La bomba è esplosa online e ha colpito nel segno. Secondo diversi insider, tra cui Sneaker SO e Tom Warren di Insider Gaming, Microsoft avrebbe fermato lo sviluppo della prossima generazione di console Xbox, nota internamente come NextG Xbox.
Il progetto doveva competere con PlayStation 6 e Nintendo Switch 2, con un lancio previsto tra il 2026 e il 2027. Ma dopo mesi di silenzio, tutto sembra essersi arenato.
Le voci parlano di una decisione drastica: niente più console fisiche, niente nuovo hardware. Xbox, così come la conosciamo, sarebbe destinata a diventare un marchio puramente digitale, legato ai servizi cloud e alle pubblicazioni multipiattaforma. Una notizia che segna un punto di non ritorno.
La nuova direzione di Microsoft
L’obiettivo è chiaro: trasformare Xbox in una piattaforma software, spostando l’attenzione dal mercato hardware a quello dei servizi.
La priorità diventano titoli ad alto rendimento come Call of Duty, Minecraft, World of Warcraft, Forza e Candy Crush.
In pratica, Xbox si prepara a vivere una seconda vita come editore terze parti, pubblicando i propri giochi su PC, PlayStation e ovunque ci sia pubblico.
Il cuore della strategia resta Game Pass, che si prepara a cambiare volto. Nei piani di Redmond, il servizio diventerà una porta d’accesso al cloud gaming, permettendo ai giocatori di accedere ai titoli senza più dover possedere una console.
Una transizione che entusiasma chi vede nel cloud il futuro, ma che fa storcere il naso ai fan legati al concetto di console.
Game Pass e cloud gaming: un equilibrio difficile
Con un abbonamento che oggi costa 16,99 euro al mese per la versione Ultimate, la prospettiva di nuovi rincari preoccupa la community.
“Oltre i 30 dollari al mese, il modello non è più sostenibile”.
L’idea di pagare di più per un servizio che offre giochi “a noleggio” non convince tutti.
I leak parlano di un futuro in cui Game Pass diventerà il centro di tutto, ma con un’offerta meno generosa: non più tutti i titoli, ma “alcuni”. Una differenza che potrebbe cambiare la percezione del servizio e, di conseguenza, la fiducia del pubblico.
Le fonti e i leaker
Tutto parte da Sneaker SO, insider con contatti diretti nel settore hardware di Microsoft, già noto per aver anticipato altre ondate di licenziamenti.
Questa volta, le sue informazioni trovano conferma in figure autorevoli come Tom Warren (Insider Gaming) e MBG, che hanno definito i rumor “coerenti con quanto accade internamente”.
Secondo le loro fonti, una nuova ondata di licenziamenti è attesa nel primo trimestre del 2026, con tagli che interesseranno soprattutto la divisione Xbox.
Alcuni rivenditori come Sam’s Club e EB Games Australia hanno già rimosso Xbox dagli scaffali, un segnale concreto che il marchio sta lentamente uscendo dal mercato fisico. Le immagini dei cartelli “Clearance Price” con Xbox Series X a 279 dollari stanno facendo il giro del web.

L’accordo con AMD e la cancellazione della produzione
Uno dei punti più discussi riguarda l’accordo con AMD per la produzione dei chip destinati alla nuova Xbox.
Secondo i leaker, Microsoft avrebbe interrotto la collaborazione prima della fase di assemblaggio, comunicando ad AMD la decisione di non proseguire.
Niente causa, niente polemiche: semplicemente, i chip progettati per Xbox verranno reindirizzati verso altri dispositivi.
Un segnale chiaro che la scelta è definitiva, non un semplice rinvio.
Reazioni della community: l’addio dei fan storici
Le reazioni dei giocatori non si sono fatte attendere. Su X, l’utente Timdog, volto storico della fanbase Xbox, ha scritto:
“Xbox ha terminato la produzione di hardware. Mi dispiace, ragazzi. Voglio bene a tutta la community Xbox e a chiunque l’abbia resa speciale.”
Un altro utente, PeterOvo, ha risposto:
“È triste vedere morire la console Xbox. Sei un vero fan di Xbox.”
Parole semplici ma pesanti, che riassumono la delusione di chi ha creduto per vent’anni nel brand verde.
Anche il leaker MBG ha pubblicato un thread in cui riporta i punti principali dei leak di Sneaker SO, parlando di una “transizione inevitabile verso il 100% third party”.
Molti fan si dicono pronti ad accogliere i giochi Xbox su PC e PlayStation, ma con un senso di perdita per quella che definiscono “la fine di un’epoca videoludica”.

L’effetto sulla console war
Senza una nuova Xbox, la console war perde uno dei suoi pilastri storici.
Sony e Nintendo restano le uniche aziende con hardware proprietario, mentre Microsoft si prepara a competere solo sul terreno dei servizi.
Questo potrebbe cambiare l’equilibrio del mercato: con meno concorrenza, Sony potrebbe alzare i prezzi delle sue console e dei giochi, mentre Nintendo continuerà a dominare il segmento portatile.
Fine di un’epoca (e inizio di un’altra)

Xbox è nata nel 2001 come risposta a PlayStation 2 e ha lasciato un segno indelebile nella storia del gaming con Halo, Fable, Forza e Gears of War.
Ma oggi, a distanza di oltre vent’anni, quella storia sembra chiudersi.
Molti paragonano la situazione all’uscita di scena del Dreamcast nel 2001: un addio silenzioso a una visione che non trova più spazio nel presente.
Secondo alcuni analisti, Microsoft continuerà a investire nel gaming, ma come publisher globale.
Potremmo quindi assistere alla nascita di una “nuova Xbox”, non come console, ma come ecosistema di servizi integrati tra cloud, mobile e PC.
Non sarà mai più la stessa cosa, ma il marchio potrebbe sopravvivere, anche senza plastica e circuiti.
In breve
- Il progetto NextG Xbox è stato cancellato.
- Microsoft non produrrà nuove console fisiche.
- L’azienda punterà su Game Pass, cloud e pubblicazioni terze parti.
- Una nuova ondata di licenziamenti è attesa nel 2026.
- La community Xbox vive l’addio come “la fine di un sogno”.
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