Mentre la community brontola per i rincari del Game Pass Ultimate, Microsoft brinda al miglior risultato della sua storia nel settore gaming.
La divisione Xbox ha superato i 5 miliardi di dollari di fatturato annuale, grazie a un mix perfetto di blockbuster, revival e servizi in espansione.
E, ironia della sorte, i giochi che hanno contribuito a questo traguardo raccontano una storia diversa da quella delle polemiche.
Oblivion Remastered: il ritorno che nessuno si aspettava
Quando The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered è arrivato su Xbox Series X|S e PC, molti pensavano a un semplice omaggio nostalgico. Invece, è stato uno dei colpi vincenti dell’anno.
Con Unreal Engine 5, grafica rinnovata e animazioni migliorate, il ritorno a Cyrodiil ha conquistato sia i veterani di Bethesda sia i nuovi giocatori, confermando che il vecchio fantasy può ancora dire la sua.
Doom: The Dark Ages – inferno medievale e gloria moderna
id Software ha alzato l’asticella con Doom: The Dark Ages, trasformando la storica serie FPS in un’epica dark fantasy.
Armi sacre, demoni in armatura e un gameplay ancora più brutale hanno spinto il titolo in vetta alle classifiche Game Pass e alle vendite retail.
Un ritorno alle origini, ma con una furia nuova. E soprattutto, un segnale che il marchio Doom non ha perso un colpo.
Indiana Jones e l’antico cerchio – l’avventura che serviva a Xbox

MachineGames ha fatto centro con Indiana Jones e l’antico cerchio, un mix di azione cinematografica e mistero archeologico.
Lanciato in day-one su Game Pass, il gioco ha registrato numeri altissimi anche in vendite dirette, dimostrando che la distribuzione ibrida funziona se il prodotto è forte.
Un successo che ha riportato Xbox sotto i riflettori, dopo mesi di turbolenze interne.
Game Pass: il paradosso del successo
Il Game Pass continua a dividere la community: c’è chi lo ama, chi lo teme. Eppure, i numeri raccontano una sola verità.
Gli abbonamenti attivi avrebbero superato i 45 milioni di utenti mensili, spinti dai lanci day-one e dalla disponibilità su TV LG e laptop da gaming.
Secondo le stime interne, anche il tempo medio di gioco è aumentato del 20% rispetto al 2024. Segno che gli utenti non si limitano a provare: giocano davvero.
Gli altri protagonisti del successo Xbox
Non sono solo le nuove uscite a spingere i conti.
Ecco i titoli che continuano a fare la differenza nei bilanci Microsoft:
- Starfield, tornato in auge con l’espansione Shattered Space.
- Forza Motorsport, migliorato e più stabile su Series X.
- Sea of Thieves, sempre tra i live service più attivi (anche su PlayStation 5).
- Hi-Fi Rush, la sorpresa di Tango Gameworks che non smette di macinare elogi.
Una line-up solida, capace di unire generi, pubblici e piattaforme.
Un record con qualche ombra
Dietro i numeri ci sono anche dubbi.
Il fondatore di Arkane Studios, Raphaël Colantonio, ha definito il Game Pass “un modello non sostenibile che danneggia l’industria”.
Una critica che trova eco tra altri sviluppatori preoccupati per la redditività del sistema.
Microsoft, però, ribatte: il servizio continua a generare ricavi record e a portare milioni di nuovi utenti nel suo ecosistema.
Il futuro: Xbox Cloud Gaming gratuito e nuova strategia

L’esperimento del Cloud Gaming gratuito con pubblicità è la prossima scommessa.
Se funzionerà, Microsoft potrebbe cambiare ancora una volta il modo di intendere il gaming.
Meno console, più accesso, più pubblico.
Un’idea che divide, ma che riflette la visione di Redmond: il futuro del gioco è ovunque, non solo su hardware dedicato.
Più soldi, più rischi, più ambizione
Xbox cammina su un filo sottile: da una parte il record economico, dall’altra la sfida di tenere in piedi un modello che molti giudicano instabile.
Per ora, vince il portafoglio. Ma la vera domanda resta: quanto durerà questo equilibrio?
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