I videogiochi hanno regalato a tutti noi mondi incredibili, avventure mozzafiato e, soprattutto, personaggi indimenticabili. Alcuni di loro sono diventati dei veri e propri simboli che riconosci al volo, anche se non hai mai giocato ai loro titoli di origine. Sono icone pop, apparse su magliette, zaini, serie TV e persino in campagne pubblicitarie ufficiali. In Giappone, per esempio, è normale vedere Pikachu sulle fusoliere di aerei di linea, o altri personaggi come Mario in pubblicità o come mascotte per eventi che noi definiremmo “troppo seri” per dei pupazzi.
Ma tra i tanti personaggi famosi del mondo videoludico, quali sono davvero i più iconici di sempre? In questa lista ne abbiamo selezionati 10, scelti non solo per la loro popolarità, ma per quello che rappresentano nella storia dei videogiochi. Alcuni hanno rivoluzionato un genere, altri hanno segnato un’intera generazione. Tutti, però, hanno almeno un elemento in comune: hanno lasciato il segno, ognuno a modo suo.
Personaggi iconici: Pac-Man alla conquista del mondo

Partiamo da quelle che potremmo considerare le origini. Pac-Man, uscito nel 1980, è uno dei primi personaggi diventati famosi ben oltre il videogioco. Il suo design è semplice al massimo: una pallina gialla che apre e chiude la bocca, minimal si, ma geniale. Bastano due secondi per riconoscerlo, anche oggi.
Pac-Man è stato un vero e proprio fenomeno, inizialmente videoludico, per poi spostarsi in cartoni animati, gadget, t-shirt… era ovunque negli anni ’80. Il suo gameplay semplice ma perfetto, ha attirato anche chi prima non aveva mai toccato un joystick. In un’epoca dominata da astronavi e alieni, Pac-Man era diverso: colorato, buffo e universale. E affamato.
Donkey Kong, il gorilla che ha lanciato Mario (letteralmente!)
Prima che Mario diventasse il re del concetto del gaming, c’era Donkey Kong. Uscito nel 1981, il gioco aveva come protagonista questo gorilla gigante che lanciava barili contro Jumpman (così si chiamava inizialmente Mario). Era un platform semplice ma non banale, e Donkey Kong era il personaggio caotico perfetto.
Nel tempo il personaggio è cresciuto. Da “cattivo” che era inizialmente è passato a essere un vero e proprio protagonista, con dei giochi suoi e uno stile tutto personale. Il suo look grosso, peloso, e con la cravatta rossa è inconfondibile. È diventato una figura storica di Nintendo, ancora oggi molto amata dai fan e, non a caso, uno dei giochi di punta per la prossima Nintendo Switch in uscita.

Super Mario
Serve davvero una presentazione? Mario è semplicemente il volto dei videogiochi. Nato nel 1983 (anche se, come abbiamo appena visto, tecnicamente era già in Donkey Kong), è l’idraulico italiano che tutti conoscono, giocatori o meno che siano. Cappello rosso, baffoni, salopette blu: anche chi non ci ha mai giocato sa chi è e cosa fa.
Mario è stato moltiplicato per innumerevoli utilizzi, sia fisici che videoludici: platform, kart, tennis, calcio, party game, t-shirt, cancelleria, accessori, pupazzi e chi più ne ha più ne metta. È il simbolo vero e proprio non solo della Nintendo, ma anche (in maniera molto macroscopica) di tutta l’industria videoludica. Ha saputo evolversi restando sempre fedele a sé stesso. Possiamo dire che se i videogiochi sono diventati mainstream, Mario c’entra eccome…!
Link, non parla ma dice tanto
Link, il protagonista della saga The Legend of Zelda, è l’esatto opposto di Mario. Non parla, non ha battute famose, e comunica con lo sguardo e le azioni. Ma come ha fatto a diventare anche lui un’icona? Nato nel 1986, è l’eroe che parte per salvare il regno di Hyrule, affrontando dungeon, boss e rompicapi. Una personificazione di avventure fantasy e coraggio.
Il suo look da elfo, vestito con una tunica verde, spada e scudo, è diventato iconico. Ma è proprio il senso di avventura che trasmette a renderlo unico. Link rappresenta il viaggio, la scoperta, la crescita, il coraggio. E anche se nel corso degli anni cambia volto nei giochi, resta sempre lui: l’eroe silenzioso che salva il mondo.

