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Un orso, un’ascia, tanta rabbia e botte: Barbearian recensione

Simone Lambiase 7 anni fa Commenta! 6
 

Rieccoci qui a parlare finalmente dopo la recente anteprima in modo più completo di Barbearian. Facciamo nuovamente una piccola introduzione riguardo al gioco: Barbearian è un hack’n’slash indie sviluppato da un ragazzo conosciuto come gimblll, già sviluppatore con un titolo precedente. Il gioco ci metterà nei panni di un orso armato di ascia, con dei minion al suo seguito, che dovrà semplicemente distruggere, squartare e uccidere tutto quello che si trova sulla sua via.

Contenuti
Parliamo del gameplayLa grafica e la colonna sonora

Parliamo del gameplay

Cominciamo con il punto principale, ossia il gameplay. Appena entrati nel gioco verremo subito catapultati nella prima area di gioco, ossia Skeletal Park. Tenete a mente questo nome perché ci suggerirà il primo boss che dovremo affrontare e, tra parentesi, quel boss me ne ha fatte passare di tutti i colori! Ma torniamo a noi, il meccanismo di selezione dei livelli è concettualmente semplice e proprio grazie a questo riusciremo a capire fin da subito come entrare nel gioco, ci basterà dare un colpo di ascia alla pietra per essere catapultati nel livello, e questa cosa mi ha ricordato Crash Bandicoot 2… ma sto divagando.

Un orso, un'ascia, tanta rabbia e botte: Barbearian recensioneLe meccaniche sono anche loro molto semplici, tre stage per livello che in certi momenti ci porteranno a rage allucinanti, sopratutto quando sbaglieremo e chiameremo un orda di nemici (qualcuno ha detto tank?) addosso a noi. Momento di panico a parte starà a noi decidere se scappare a gambe levate o se stringere i denti e combattere. Meccanica interessante sono i minion, ossia personaggi non giocanti che libereremo durante i livelli e potremo richiamarli grazie alla barra d’energia blu che troveremo sotto la barra della salute. Questa barra potremo ampliarla acquistando dei potenziamenti nei vari stage pre-livello, sempre in cambio della valuta corrente del gioco, ossia le angurie. C’è da parlare anche dei Boss: possiedono delle meccaniche di gioco molto probabilmente ispirate agli mmo più famosi, in linea di massima il nostro scopo sarà sì combattere contro il boss, ma dovremo anche mettere in conto gli eventuali add ossia creature che verranno spawnate dal boss solo per darci fastidio e portare alla nostra morte; se non stiamo attenti rischieremo di trovarci in men che non si dica sopraffatti dal nemico.

Un orso, un'ascia, tanta rabbia e botte: Barbearian recensione

Il proseguimento degli stage verrà dettato dall’aver ucciso tutti i “capitani”, che si presenteranno in forme diverse in base al luogo in cui ci troveremo, del livello; fatto questo si aprirà un portale che ci risucchierà a forza nello stage successivo, un meccanismo carino che personalmente avrei tolto visto che non ti dà la possibilità di prendertela con calma una volta pulito il livello da tutti i nemici. Il livello di difficoltà, anche esso incrementabile tramite le impostazioni, non è punitivo e ci permetterà tutto sommato di recuperare in fretta quello che avremo perso. Ogni volta che moriremo, infatti, ci troveremo davanti alla “morte”, che in cambio del 30% del nostro bottino ci farà ritornare tra i vivi. Ogni tanto, quando moriremo proprio l’ultimo secondo prima di vincere, l’istinto di lanciare il controller o il pc direttamente fuori dalla finestra quasi prenderà il sopravvento. Il gioco infatti è giocabile sia con tastiera sia con i controller più famosi, .

Un orso, un'ascia, tanta rabbia e botte: Barbearian recensione

Ultima meccanica di cui vorrei parlare è il sistema degli shop. In Barbearian potremo potenziare il nostro personaggio grazie all’acquisto di vita in più, energia per i minion, armi che potremo trovare all’interno dei livelli casualmente e i potenziamenti per i nostri minion. Quest’ultima sarà molto importante, perché i minion ci aiuteranno in modo quasi essenziale durante il gioco.

La grafica e la colonna sonora

Parliamo della grafica e della colonna sonora: la grafica è fin da subito apprezzabile, appena ho aperto il gioco ho avuto subito l’impressione di star giocando a un titolo gradevole sia dal punto di vista grafico e sia dal punto di vista della colonna sonora, che ci verrà subito fatta sentire appena aperto il menu principale. Superata la prima impressione di un menu scarso di voci e cliccato play, ci troveremo subito immersi in una specie di cubo volante; la cosa non darà fastidio, anzi, ci farà sentire ancora di più immersi nel mondo di gioco.

Un orso, un'ascia, tanta rabbia e botte: Barbearian recensione

Non sento di dover spendere troppe parole sulla grafica, perché non c’è molto da dire. Ho trovato un ottimo sfruttamento dei giochi di luce e di questo tipo di grafica più cartoonesca e stilizzata piuttosto che realistica a livelli estremi, ma Barbearian non si pone assolutamente come un gioco realistico, basti pensare al protagonista. La colonna sonora l’ho trovata forse a volte troppo ripetitiva, visto che per ogni gruppo di livelli ci sarà una colonna sonora diversa, ma nonostante questo è funzionale perché ci aiuterà a restare sempre concentrati sul gioco senza morire. Niente da dire sugli effetti sonori, anche loro funzionali e senza uno spam esagerato.

Scopri tutto su Barbearian

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