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Twitch: streamer incita una ragazza al suicidio e poi festeggia per la sua morte

Gianstefano Todesco 6 anni fa 5 commenti 4
 

Un brutto episodio ha macchiato il mondo videoludico, l’ennesimo episodio di violenza su Twitch.

Uno streamer australiano, un certo Aus_Swag, ha incitato una ragazza con tendenze suicide ad ammazzarsi prendendola poi in giro e schernendola brutalmente in diretta live, davanti a centinaia di utenti.

E’ l’ennesimo episodio di violenza durante una live su Twitch (come dimenticare il marito che ha picchiato in diretta sua moglie?!) e sinceramente la situazione sta diventando sempre più grave.

Il cretino (mi dispiace per la parolaccia ma definirlo “felice ragazzo” o “videogiocatore” mi fa ribrezzo), non contento di aver incitato la povera ragazza ad ammazzarsi, ha esultato e festeggiato credendo di essere riuscito nel suo intento, vantandosi per essere riuscito a convincerla a morire; tutto questo sotto lo sguardo divertito degli spettatori che si sono complimentati con lui, hanno insultato la ragazza e hanno riso a crepapelle per questo siparietto molto molto divertente…

Contrariamente a quanto pensato dallo streamer, la ragazza sta bene, anche se ha accusato profondamente il colpo.

Il problema, però, persiste ancora…

Inutile fare giri di parole o rimanere offesi; gran parte della community videoludica è marcia.

Avvia qualsiasi gioco e trovi giocatori tossici, che ti insultano, che urlano, che ti mandano messaggi contenenti minacce, che ti rovinano la partita (fuoco amico negli fps, incidente nei giochi racing, ecc ) per poi prenderti in giro allegramente…

Non basta? Pensiamo a chi litiga e, come gesto di sfida, comunica il suo indirizzo di casa per poi venire picchiato selvaggiamente, pensiamo al fenomeno dello swatting o ancora peggio, pensiamo ai maniaci che adescano minori su fortnite, minecraft e altri giochi per ragazzini…

E ora anche questo: un “marito” che picchia sua moglie, la sua dolce metà, durante una live davanti a tutti e un ragazzo senza cervello che incita una ragazzina al suicidio festeggiando la sua “morte” senza dimenticare le centinaia di spettatori che hanno brillantemente gioito insieme a lui del “grande evento”.

Twitch ha già bannato l’utente ma… è abbastanza?

Il marito che ha picchiato la moglie ha ricevuto un ban di pochi giorni e solo dopo lo sconcerto e l’indignazione di tutto l’ambiente videoludico si è visto cancellare permanentemente l’account. Mentre Aus_Swag? Non si sa se il ban è definitivo o no ma è il minore dei mali perchè può tranquillamente creare un altro canale.

Come sempre, il problema siamo “noi”.

Io sono un videogiocatore da circa 20 anni e anche a me è successo di sconfortarmi per una sconfitta, anche io ho subito tamponamenti illeciti, kill e partite rovinate per altri utenti ma MAI ho reagito in modi violenti o minacciosi, MAI ho fatto del male e non ho MAI raggiunto questi livelli di condotta, nemmeno lontanamente perchè si può essere tristi o arrabbiati per una sconfitta, ma non c’è giustificazione nell’insultare o addirittura far del male ad altre persone e gioire della loro morte.

Questo episodio non deve passare inosservato e deve far riflettere perchè l’ambiente videoludico è un mondo bellissimo dove chiunque può vivere la vita che ha sempre sognato, impersonare l’eroe che salverà il mondo o diventare il miglior calciatore della storia.

Il mondo videoludico è passione, sentimenti, impegno e gioia.

Non è un’arma.

Noi non siamo bestie.

Siamo Videogiocatori.

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5 commenti 5 commenti
  • Blackjack ha detto:
    22 Gennaio 2019 alle 11:14

    La gente non sta bene. Che Twitch facesse qualcosa invece di prendere solo soldi

    Rispondi
    • Lara ha detto:
      22 Gennaio 2019 alle 14:56

      Sono pienamente d’accordo con te

      Rispondi
  • AlexW ha detto:
    22 Gennaio 2019 alle 12:19

    Al rogo, sono a dir poco indignato da certi elementi che meriterebbero di non essere nemmeno nati. Schifo. PS, Twitch voglio proprio vedere come si comporterà. Ormai si sente troppo spesso di casi umani provenienti da questi stream… come al solito l’umano rovina le cos ebelle della tecnologia.

    Rispondi
  • Mattia ha detto:
    22 Gennaio 2019 alle 14:15

    Casualmente però si nota che son sempre per la maggior parte ragazzini frustrati che diventano toxic as fuck e che insistono con parole e comportamento aggressive in game. Il problema sta a monte più che a valle, il problema del live sono i ragazzini. Vige troppa ignoranza per lasciargli dire quello che vogliono. Come per il Live anche per i giochi in generale. Rovinano il piacere di giocare, perché essendo tossici oltre a rompere, lasciano anche recensioni sbagliate alle case produttrici che ahimé ascoltano di più il giocatore occasionale o tossico piuttosto di seguire una linea logica e quindi facilitano il game per quello che arriva fresco fresco di lamentele ma danneggiano chi ha un’esperienza e skill su molti giochi. Per me a rovina rimangono i ragazzini

    Rispondi
  • Lara ha detto:
    22 Gennaio 2019 alle 14:55

    Sono notizie che non vorresti leggere mai, soprattutto nel mondo videoludico.

    Rispondi

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