Sviluppato e pubblicato da Eastasiasoft Limited, Tiny Pixels Vol. 2 – Stormy Knights è un piccolo titolo che ci mette nei panni di un anonimo cavaliere impegnato in combattimenti a scorrimento orizzontale rigorosamente 1 vs 1. Noi abbiamo affrontato questo singolare action game con struttura vagamente da roguelite su Nintendo Switch e siamo pronti a condividere la nostra recensione! Pronto a salvare principesse?
Tiny Pixels Vol. 2 – Stormy Knights un cavaliere contro tutti
Piccola premessa: Tiny Pixels Vol. 2 – Stormy Knights è un titolo molto minimal e focalizzato esclusivamente sul gameplay che è, a sua volta, principalmente ciclico e ripetitivo. Tale premessa esclude quindi la possibilità di potersi aspettare una qualche tipologia di narrazione. Non c’è storia né lore di alcun tipo, l’unica cosa che conosciamo è il nostro scopo: salvare delle principesse rapite.
Il gioco, infatti, ci mette nei panni di un minuto ma coraggioso e decisamente anonimo cavaliere che si imbarca in un viaggio lineare (non procedurale) attraverso una serie di location decisamente standard affrontando nemici altrettanto prevedibili. Tali nemici sono il nostro principale nonché unico ostacolo che ci separa dal raggiungere e liberare la donzella di turno… nel più classico dei classici che vede, appunto, un cavaliere alla salvezza della dama rapita.
Appurato quindi che Tiny Pixels Vol. 2 – Stormy Knights è tutto incentrato sul gameplay, è bene scoprire com’è giocare nei panni del cavaliere. Aggiungiamo giusto qualche nota per lo stile grafico che, seppur anonimo, è in linea con il titolo della raccolta, ossia “Tiny Pixel” e ancor più coerente con la filosofia del titolo: poco ma buono. Come scopriremo, infatti, anche la struttura ludica di Stormy Knights non brilla per profondità tecnica eppure ha in sé un sistema in grado di catturare e trascinare l’utente di run in run.

Duelli uno contro uno
Tiny Pixels Vol. 2 – Stormy Knights è caratterizzato da una sequela di scontri in 2D a scorrimento orizzontale 1 vs 1. Questo si traduce in scontri più lenti e “pensati” che vedono, tra l’altro, i personaggi ancorati al suolo. Niente salti ma si ha la possibilità, vitale, di poter indietreggiare rapidamente, abbassarsi o utilizzare lo scudo per parare e/o riflettere determinati colpi. All’arsenale del nostro minuto cavaliere, si aggiunge anche una classica spada dalla gittata media e un incantesimo di fulmine da sbloccare e padroneggiare nel giusto modo.
Come action game, Tiny Pixels Vol. 2 – Stormy Knights si avvicina nel suo piccolo alla struttura simil souls, con incontri che vanno ponderati anche contro i minion più anonimi e fragili. Banalmente, si tratta di studiare e anticipare il tipo di attacco nemico, intuendo quale può essere parato, quale invece schivato e decidere quando passare al contrattacco sfruttando eventuali pause o zone “cieche” dell’avversario. Inutile dire che si spera di procedere a suon di fendenti senza una strategia precisa, la morte è inevitabile e con essa anche un aumento della frustrazione legata a una ripetizione ludica di fondo innegabile.

Questo perché l’avventura prevede il permadeath e quindi basta una sconfitta e dovrai ricominciare tutto dall’inizio. C’è però un elemento da roguelite da tenere in considerazione, ossia le monete. Queste vengono raccolte alla fine di ogni scontro e ci chiede di fluttuare in aria velocemente in una sorta di mini gioco abbastanza dimenticabile. La raccolta di queste monete è però essenziale per poter migliorare permanentemente e passivamente le abilità del nostro piccolo guerriero.
Si va da miglioramenti legati all’energia vitale a power up fissi per le nostre abilità offensive. Ovviamente, più ci potenziamo, più la nostra avventura ci vedrà avvantaggiati anche se, senza un buon allenamento, non si avrà alcuna speranza di sopravvivenza… soprattutto contro i boss che sono i tra i nemici più riusciti per numero di attacchi e creatività. Una volta sconfitto il boss, incontreremo una delle principesse che, liberate dalla prigione, ci daranno un bacio a cui si somma una lieve ricarica dell’energia in vista del prossimo bioma.
Come avrai intuito, il gameplay di Tiny Pixels Vol. 2 – Stormy Knights è sì immediato e accessibile ma anche fortemente minimalista e ciclico, oltre a non innovare niente. D’altro canto, la sua natura da roguelite è ciò che ne allunga la longevità altrimenti fortemente ridotta. Si tratta quindi di un’esperienza gradevole ma anche dimenticabile.

Grafica e sonoro
La pixel art sfoggiata da Tiny Pixels Vol. 2 – Stormy Knights è apprezzabile nella sua semplicità e regala scenari dall’impatto piacevole seppur, ancora una volta, discretamente anonimi. Salvo qualche boss fight, infatti, persino i nemici faticano a distaccarsi dal classico bestiario riprodotto in centinaia di titoli simili. Discorso analogo per le sonorità, abbastanza dimenticabili ma che svolgono con efficacia il loro ruolo di accompagnamento.
Da segnalare la totale assenza della lingua italiana. Assenza che non si nota neanche considerando che la mole di testo è molto bassa. Infine, il titolo si difende bene in entrambe le modalità offerte dall’ibrida Nintendo con quella portatile maggiormente consigliata in quanto si sposa perfettamente a partite mordi e fuggi.