Capcom riporta in vita una delle sue saghe più amate con Onimusha: Way of the Sword, previsto per il 2026 su PS5, Xbox Series X/S e PC.
Dopo anni di silenzio, la serie action che ha definito un’epoca torna con un progetto ambizioso, capace di fondere storia, mito e tecnologia di nuova generazione.
Protagonista assoluto è Musashi Miyamoto, il samurai più famoso del Giappone, con il volto digitalizzato del leggendario Toshiro Mifune, icona del cinema di Akira Kurosawa.
Dal samurai senza nome alla leggenda vivente
Per la prima volta nella storia di Onimusha, il protagonista non è un personaggio inventato.
Il director Satoru Nihei e il producer Akihito Kadowaki hanno spiegato che inizialmente il team voleva creare un samurai anonimo, ma l’obiettivo di raggiungere il pubblico globale ha cambiato tutto.
Musashi rappresenta un linguaggio universale: è il simbolo dell’onore, della disciplina e della ricerca della perfezione.
Kadowaki lo ha detto chiaramente: “Volevamo che chiunque, anche fuori dal Giappone, potesse capire subito la forza e l’identità del gioco.”
Il volto di Toshiro Mifune e due anni di lavoro
Capcom ha impiegato due anni per ottenere i diritti sull’immagine di Toshiro Mifune, un processo lungo ma necessario.
L’obiettivo era catturare l’intensità del suo sguardo e l’energia che l’attore trasmetteva nei film di samurai.
Il risultato è un protagonista credibile e carismatico, che combina realismo visivo e peso drammatico come mai prima d’ora nella saga.
Nihei ha raccontato: “L’aspetto e il portamento di Mifune incarnano perfettamente l’essenza di Musashi. Ogni sua espressione comunica forza e consapevolezza.”
Una rinascita cinematografica

Way of the Sword non si limita a riprendere la formula dei vecchi capitoli: la trasforma in un’esperienza cinematografica.
Ogni movimento, ogni duello, ogni pausa è pensata per evocare la tensione dei film storici giapponesi.
Il gioco utilizza il motore RE Engine, lo stesso di Resident Evil e Street Fighter 6, per offrire illuminazione dinamica, ambienti densi e animazioni facciali fotorealistiche.
Il combat system rimane fedele alle origini, ma diventa più fluido e strategico, con duelli intensi e un sistema di parate e contrattacchi rinnovato.
Tra passato e futuro
Onimusha è nato nel 2001 su PlayStation 2, diventando un cult grazie al suo mix di azione, orrore e ambientazioni feudali.
Way of the Sword raccoglie quella eredità ma la proietta nel futuro, con una narrazione più matura e universale.
Il tono è più introspettivo, quasi spirituale: il giocatore segue Musashi nel suo viaggio tra battaglie e filosofia, tra il peso della leggenda e la ricerca della verità.
L’arte del suono e della tensione

Anche l’audio gioca un ruolo centrale.
Dal suono metallico delle spade al rumore del vento tra i bambù, ogni effetto è pensato per amplificare la tensione.
La colonna sonora, ispirata alle sonorità tradizionali giapponesi, accompagna il ritmo dei combattimenti con toni drammatici e solenni, completando l’atmosfera cinematografica.
La rinascita di Capcom passa da qui
Onimusha: Way of the Sword rappresenta una nuova era per Capcom.
Dopo Resident Evil e Monster Hunter, la casa di Osaka punta a riportare in vita un altro dei suoi grandi nomi, adattandolo ai tempi moderni.
La cura nel design di Musashi, la scelta del RE Engine e l’ambizione internazionale del progetto indicano una direzione chiara: rilanciare Onimusha come franchise globale.
E, secondo alcune voci interne, Capcom starebbe già valutando di trasformarlo nella base di una nuova trilogia.
Scheda del gioco
Titolo: Onimusha: Way of the Sword
Sviluppatore: Capcom
Director: Satoru Nihei
Producer: Akihito Kadowaki
Motore grafico: RE Engine
Piattaforme: PS5, Xbox Series X/S, PC
Uscita: 2026
Capcom ha scelto la via della leggenda: un Onimusha che guarda al passato con rispetto ma al futuro con ambizione.
Segui tutti gli aggiornamenti e le novità sui titoli Capcom su Instagram.