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Recensione Dead or School, un anime di serie B

Angela Pignatiello 5 anni fa Commenta! 11
 

Il videogioco Dead or School è un Beat’em up indie in due dimensioni, pubblicato ed sviluppato da Studio Nanashi. È stato rilasciato per PC il 3 giugno 2019, successivamente è arrivata anche la versione Switch e PlayStation 4, in data 13 marzo 2020.

Contenuti
Un mondo distruttoRagazza armataTecnicamente insufficienteNon ne vale la penaTi potrebbe interessare

Un mondo distrutto

Circa settant’anni prima, un virus ha iniziato a diffondersi trasformando gli umani in mostri. Nonostante l’impegno profuso nel confinarli in luoghi senza la luce, gli umani hanno, comunque, perso la loro battaglia e per questo costretti a  vivere nelle metropolitane senza più vedere il sole.

Nel frattempo, a Tokyo, Hisako, la figlia di una governatrice di queste città sotterranea vuole provare a sconfiggere tutti i mostri della città, in modo da far risalire tutti in superficie portarli nella scuola, un luogo felice e divertente di cui la nonna  aveva parlato nei suoi racconti.

Hisako quindi si mette in marcia per ritornare in superficie ,guardare il cielo ed andare a scuola. Ma non sarà sola in questo viaggio.

Nonostante la trama sia ricca di novità e molto interessante, a mio avviso, è complicata da dialoghi che sono, purtroppo, inutili. L’’atmosfera, oltre ai sentimenti di orrore e paura, dovrebbe ispirare sentimenti di speranza, in realtà, per l’eccessiva sessualizzazione, non riesce a trasmettere nulla, né con gli eventi né con  la musica o con tutto quello che dovrebbe creare il mood giusto. Senza dubbio, una trama più semplice o un una variante nel gioco sarebbe stata più adeguata considerando che, con questo tipo di scelta, si è compresso un possibile plot usando un eccessivo  plot-plot.

All’interno della trama sono presenti anche delle sub quest, che però sono la rappresentazione videoludica delle puntate filler di un anime, un esempio può essere Goku che prende la patente in Dragon Ball Z.

Recensione Dead or School, un anime di serie B

Ragazza armata

Dead or School presenta tre livelli di difficoltà: facile, normale e difficile, modificabile in qualsiasi momento dalle impostazioni di gioco.

All’inizio della partita, dopo aver selezionato la difficoltà della nostra avventura, ci sarà chiesto come vogliamo mirare, se utilizzare la levetta destra o sinistra, per il default userai la destra, in questo caso, ti consiglio vivamente di lasciare l’impostazione in questa modalità.

Durante tuttoil gioco si affronteranno orde di mostri, che purtroppo sono molto semplici da leggere e ripetitivi, la vera “sfida” arriva nel momento in cui risultano troppo numerosi e questo non è dovuto ad  un’abilità di crowd control (o gestione della massa), ma a causa dell’HUD un po’ troppo invasivo e di effetti a schermo non proprio curatissimi E  facile perdere di vista la posizione della nostra protagonista, a questo si aggiunge che  potresti subire i loro attacchi  che, al contrario, non potrai interrompere, una situazione che affronterai spesso, quindi armati di pazienza.

Hisako avrà a disposizione tre tipi di armi:

  • Katana
  • Fucile d’assalto
  • Bazooka

Queste avranno un termine di durata ma non è il caso di preoccuparsi, le armi non si romperanno mai. Nel caso dovesse raggiungere lo zero, faranno meno danno, ma avrai sempre l’opportunità di difenderti dagli infetti.

Le armi potranno essere modificate o rinforzate nel sottomenu del punto di salvataggio. Per eseguire queste azioni avrai bisogno di oggetti ed abilità che droppano i nemici, e nel caso volessi inserirne una in particolare, puoi sempre acquistarle nello shop. Gli Yen vengono droppati dai nemici.

Ogni arma ha due slot, qui potrai dare dei bonus passivi alla nostra protagonista aumentando per esempio la percentuale di danno critico, oppure aumentare il numero di munizioni o migliorare la potenza dell’arma: questo significa modificarla. Si rinforza  invece all’aumentare del suo livello: per fare un esempio con i giochi di ruolo, significa avere l’arma al +1, +2, +n. Non non solo, rinforzandola potresti sbloccare dei bonus, che sono principalmente delle abilità passive per la nostra cara protagonista dai capelli rossi.

Eseguire una delle due azioni aumenterà il peso che dovremo trasportare, ed ovviamente non possiamo esagerare, poiché, se si dovesse superare questo numero, ti verrà chiesto di fare dei cambiamenti.

Inoltre si avrà a disposizione un albero delle abilità (o Skill Tree) dove si potranno potenziare alcune elemnti per quanto riguarda ciò che  la nostra protagonista può fare con le tre armi. Per esempio, si può sbloccare l’attacco pesante con L2 (normalmente si attacca con R2) oppure abilità particolari.

