Trolls vs Vikings: Reborn, sviluppato e pubblicato da Megapop, è uscito su Steam il 7 marzo 2025 ed è un raffinato rifacimento del titolo cult che ha conquistato oltre 1,3 milioni di giocatori. Lontano dal voler rivoluzionare il genere, il gioco punta tutto su un mix esplosivo di strategia in tempo reale e divertimento nordico, con un comparto grafico a mano che fonde Flash-style e colori vivaci, pensato per conquistare tutti gli amanti di tower defense . Vale la pena scoprire qualche curiosità: Megapop, uno studio indie con sede a Oslo, ha curato aggiornamenti significativi e una demo prima del lancio, offrendo un gameplay ricco di humour e profondità tattica.

La trama di Trolls vs Vikings: Reborn è semplice ma efficace: Loki ha convinto i vichinghi che i troll custodiscono un tesoro immenso. I Vichinghi partono all’attacco, ma una piccola troll, sentendo tutto per caso, avverte la sua comunità in tempo. Da qui inizia la battaglia che metterà alla prova le difese troll in livelli lineari ma sapientemente calibrati . Il giocatore non incappa in spoiler, ma viene immerso in un universo nordico-pop animato e ironico: Loki compare nelle cutscene e nei dialoghi, i troll si distinguono per personalità molto diverse (dal guerriero con i guantoni, al drago sputafuoco), mentre i Vichinghi appaiono stereotipati ma divertenti . L’ambientazione di Trolls vs Vikings: Reborn, un ibrido tra giardini troll e accampamenti nordici, è resa vivace da animazioni fluide e sprite colorati, restituendo atmosfera che strizza l’occhio al fantasy comico .
Il gameplay di Trolls vs Vikings: Reborn
Il cuore di Trolls vs Vikings: Reborn risiede nella sua reinterpretazione del genere tower defense, sulla scia di Plants vs Zombies. Il sistema ruota intorno ai punti lunastone (moonstone): piazzi dei minatori per estrarli, e poi li usi per schierare troll di difesa o offensivi. Esistono vari tipi di troll: generatori di risorse, melee, range e persino uno sputafuoco: ognuno ha costi, tempo di recupero e ruolo specifico sul campo. Alcuni possono essere spostati tra le corsie in tempo reale, regalando flessibilità tattica: la possibilità di muovere, per esempio, il troll-guantoni o il drago tra lane, aumenta la profondità strategica .
A ciò si aggiungono incantesimi (pochi ma efficaci) come pietre piovute su un singolo nemico o un’area di fuoco, utili per risolvere situazioni critiche. Spesso vengono usati per coprire la transizione tra una wave e l’altra. Il sistema di albero delle abilità è gestito con “rune” o “shard” guadagnati completando le missioni, e permette di sbloccare unità, slot di troll, incantesimi aggiuntivi e potenziamenti di base. Aggiunge anche livelli di sfida extra: modalità Hard, Brutal, e un meta-game chiamato Valhalla Endless Mode.

Trolls vs Vikings: Reborn propone 34 missioni della campagna principale e 35 challenge extra. Normalmente si completano in circa 5‑6 ore, ma esplorando tutti i percorsi secondari e la modalità Valhalla si può arrivare a una quindicina di ore . Il ritmo è fluido: livelli brevi, crescente difficoltà, e sfide con boss e modalità endurance mantengono alta l’attenzione .
Tuttavia, emergono alcuni limiti: la varietà di strategia dopo alcune ore tende a calare, e la composizione delle unità cui si fa affidamento spesso diventa prevedibile. In più, l’albero delle abilità è piuttosto lungo: per sbloccare i troll più potenti servono molte rune, tipico di un design da gioco mobile . Dunque, sebbene la formula funzioni, fatica a sostenere creativamente l’utente più smaliziato sul lungo termine.

Tecnicamente
Il look di Trolls vs Vikings: Reborn è un omaggio alla vecchia animazione Flash, con uno stile cell-shaded dai colori brillanti e linee ben definite. I troll, i Vichinghi, gli effetti sonori e gli incantesimi hanno un design dettagliato che riesce a trasmettere personalità: dal drago al guerriero con i guantoni, tutti risultano memorabili . Le ambientazioni possono risultare statiche, ma svolgono efficacemente il loro ruolo, senza penalizzare l’esperienza .
Performance e interfaccia
Il gioco gira fluidamente su PC anche modesti, incluse piattaforme portatili come Steam Deck: le prestazioni sono solide, senza lag né choppy . Il sistema di controllo, mouse e touchpad, è intuitivo: basta cliccare o trascinare i troll nella corsia scelta, con reazioni precise e reattive . I menu, a volte troppo “mobile”, mostrano layout ampi e leggibili, anche se qualche voce sembra sproporzionata in versione PC .
Audio
La colonna sonora e gli effetti audio di Trolls vs Vikings: Reborn sono piacevoli, ma non memorabili . Alcuni utenti hanno disabilitato la musica perché percepita “banale”, preferendo la propria playlist . Le opzioni sonore sono accessibili solo dai menu, non durante l’azione di gioco, ma funzionano bene comunque .