Benvenuto nella mia umile classifica. Sentiti libero di dare un’occhiata intorno. In questa top 5 molto personale ho cercato di pensare ai livelli dei vecchi Tomb Raider che più mi hanno lasciato un segno mentre li giocavo. Ce ne sono tanti, forse troppi per inserirne così pochi, ma mi sono fatta coraggio e ho pensato a quelli che più di tutti hanno un posto speciale nel mio cuore, che sia per l’ambientazione, per il level design o magari anche solo per quel ricordo a cui lo associo.
5. Tomb Raider II: Isole galleggianti
Ti ritrovi in un luogo surreale in cui pezzi di terreno fluorescenti galleggiano nel vuoto e non sai se cadendo potresti finire all’inferno. Oh, e ci sono samurai volanti che vogliono trasformarti in uno spiedino. Che fai?
L’unico motivo per cui ho deciso di mettere questo livello all’ultimo posto è perché risulta abbastanza tedioso. Devi sapere esattamente quanti millimetri ci devono essere tra l’alluce e il bordo del precipizio in modo da superare quel salto, e inoltre ti devi ricordare se c’è bisogno di aggrapparsi o se quella premura in più potrebbe causare la tua fine.
Ci sono salti, tanti salti, scivolate e leve da tirare, e su quasi ogni piattaforma in cui atterri, dove c’entri a malapena tu, ci sarà una statua di terracotta che prenderà vita e ti inseguirà, facendoti rischiare così di venire infilzato o di cadere nel vuoto più assoluto che ti circonda. E se sei arrivato finalmente a quella che sembra l’isola finale, verrai graziato con tante di quelle trappole.

4. Tomb Raider: La valle perduta
Il primo capitolo della saga, quello con cui tutto è cominciato, quando Lara era un insieme di poligoni e non aveva la treccia perché troppo pesante da caricare in game. Si potrebbe parlare a lungo di praticamente tutti i livelli del gioco, perché nel lontano ’96 erano una novità e una scoperta incredibile.
Quello che però ha un posto speciale nel mio cuore e che ho sicuramente fatto più volte da bambina è la valle perduta. Il silenzio sconfinato di una landa deserta eppure rigogliosa, in cui l’unico suono è la tua stessa paura di trovare chissà cosa; e poi, così dal nulla, l’arrivo del T-rex che ha traumatizzato molti (me compresa): quando la terra comincia a tremare, si salvi chi può!

3. Tomb Raider II: Covo di Bartoli
Venezia, viaggi in motoscafo, musica classica, una setta segreta e salti vertiginosi: l’atmosfera di questi livelli rimane per forza nel cuore, e tra tutti quelli che vedono come protagonista questa città, probabilmente Covo di Bartoli è il mio preferito. C’è la giusta dose di azione e di mistero, salti calcolati e una colonna sonora che ti fa soffermare per un momento ad ascoltare. Credevi di poter restare ancora un po’ a cullarti tra le note e goderti la vista del salone dall’alto? Beccati questo topo grande quanto te e un uomo che chissà da quanto tempo si nascondeva tra le travi del soffitto solo per prenderti a bastonate.

2. Tomb Raider Chronicles: Il patibolo
Il folklore irlandese in tutto il suo splendore: questo livello per me è al primo posto. L’ho messo al secondo solo perché il design ha una struttura abbastanza semplice e a tratti banale; per il resto però, è una piccola perla che non può non meravigliare chi, come me, ha un debole per la cultura di questo Paese, e perché no, anche per l’horror.
L’inizio del livello ti catapulta immediatamente nell’angolo più selvaggio e sperduto di una fittizia isola in Irlanda, tra gli inequivocabili suoni della natura che tradiscono un luogo molto più sovrannaturale: in poco tempo avrai l’onore di parlare con lo spirito di un uomo impiccato, farti prendere a sassate da minuscole creature grassocce e conoscere il fantasma di un cavaliere arrabbiato. Benvenuto a Connussie!

1. Tomb Raider: Palazzo di Mida
Questo livello del primo Tomb Raider ha tutto: posti incantevoli, musiche bellissime, nemici svariati e ogni sorta di sfida. E poi c’è una sezione a dir poco iconica: chi non ha mai provato a salire sulla mano di re Mida? Famosa per trasformare le cose in oro, risulterà in una sorpresa non proprio piacevole per Lara…
Credo che se dovessi consigliare a qualcuno un livello di Tomb Raider, andando casualmente e basandomi sulla varietà e sul livello di difficoltà, questo è il primo a cui penserei, perché è perfettamente bilanciato. Ha la giusta lunghezza e la giusta quantità di ogni cosa, per non parlare dell’impatto visivo che fa sicuramente la sua figura. La sfida a tempo non è snervante come succede spesso, basta imparare a calcolare quel poco che serve, e per il resto ci sono rompicapo intuitivi e divertenti.

La mancanza di capitoli come Tomb Raider III e The Last Revelation, ricchi di livelli altrettanto meritevoli, farà sicuramente storcere il naso ad alcuni fan. Ci sarebbero tanti altri livelli, e probabilmente qui molti appassionati non troveranno neanche la metà dei loro preferiti, ma il bello di Tomb Raider è anche questo: raccoglie tantissimi e meravigliosi mondi in uno solo.
Una menzione speciale va al DLC di Tomb Raider III ambientato in Scozia: Balzo nell’Altopiano avrebbe fatto parte della mia classifica, ma ho volutamente escluso i livelli che non fanno parte dei giochi base. Se ti va, fammi sapere con un commento qual è la tua top 5 dei livelli di questa saga.