Quando un videogioco ti guarda indietro, qualcosa di inquietante è successo. The Visitor Effect: Not an Experiment, l’opera prima dello studio indipendente spagnolo Mystic Morgue, arriva venerdì 7 novembre 2025 su Steam, PlayStation 5, Xbox Series X|S e Nintendo Switch, e promette di essere molto più di un puzzle game. È un’esperienza psicologica che mette in crisi la percezione stessa del giocatore.
Un risveglio dentro la simulazione
Ti svegli come R3D, un’entità robotica aliena intrappolata in una simulazione che si sta disintegrando. Ogni linea di codice, ogni dialogo, ogni enigma sembra urlare che nulla è reale. E più cerchi di capire, più la verità diventa sfuggente.
L’idea di base è tanto semplice quanto disturbante: e se tutto quello che conosci fosse una bugia programmata per tenerti tranquillo? Mystic Morgue costruisce un universo digitale dove il confine tra giocatore e personaggio diventa impercettibile. Le regole del gioco si incrinano e ti costringono a chiederti se stai ancora giocando o se sei tu l’esperimento.
Un’esperienza che sfida la logica
Il gameplay di The Visitor Effect: Not an Experiment ruota attorno a enigmi logici artigianali, progettati per spezzare le abitudini mentali e indurre il dubbio. Gli sviluppatori parlano di “puzzle che costringono a pensare in modo diverso”, e il risultato sembra un incrocio tra The Talos Principle e The Stanley Parable, ma con un tono più cupo e alienante.
Durante l’esplorazione, note nascoste e messaggi criptici ricompongono lentamente il quadro di una realtà instabile. Ogni scelta influenza la direzione della storia e conduce a finali multipli, nessuno dei quali offre risposte semplici. Anche la grafica segue la stessa filosofia: un’estetica retro-futuristica minimalista, fatta di contrasti netti e luci digitali fredde che evocano i classici della fantascienza degli anni ’80.
Un nemico che non puoi sconfiggere: il dubbio

In questo mondo glitchato, l’unico vero antagonista non è un boss o un virus, ma la percezione stessa della verità. Mystic Morgue descrive il gioco come una “simulazione che non vuole essere scoperta”. Non c’è modo di sapere se quello che stai risolvendo ti avvicina alla libertà o se ti intrappola più a fondo.
Il team, composto da cinque sviluppatori che si sono conosciuti durante un corso di Game Design a Madrid, racconta di aver costruito il progetto come una riflessione sul controllo e sulla manipolazione della realtà.
“Volevamo che i giocatori dubitassero dei propri progressi — che si chiedessero se ciò che stavano giocando fosse reale o solo un altro livello dell’inganno”, affermano da Mystic Morgue.
Una prima opera con ambizione e inquietudine
Per essere un debutto, The Visitor Effect mostra una sicurezza sorprendente nella regia e nella costruzione del mistero. L’atmosfera si regge su un equilibrio precario tra curiosità e paranoia, un po’ come accadeva nei momenti più destabilizzanti di INSIDE o Observation.
Ogni glitch è una finestra sull’assurdo, ogni errore di sistema è un messaggio cifrato. È un gioco che ti chiede non solo di risolvere enigmi, ma di mettere in discussione le regole stesse del medium videoludico.
Un messaggio nascosto dietro il codice

Chi ha avuto accesso alle preview parla di un titolo che “rompe la quarta parete con eleganza” e lascia addosso quella sensazione inquietante tipica dei migliori racconti di fantascienza esistenziale. The Visitor Effect non si limita a raccontare una storia: ti ci trascina dentro, e ti fa dubitare di ciò che vedi, senti e persino scegli.
I codici anteprima sono già disponibili per la stampa e gli influencer, mentre le interviste con i developer, in spagnolo o inglese, possono essere richieste direttamente al team.
Mystic Morgue punta dritto al cuore dell’esperienza psicologica, ricordando che dietro ogni videogioco c’è un messaggio. In questo caso, quel messaggio sembra un avvertimento.
The Visitor Effect: Not an Experiment sarà disponibile dal 7 novembre 2025. Preparati a entrare in una simulazione che non vuole farti uscire.
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