Se pensi che le recensioni servano solo a decidere se comprare o no un gioco o un accessorio, questa storia ti farà cambiare idea. Negli Stati Uniti, un truffatore ha venduto oltre 200.000 prodotti falsi a marchio Nintendo su Amazon, incassando circa 1,7 milioni di euro, fino a quando non è stato smascherato proprio dalle recensioni negative dei clienti.
Il caso ha scosso non solo i giocatori ma anche chi si fida ciecamente del marketplace di Jeff Bezos. Dietro il business c’era Isaac Lapidus, 34 anni, residente a Long Island, che dal 2018 ha messo in piedi un sistema tanto semplice quanto redditizio: vendere copie contraffatte di accessori Nintendo, spacciandole per originali.
Un magazzino pieno di falsi Nintendo

Il tutto partiva da una lager hall a Island Park, Long Island, dove Lapidus teneva i suoi carichi di merce contraffatta. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, dal 2018 a oggi ha immesso sul mercato numeri impressionanti:
- 200.000 Nintendo Switch Dock falsi
- 10.000 adattatori per Dock
- 15.700 accessori Pokémon Go Plus+
Un mare di prodotti, spesso molto simili agli originali, ma con dettagli che facevano la differenza: codici seriali sbagliati, caratteri giapponesi fasulli e componenti elettroniche di dubbia provenienza.
In totale, la truffa ha generato oltre 2 milioni di dollari di guadagno, pari a circa 1,7 milioni di euro. E tutto questo mentre Nintendo, ignara, vedeva il proprio nome sfruttato illegalmente su una delle piattaforme di e-commerce più grandi al mondo.
Tutti i nomi usati su Amazon

Lapidus non si è limitato a un solo account. Ha creato un’intera rete di identità per restare a galla e continuare a vendere nonostante i sospetti. Tra i nomi più usati:
- PandaVida Inc.
- Unibabe
- ABC of product
- This Too Shall Pass
- Zuzu Cares 4 U (poi ribattezzato ArminStore)
Questi profili hanno permesso al truffatore di spalmare i prodotti su diverse vetrine, riducendo la possibilità di essere bloccato subito da Amazon. Una strategia che, per qualche anno, ha funzionato.
Le recensioni come arma contro il truffatore
Eppure il sistema ha iniziato a scricchiolare quando sono arrivate le prime recensioni negative. I giocatori segnalavano che i prodotti acquistati non funzionavano correttamente, che i materiali sembravano scadenti e che in certi casi gli accessori non si collegavano nemmeno alla console.
Non parliamo di due o tre lamentele isolate, ma di un’ondata di feedback che ha spinto Nintendo a indagare. Una volta ottenuti i prodotti incriminati, l’azienda non ha avuto dubbi: non si trattava di articoli originali, ma di copie mal realizzate, prive di qualsiasi controllo di qualità.
In più, i falsi presentavano indizi evidenti per un occhio esperto: seriali non registrati, codici prodotto inventati e simboli giapponesi scritti in maniera errata.
I rischi per i consumatori
La vicenda non riguarda solo un danno economico per Nintendo, ma anche la sicurezza dei consumatori. La procuratrice distrettuale di Nassau County, Anne Donnelly, ha avvisato che accessori contraffatti rappresentano un pericolo reale: non essendo sottoposti a test di sicurezza, possono avere circuiti difettosi o materiali non conformi, con rischio di surriscaldamenti, cortocircuiti o peggio.
In altre parole, non si tratta solo di aver buttato soldi in un prodotto tarocco. C’è in gioco la tua console e, nei casi più estremi, persino la sicurezza della casa.
Nintendo e la lotta alle contraffazioni

Per Nintendo, questo non è un caso isolato. La casa di Kyoto da anni combatte una battaglia senza fine contro pirateria, cloni e prodotti falsi. Dai giochi copiati su cartucce fasulle fino agli accessori non autorizzati, l’azienda difende con le unghie e con i denti la propria proprietà intellettuale.
Il caso Lapidus mette in evidenza quanto sia difficile controllare i marketplace online, dove centinaia di venditori possono aprire e chiudere account in pochi clic. Ed è paradossale che siano state proprio le recensioni dei clienti a fare la differenza, portando alla luce una truffa milionaria che andava avanti da anni.
Amazon e il problema delle truffe
Il marketplace di Bezos non è nuovo a scandali del genere. Su Amazon è possibile trovare di tutto, ma questo include anche un numero non trascurabile di prodotti falsi. Nel tempo l’azienda ha introdotto sistemi di verifica, blocco automatico e rimozione di venditori sospetti, ma episodi come questo dimostrano che i controlli non sono infallibili.
Il punto cruciale è che i clienti continuano a fidarsi delle recensioni. Se un prodotto accumula troppe segnalazioni negative, scatta l’allarme. In questo caso, quell’allarme ha permesso di fermare una truffa che andava avanti indisturbata da sette anni.
Lezione per i gamer

Cosa possiamo imparare da questa vicenda? Prima di tutto, che conviene sempre prestare attenzione ai dettagli quando compri accessori online. Un prezzo troppo basso rispetto al mercato, un venditore con poche informazioni, codici seriali strani: sono tutti campanelli d’allarme.
E soprattutto, le recensioni contano. Non sono solo un metro di giudizio per capire se un prodotto ti conviene, ma possono diventare uno strumento di difesa collettiva. Nel caso Lapidus, proprio i feedback dei giocatori hanno dato il via a un’indagine che ha portato alla scoperta del magazzino pieno di falsi.
Un fenomeno che non finirà presto
Il sequestro dei prodotti a Long Island ha fermato l’operazione di Lapidus, ma non significa che il problema sia risolto. Ogni giorno, nuove contraffazioni spuntano su Amazon e su altri store online. Nintendo continuerà a combattere, ma il mercato nero dei falsi non sparirà da un momento all’altro.
Ecco perché serve attenzione: comprare accessori non originali non è solo una questione di qualità, ma può avere conseguenze serie. Questo caso è la dimostrazione perfetta di come un semplice acquisto online possa nascondere insidie ben più grandi.
Vuoi restare aggiornato sulle storie più curiose e incredibili dal mondo dei videogiochi? Seguici su instagram.