sono tutti animali e ci seguiranno fedelmente di schermata in schermata. Ogni animale ha una caratteristica principale. Il cane, ad esempio, può scavare in determinate zone scoprendo oggetti o sbloccando eventuali situazioni. Inoltre, sempre il cane, ha un suo personale collezionabile: far pipì in determinati punti. Quindi se Dropsy punta ad abbracciare tutti, il cane punta a marcare il territorio! Gli altri due animali sono un topo (utile a infilarsi in spazi molto piccoli) e un pennuto giallo (che può svolazzare e raggiungere zone sopraelevate).

Dropsy: Recensione Nintendo Switch

In quanto open world pieno di zone da esplorare, non poteva mancare una mappa decisamente dettagliata e che ci aiuterà a tenere sott’occhio i punti principali come le missioni principali (che lampeggeranno a schermo) e i letti in cui poter dormire. A tal proposito, Dropsy ha un meraviglioso ciclo giorno-notte che coinvolge tutti i cittadini. Ogni cittadino ha una sua routine e starà a noi scoprirla. Spesso ciò che non si può fare di giorno, di notte si sblocca. E così via. Dropsy spinge a curiosare di continuo e non può che farci felici. Tornando ai “letti”, riposare ci permette di mettere mano alle fasi del giorno (sono quattro in totale) e decidere autonomamente in quale fase risvegliarci.

Da segnalare che col proseguimento della trama sbloccheremo l’auto da clown che ci permetterà di effettuare dei comodissimi spostamenti rapidi andando così a eliminare uno dei punti negativi di inizio avventura: le lunghe fasi di ricerca di zona in zona. Per quanto riguarda i sottotitoli, come detto, non serve alcuna lingua. Basta prestare occhio alle immagini e al meraviglioso mondo di Dropsy.

Dropsy: Recensione Nintendo Switch

Grafica e sonoro

La cura grafica in Dropsy è semplicemente eccezionale. La mappa è varia e la cura dei dettagli lascia sorpresi. Ottime anche le animazioni, con una pixel art che riporta al passato e che regala sincere emozioni. Bastano pochi movimenti, come l’abbraccio di Dropsy, per restare incollati allo schermo. Tutto ciò che si muove a schermo, lo fa bene. Certo le aree non sono grandissime ma va bene così. Compensano con la loro varietà e con la ricchezza di un cast davvero buono e che spazia in vari ambiti dell’umanità e non solo.

Il sonoro di Dropsy è memorabile. Non c’è una sola traccia fuori posto. Le sonorità spaziano di genere in genere, di zona in zona, e sono tanto orecchiabili quanto perfette per accompagnare di giorno in giorno il panzuto clown. Il gioco presenta anche una serie di cassette con cui potrai risolvere enigmi o semplicemente ascoltarle nell’apposito negozio e noi ci siamo rimasti a lungo lì dentro.

Su Nintendo Switch il gioco si difende egregiamente, specialmente in modalità portatile. Nessun problema tecnico e anzi, va segnalato la possibilità di poter utilizzare anche i comandi touch,

Scopri tutto su Dropsy

Potrebbero interessarti

Operation Night Strikers, recensione (Nintendo Switch)

Faye Falling, recensione (Nintendo Switch)

Cook Serve Forever, recensione (Nintendo Switch)

OFF, recensione (Nintendo Switch)

TOAPLAN Arcade Collection Vol 1 & 2, recensione (Nintendo Switch)

Se ti è piaciuto condividi questo articolo con un tuo amico!
Facebook Twitter Copia il link
 
Cosa ne pensi?
-0
-0
-0
-0
-0
-0
-0
Lascia un commento Lascia un commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Chi siamo
  • Contatto
  • Guida Recensioni
  • Media Kit
  • Collabora con noi
  • Politica sulla privacy
  • Disclaimer

Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​

  • Tech
  • Anime
  • Libri
  • Arte
  • Cinema
Bentornato in iCrewPlay!

Accedi al tuo account