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Viewfinder, recensione (Nintendo Switch)

Elaborare le immagini con gran stupore

Pasquale Aversano 17 secondi fa Commenta! 7
 
7.1
Viewfinder

Sviluppato da Sad Owl Studios e pubblicato da Thunderful Publishing, Viewfinder è un singolare puzzle game in prima persona 3D che spicca per originalità creativa e soprattutto visiva. In effetti, si tratta proprio di giocare con le immagini, la prospettiva ed elementi artistici di vario genere e forma. Dopo aver affrontato l’avventura su PlayStation 5, di cui puoi anche recuperare la nostra recensione, ci siamo tuffati a capofitto anche nella trasposizione per Nintendo Switch. Pronto a scoprire il nostro parere?

Contenuti
Viewfinder ritorna in portabilitàPuzzle game creativiGrafica e sonoroTi potrebbe interessare

Viewfinder ritorna in portabilità

Prima di ricordare la narrazione di Viewfinder è bene evidenziare la natura del titolo in esame. Essenzialmente, si tratta del medesimo titolo originale pubblicato nel 2023 per PlayStation 4 e 5 e PC. Lo stesso titolo è successivamente sbarcato su console Xbox nell’agosto 2025 e infine eccolo qui in casa Nintendo. Purtroppo, nonostante il ritardo, il titolo non porta con sé alcun contenuto inedito o miglioramento specifico “extra”. Chi ha quindi giocato l’originale non troverà motivo per riviverlo se non per la portabilità, unica concreta diversità rispetto al capitolo originale. 

Detto ciò, la narrazione proposta da Viewfinder è la medesima di due anni fa ed è, ancora una volta, una piccola occasione persa. Siamo in un futuro distopico dove la realtà è vittima di diversi e gravosi problemi. L’esperienza di gioco però, si svolge nel mondo digitale e, per essere precisi, all’interno di svariati hub appartenenti a menti creative votate a specifici esperimenti digitali. Il nostro scopo, è scoprire tra questi esperimenti qualcosa che potrebbe salvare il mondo reale.

Il protagonista è anonimo ma per fortuna è accompagnato per quasi tutta la durata della avventura (abbastanza breve e che s’attesta tra le 4-5 ore circa) da uno stravagante gatto che ricorda un po’ lo Stregatto di Alice nel Paese delle Meraviglie. Il problema principale della narrazione di Viewfinder è che richiede attenzione a dettagli spesso fugaci e fin troppo frammentati, siano essi su post-it o registrazioni audio sparse in giro e custodite in grammofoni. Avere un quadro preciso ed esaustivo della trama non è semplicissimo.

Viewfinder, recensione (Nintendo Switch)

Puzzle game creativi

Viewfinder è un puzzle game in prima persona 3D e il gameplay è la vera anima del titolo, plasmandone di fatto l’identità. Si tratta, essenzialmente, di manipolare lo scenario modificandolo con l’aggiunta e il posizionamento di foto che potrai raccogliere o scattare mediante l’uso di una macchina fotografica istantanea. La meccanica di gioco, che muta leggermente al mutare dell’hub, è intuitiva, ingegnosa e sinceramente divertente da padroneggiare anche e soprattutto per come va a intaccare “fisicamente” il mondo di gioco.

L’ingegno richiesto è quindi quello di raggiungere determinati obiettivi, ossia attivare teletrasporti per le aree successive, sfruttando al meglio l’ambiente circostante e modificandolo nel modo più opportuno e idoneo possibile. La varietà di situazioni unite a trovate creative ingegnose e appaganti da sbrogliare, danno a Viewfinder diversi punti a favore, dando forma a un’esperienza ludica a suo modo unica e accattivante seppur non adatta proprio a tutti. Alla meccanica di foto, prima prestabilita e “fissa” e poi decisamente più libera e creativa, si somma anche la meccanica della fotocopiatrice che va a replicare oltre determinati scenari anche eventuali oggetti interattivi in essa contenuti.

Viewfinder, recensione (Nintendo Switch)

Padroneggiare tutte le meccaniche di gioco è la chiave per risolvere i puzzle proposti e che andranno a complicarsi man mano che si procede nell’avventura. Da evidenziare anche la presenza di oggetti collezionabili opzionali e sparpagliati in giro per le varie aree e che si differenziano tra loro per tipologia a seconda dell’hub che stiamo affrontando. Un piccolo extra per gli amanti del 100%. Inoltre, Viewfinder  vince anche per l’abilità con cui modifica la sua stessa esperienza, introducendo gradualmente novità lungo il percorso prevalentemente lineare ed evitando, salvo qualche piccola fase, di ripetere uno stesso enigma. 

Detto ciò, da segnalare la possibilità di un pratico “rewind” delle azioni di gioco e la già citata e apprezzata possibilità di scattar foto e posizionarle in modo intuitivo e comodo. Come detto, quindi, non muta praticamente nulla rispetto all’originale che viene così fedelmente riproposto sull’ibrida di casa Nintendo anche se con qualche piccolo accorgimento extra che andiamo subito a vedere in modo approfondito.

Viewfinder, recensione (Nintendo Switch)

Grafica e sonoro

Graficamente parlando, orfano di una degna cura al dettaglio, Viewfinder spicca prevalentemente per originalità e per l’effetto di concatenamento immersivo delle immagini oltre a tutto l’impianto di profondità che si tira dietro. Le possibilità creative, soprattutto quando potrai scattare liberamente foto in giro sono molte e quindi la creatività può letteralmente trovare vie varie e soddisfacenti. Purtroppo però, tale splendore non brilla molto su Nintendo Switch. 

A differenza dell’edizione su PlayStation 5, infatti, il titolo subisce diversi rallentamenti, soprattutto in modalità portatile. Nulla che vada a danneggiare in modo serio l’esperienza ma rende comunque questa edizione leggermente meno consigliata rispetto alle altre. Da segnalare anche una minore rifinitura delle texture che possono risultare un po’ più “opache”. Piccolezze segnalabili ma che non abbattono l’esperienza generale che rimane di buon livello soprattutto considerando le potenzialità della portabilità con cui il titolo si sposa molto bene.

Il sonoro rimane di buona fattura, mai eccessivamente invadente ma, anzi, ben variegato e ritmato. Un valido accompagnatore che saprà anche segnalarci sonoramente i nostri sbagli. Infine, Viewfinder gode dei sottotitoli in lingua italiana, elemento sicuramente gradito per godere al meglio dell’esperienza.

Scopri tutto su Viewfinder
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  • Viewfinder: la nostra anteprima
Viewfinder
7.1
Grafica 6.5
Sonoro 7
Longevità 7
Gameplay 8
Aspetti positivi Esperienza interessante anche in portabilità Buona creatività dei puzzle Buona varietà di situazioni
Aspetti negativi Dura abbastanza poco Piccoli sacrifici tecnici per la trasposizione su Switch
Considerazioni finali
Viewfinder torna su Nintendo Switch e lo fa sacrificando parte della sua fluidità e qualche rifinitura grafica per offrire un mondo modificabile e che in portabilità ottiene qualche spinta creativa in più. Il gioco non porta con sé alcun contenuto inedito, risultando così consigliabile prevalentemente a chi non lo ha mai giocato. Costoro avranno tra le mani un puzzle game creativo, originale e che saprà sfidare la tua logica.

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