Sviluppato da TapNation in sinergia con Ultimate Games S.A. e sviluppato da quest’ultimo, Truck Driving è un gioco di guida con visuale in terza persona che ci chiede di guidare dei veicoli da un punto A a un punto B lungo percorsi discretamente brevi ma dal livello di sfida crescente. Noi abbiamo messo alla prova le nostre abilità su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione. Pronto a consegnare il carico a destinazione?
Truck Driving pensa solo a guidare
Inutile girarci intorno e, come forse potrai immaginare, Truck Driving non ha come obiettivo quello di raccontare una storia. In realtà non c’è alcun contesto narrativo e neanche organizzativo che possa giustificare quanto andremo a vivere pad alla mano. A conti fatti, il titolo è esclusivamente una serie di brevi sfide dalla difficoltà crescente che hanno come protagonisti assoluti i veicoli, nel dettaglio, come da titolo: dei camion. Sì, tali mezzi di trasporto “giganti” sono esteticamente stravaganti, forse anche troppo, ma non basta a dare una vera e propria identità al titolo firmato Ultimate Games.
Infatti, Truck Driving non è il primo e non sarà neanche l’ultimo titolo che ha come scopo quello di simulare la guida dei mezzi “pesanti” anzi, in questo caso specifico, la “simulazione” è anche poco realistica e più piegata all’aspetto ludico. Non ci sono mezzi “credibili” e non si ha il feedback del “peso” del mezzo quando lo si spinge lungo le brevi e anonime piste che scorrono via senza lasciare traccia alcuna. Purtroppo, il gioco pecca molto di identità, smarrendosi dietro a obiettivi banali e tremendamente abusati.
D’altro canto, la sua semplicità e la lentezza con cui introduce i vari ostacoli, fungono da ottimo titolo di “guida arcade” per tutti i neofiti dotati però di buona pazienza. Banalmente, la prima sfida consiste letteralmente nel procedere in linea retta per pochi secondi… tutto qui. Lo scopo del gioco, di sfida in sfida è il medesimo e lo abbiamo riassunto già nell’anteprima: procedere dal punto A al punto B, dove ci attende il traguardo dove, ideologicamente, andiamo a parcheggiare il mezzo, consegnando così il “carico”. Insomma, nulla di davvero eccezionale o memorabile ma bando alle ciance e andiamo a scoprire insieme come se la cava Truck Driving!

Le basi di una guida arcade senza mordente
Truck Driving è un gioco di guida a sfide senza alcun avversario e che trova i suoi ostacoli nella composizione del percorso e nell’inserimento di sporadici elementi ambientali che possano ostacolarci o complicare leggermente il nostro incedere. Si tratta di un titolo unicamente in terza persona e che ci permette di avere sempre una visione complessiva del mezzo e del percorso. Quest’ultimo, seppur vada a complicarsi gradualmente e lentamente, non brilla mai per ingegno o creatività.
Le prime dieci sfide, ad esempio, sono di una semplicità e di un’ovvietà disarmante. Uno dei primi “pericoli” è affrontare una curva… D’altronde il gioco segna quante volte urtiamo il bordo pista o un qualche ostacolo ma non c’è una vera e propria penalità. Anzi, a fine partita otterremo comunque del denaro da investire nell’acquisto di ulteriori veicoli, il cui numero è davvero troppo basso. Senza contare che le differenze pad alla mano sono quasi nulle. Infatti, la “campagna”, se così vogliamo chiamarla, è condivisa tra tutti i veicoli segno che non ci sono grandi cambiamenti d’approccio se non legati alle dimensioni e ai rumori causati dai mezzi stessi (alcuni anche troppo rumorosi).

Il sistema di guida è semplicissimo, legato alla pressione di un tasto con cui si accelera e decelera. L’equilibrio di ciò ci aiuterà ad affrontare ogni percorso con grande facilità anche perché, come detto più volte, mancano veri ostacoli così come mancano percorsi realmente creativi o originali. Il tutto si traduce in un’esperienza priva di mordente, oltre che breve, e che rischia di essere abbandonata prima del tempo. Segnaliamo che, per prolungare l’esperienza di gioco, il titolo prevede una sorta di “doppia campagna” legata una al “giorno” e una alla “notte” ma presentando sempre i medesimi scenari.
Riassumendo, da un lato abbiamo un sistema di guida molto basilare e semplice, risultando accessibile praticamente a chiunque e riuscendo a donare un’esperienza discretamente rilassante ma dall’altra abbiamo una serie di sfide poco ispirate, troppo semplici e prive di mordente. Insomma, un titolo che rischia pericolosamente di smarrirsi in un catalogo decisamente competitivo e fin troppo vasto, anche solo legati alla tipologia di mezzi di cui è promotore Truck Driving.

Grafica e sonoro
La situazione, purtroppo, non migliora molto neanche sul versante grafico. Se da un lato abbiamo dei veicoli che, tutto sommato, possono risultare abbastanza gradevoli anche considerando le stravaganti colorazioni che presentano… il veicolo di partenza ha un mix di colori decisamente inusuale e che sembra essere uscito da negozi del calibro di Desigual. Dall’altra lato, invece, abbiamo una resa grafica della pista e soprattutto dei suoi fondali, veramente discutibile, grezza e vecchia di diverse generazioni.
Inoltre, gli stessi elementi di “contorno” oltre a essere pochi in termini di varietà, sono riciclati fin troppo spesso, rendendo le varie sfide, già di loro brevi e poco accattivanti, ancor più anonime e “piatte”. Non aiuta neanche il sonoro, composto da poche tracce e fin troppo cicliche. Queste vogliono sottolineare la natura compassata e rilassante del gioco ma rischiano di risultare fin troppo ridondanti. Per quanto riguarda invece le modalità offerte dall’ibrida Nintendo, il titolo non presenta problemi ma in doc è abbastanza sprecato… consigliando così la portatile che minimizza un po’ la povertà grafica generale. Infine, Truck Driving non presenta i sottotitoli in lingua italiana ma è un’assenza sopportabile visto che non c’è molto da leggere.
