iCrewPlay.comiCrewPlay.comiCrewPlay.com
  • Recensioni
  • Anteprime
  • Piattaforme
    • Sony
      • PlayStation 4 / Pro
      • PlayStation 5
    • Nintendo
      • Switch
    • Microsoft
      • Xbox Series X|S
      • Xbox One
    • PC
      • Epic Games Store
      • Steam
      • Origin
    • Mobile
  • Giochi in uscita
  • Rubriche
    • Uscite della settimana
    • Old But Gold
    • Player One
    • Games Showcase
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Cerca
  • Tech
  • Anime
  • Libri
  • Arte
  • Cinema
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Lettura Il videogame ucraino “The Point of No Return” evidenzia i traumi provocati dalla guerra sui soldati
 
Notifiche Mostra di più
Dimensione del fontAa
iCrewPlay.comiCrewPlay.com
Dimensione del fontAa
  • Tech
  • Anime
  • Libri
  • Arte
  • Cinema
Cerca
  • Recensioni
  • Anteprime
  • Piattaforme
    • Sony
    • Nintendo
    • Microsoft
    • PC
    • Mobile
  • Giochi in uscita
  • Rubriche
    • Uscite della settimana
    • Old But Gold
    • Player One
    • Games Showcase
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Seguici
  • Chi siamo
  • Contatto
  • Guida Recensioni
  • Media Kit
  • Collabora con noi
  • Politica sulla privacy
  • Disclaimer
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
NotizieIndieMicrosoftPC

Il videogame ucraino “The Point of No Return” evidenzia i traumi provocati dalla guerra sui soldati

Vincenzo Maiello 4 anni fa Commenta! 5
 

The Point of No Return è un videogame ucraino ambientato nell’est dell’Ucraina, il Donbass, che è divenuta zona di guerra dal 6 aprile 2014, quando alcuni manifestanti armati, si sono impadroniti di alcuni palazzi governativi in Donec’k, Luhans’k e Charkiv. Successivamente i separatisti, appoggiati più o meno indirettamente dalla Russia, autoproclamarono l’indipendenza della Repubblica Popolare di Doneck e della Repubblica Popolare di Lugansk.

Contenuti
The Point of No Return offre una prospettiva più reale della guerra, lontana da medaglie e trofeiPiù che un gioco, un progetto educativo e culturale sulle conseguenze a lungo termine della guerra

Il conflitto è ancora in corso, creando una situazione drammatica anche per l’economia del paese. L’apparato di difesa ucraina costa da 5 a 10 milioni di dollari al giorno. Nel 2014, il PIL era sceso del 7% con un’inflazione a due cifre. La valuta nazionale (la hryvnja) ha perso più di due terzi del suo valore sul dollaro.

The Point of No Return offre una prospettiva più reale della guerra, lontana da medaglie e trofei

In Point of No Return ci ritroveremo nei panni di un giovane soldato mandato in un Donbass controllato dai separatisti ucraini. Il gioco ha lo scopo di aiutare gli altri a comprendere le sfide che i soldati alle prese con i traumi del dopoguerra devono affrontare, una volta tornati a casa.

I videogiochi di guerra sono spesso violenti, ed infarciti di competitività e sfide ai limiti della fantasia. Ma The Point of No Return, del visual storyteller e designer di videogiochi Alexey Furman, si discosta da questo modello.

Il progetto si concentra sull’educazione di coloro che non sono mai stati in una zona di guerra, basata sulle esperienze dei soldati che le hanno vissute, e anche sull’aiutare le persone vicine ai veterani di guerra a capire cosa hanno passato, rompendo la barriera emotiva tra civili e reduci.

“Stai giocando come un uomo che prende la decisione di arruolarsi, di andare nella zona di guerra. E poi va nella zona di guerra e trascorre un po ‘di tempo là fuori. E torna a casa con un trauma mentale e fisico.

Il gioco, che ha anche delle meccaniche tipiche dei giochi di ruoli, come la crescita (o la decrescita) del personaggio giocante, è progettato per mostrare la vera atmosfera che i soldati affrontano in prima linea, visualizzando luoghi e dettagli reali che i soldati ucraini vedono durante il servizio militare.

“Quello che sto cercando di fare con ‘The Point of No Return’ è una sorta di costruzione di ponti tra i veterani di guerra e l’esperienza che hanno vissuto, con le persone che non sono state nella zona di guerra, che non sanno com’è essere sotto i colpi di mortaio ogni giorno “, dice.

È particolarmente rilevante in Ucraina, dove migliaia di militari hanno preso parte al conflitto nell’est controllato dai separatisti del paese negli ultimi sei anni, e circa 14.000 sono rimasti uccisi.

Uno dei veri personaggi dietro il gioco è Dmytro Bondar, un ex militare che ha anche aiutato a dare la voce a ad un protagonista in “The Point of No Return”. Bondar ha anche svolto un ruolo di consulenza nel garantire che le immagini del gioco fossero il più vicino possibile alla realtà. Ha esaminato innumerevoli immagini dal Donbass, tra cui natura, luoghi e armi.

“(Durante la creazione del gioco) stavamo cercando riferimenti visivi dalla realtà, a partire dalla natura, oggetti, armi, munizioni, vari tipi di scatole ecc.”, Dice.

Più che un gioco, un progetto educativo e culturale sulle conseguenze a lungo termine della guerra

guerra ucraina donbass

Il progetto, che è costato poco più di 30.000 dollari, è stato finanziato e sostenuto dal Fondo culturale ucraino. Il rappresentante Yanina Aleeva afferma che il formato del videogioco consente agli utenti di sperimentare le cose in un modo diretto ed interattivo.

“Questa è una specie di macchina per l’allenamento, in cui una persona, in base al proprio temperamento, può scegliere varie opzioni di come si svolgeranno gli eventi, al fine di vivere questo dalla prospettiva della propria esperienza”, dice. “Questo formato (un videogioco) ha queste possibilità che altri formati potrebbero non avere.”

“The Point of No Return” è stato presentato al pubblico questo autunno. È disponibile su PC e può essere giocato gratuitamente.
Bè, non abbiamo scuse per non provare a metterci, per una volta, nei panni e nella testa di un vero militare, che non è lì per accumulare ricompense e skin, ma solo per sopravvivere. Anche solo un giorno in più.

Potrebbero interessarti

Nexus Mods è stato venduto, il fondatore non sopportava più tutte le pressioni

Uscite della settimana dal 16 giugno al 22 giugno 2025

Lies of P: Overture, recensione (PlayStation 5)

Seafrog, recensione (steam)

Come costruire un buon setup da gaming

Se ti è piaciuto condividi questo articolo con un tuo amico!
Facebook Twitter Copia il link
 
Cosa ne pensi?
-0
-0
-0
-0
-0
-0
-0
Lascia un commento Lascia un commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Chi siamo
  • Contatto
  • Guida Recensioni
  • Media Kit
  • Collabora con noi
  • Politica sulla privacy
  • Disclaimer

Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​

  • Tech
  • Anime
  • Libri
  • Arte
  • Cinema
Bentornato in iCrewPlay!

Accedi al tuo account