Hisako, oltre alla tipica barra della vita, avrà la stamina, che si abbasserà ad ogni tipo di movimento “speciale”, quindi: salti, scatti, roll ed ovviamente attacchi.

Recensione Dead or School, un anime di serie B

La ragazza avrà delle caratteristiche, niente di trascendentale ma eccole qui elencate:

  • Livello
  • Vita
  • Stamina
  • Velocità di movimento (varia in base al peso)
  • Costo per il salto (per stamina)
  • Costo per schivata
  • Esperienza
  • Esperienza richiesta
  • Totale esperienza

Come puoi notare, non risultano essere caratteristiche da gioco di ruolo, quindi non è possibile creare delle build molto particolareggiate.

Nel caso i nostri punti vita dovessero scendere di parecchio, fino a raggiungere circa 1/4, i vestiti della nostra protagonista si rovineranno e strapperanno, garantendoci uno stato di berserk, con attacco e difesa maggiorati, in modo da permetterci di sopravvivere. È comunque molto difficile arrivare a quel punto.

 Ti spiego perché…

Essendo i nemici molto prevedibili (quando non in gruppo), per eliminarli basta rollare alle spalle e colpirli. Il mio consiglio, infatti, è di potenziare l’interno dello Skill Tree, l’abilità che potenzia i colpi alle spalle.

Durante l’esplorazione, la mappa sarà la nostra unica vera amica, l’unico elemento creato in modo da essere comprensibile immediatamente, pur in assenza di esperienza. In più le aree già visitate saranno evidenziate.

Spesso ci sarà da fare del platforming, niente di molto complicato; capiterà di dover saltare giù per trama (o esplorazione) ma, in questo caso non vi saranno danni; nel caso invece si dovesse sbagliare un salto si perderanno un po’ di punti vita, ma difficilmente si morirà.

Ovviamente saranno presenti delle boss fight, la vera sfida del titolo. Sono trial and error e quindi sarà difficile abbatterli al primo tentativo, a meno che non si sia livellati. Un altro lato davvero carino è il poterle riaffrontare all’interno dell’HUB centrale, cioè il treno sotterraneo. Queste hanno solo un problema: la musica è spesso troppo breve, quindi andrà in transizione e ricomincerà in modo prepotente.

Quando caricheremo la partita, si inizierà a giocare dall’HUB centrale, dove potremo parlare con i nostri compagni d’avventura e  soprattutto, potrai spostarti nelle varie metropolitane. Non è molto, ma è sufficiente.

Purtroppo anche i membri del party non sono attivi, ma passivi: danno consigli e sfruttano le loro abilità per permettere alla protagonista di superare ostacoli altrimenti invalicabili.

Recensione Dead or School, un anime di serie B

Tecnicamente insufficiente

Il videogioco non è localizzato in italiano, né per i testi tanto meno per i dialoghi, che non sono doppiati. Sono descritte alcune frasi della protagonista, una volta colpita,ma in questo caso sono sottotitolate.

Come già detto, gli effetti visivi (esplosioni, gocce di sangue ecc) non sono ben realizzate cosi come  tutto ciò che riguarda i suoni del videogioco(  alcuni risultano essere anche fastidiosi, specialmente quello che ti segnala il nuovo obiettivo) e  il suono della metropolitana dove si avverte forte che l’effetto è messo in loop.

Per quanto riguarda le cutscene, trovo strana le scelta degli sviluppatori. La prima riguarda la font gigantesco, molto invasivo nello schermo, mentre altre hanno un tipo di scrittura diverso, meglio posizionato. Inoltre, delle cutscene saranno animate ed altre sembreranno visual novel.

La grafica può dare uno strano effetto, soprattutto quando carica le texture di alcune scene con motore grafico in game, in quanto le texture sembrano sciogliersi e la qualità scende da PlayStation 4 a PlayStation 3.

Quindi in altre parole nonostante il tentativo, la realizzazione tecnica di Dead or School non riesce a raggiungere la sufficienza.

Recensione Dead or School, un anime di serie B

Non ne vale la pena

Purtroppo questo titolo sembra un compito fatto per casa, che vuole essere A ma finisce per essere B. Cosa intendo? Vuole essere un videogioco distopico, con un mondo in rovina, una protagonista ingenua che vuole raggiungere un obiettivo altrettanto ingenuo. Eppure finisce per avere una sessualizzazione dei personaggi che è del tutto inutile e fuori luogo.

Se l’intenzione degli sviluppatori era quello di creare un videogioco puntato sull’erotismo, non ci sono riusciti, così come hanno mancato l’obiettivo nella realizzazione di un titolo tetro con al centro una trama forte. Anche perché, parliamoci chiaro, a chi interessa la trama di un porno?

È stata un’occasione persa da parte di Studio Nanafushi per creare un gioco che, anche se poco innovativo nel gameplay e con piccoli difetti, poteva puntare tutto sulla trama.

Recensione Dead or School, un anime di serie B

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