Ryu, la leggenda dei picchiaduro
Passano gli anni e Street Fighter inventa il genere picchiaduro moderno, con Ryu che ne diventa il simbolo. Introdotto nel 1987, è il classico lottatore giapponese, anche se le fattezze sono forse un po’ pompate: serio, disciplinato e sempre alla ricerca del miglioramento. Non cerca fama né vendetta, solo forza interiore.
Fisicamente è riconoscibilissimo: fascia rossa, karategi bianco, muscoli evidenti e piedi nudi. Il suo Hadouken è letteralmente entrato nella cultura pop, così come il suo aspetto. Ryu è apparso in moltissimi giochi, crossover e non, ma è rimasto sempre fedele a sé stesso. Si può dire che in un certo senso rappresenti l’essenza del combattente onesto.
Solid Snake, spionaggio e sigarette
Metal Gear non è una saga qualunque e Solid Snake non è un semplice soldato.
Apparso per la prima volta nel 1987, è stato creato da Hideo Kojima per dare un volto al genere stealth. Ma Snake è molto di più: è un personaggio profondo e riflessivo, con un passato pesante sulle spalle.
A primo impatto può sembrare una via di mezzo tra Rambo e James Bond: tutina militare, fascia sulla fronte, barba incolta e missioni da svolgere in gran segreto. Ma è il suo carattere a colpire: cinico, ma umano, sempre in bilico tra dovere e coscienza. È diventato un’icona grazie alla profondità dei suoi giochi e alla sua capacità di portare il videogioco verso temi più adulti.

Sonic, il riccio ribelle che ha corso contro Mario
Nel 1991, SEGA lancia la sfida a Nintendo con Sonic the Hedgehog. Il personaggio è l’esatto contrario di Mario: veloce, spigoloso, cool. Un riccio blu che corre come una scheggia, con scarpe rosse e un sacco di stile e di fascino.
Sonic è stato da subito un successo, diventando la mascotte di SEGA, oltre che una star degli anni ’90. Anche nei momenti difficili, è rimasto un’icona riconoscibile. I suoi giochi hanno fatto scuola, e oggi con film, serie e reboot, Sonic è tornato più forte che mai.
Lara Croft, l’archeologa che ha cambiato le regole del gioco
Quando Tomb Raider è uscito nel 1996, Lara Croft ha fatto a dir poco scalpore.
Era la prima protagonista femminile forte, indipendente, atletica. Il suo look, canottiera, pantaloncini, pistole doppie, è diventato leggenda. Ma Lara non è solo apparenza.
Nel corso del tempo il personaggio è maturato: da sex symbol a icona d’avventura, protagonista di giochi sempre più profondi e ricchi di contenuto.
Ha avuto film, fumetti, reboot e ancora oggi è un punto di riferimento per il gaming.
Lara ha letteralmente dimostrato che anche le donne possono essere protagoniste assolute nel mondo videoludico e probabilmente ha contribuito ad avvicinare una bella fetta di pubblico femminile ai videogiochi.

Pikachu, il “topo elettrico” amato da grandi e piccini
Pochi personaggi sono diventati così famosi come Pikachu. Mascotte ufficiale dei Pokémon, è apparso per la prima volta nel 1996 e da allora è ovunque: giochi, serie TV, film, peluche, zaini, tazze e tutto l’impensabile.
Con le sue guance rosse, le orecchie nere e lo sguardo dolce, Pikachu è il perfetto equilibrio tra carineria e potenza. È amato da bambini e adulti, e la sua immagine è usata anche per scopi ufficiali in Giappone. Non serve essere fan dei Pokémon per riconoscerlo: Pikachu è una vera star a livello mondiale.
Crash Bandicoot, l’icona ribelle della prima PlayStation
Nel 1996 la prima PlayStation aveva bisogno di una mascotte, e la trovò in Crash Bandicoot. Simpatico, scatenato, con un design spigoloso e una risata inconfondibile, Crash è diventato subito il volto della console Sony.
Saltava, rotolava, urlava… e conquistava tutti. I suoi giochi erano divertenti, impegnativi e stilosi. Dopo un periodo di vacanza, Crash è tornato con remake e sequel che hanno fatto felici vecchi e nuovi fan. Oggi è di nuovo tra i grandi, e si merita senza dubbio un posto in questa lista.

Questi sono dieci dei personaggi hanno segnato, ognuno a modo suo epoche diverse. Tutti però hanno una cosa in comune: sono diventati più grandi dei loro giochi. Sono entrati nell’immaginario collettivo, sono stati amati, imitati, celebrati. E continuano a far parte delle nostre vite, anche se non sempre ci pensiamo.
Che tu abbia iniziato con un cabinato anni ’80 o con una console moderna, almeno uno di questi personaggi ti avrà accompagnato in qualche momento. Perché i videogiochi potranno anche cambiare, ma le vere icone restano.