Con Silent Hill f la saga survival horror cambia pelle. NeoBards, il team che firma questo nuovo capitolo, ha introdotto un sistema di combattimento completamente rinnovato, che alcuni hanno paragonato a quello dei Souls. Non a caso, gli sviluppatori hanno consigliato a chi cerca un’esperienza più “classica” di optare per la difficoltà Storia.
Eppure, dopo ore di gioco, il consiglio più onesto che possiamo darti è l’opposto: se vuoi provare Silent Hill f nel modo giusto, non iniziare a quel livello.
Le difficoltà di gioco in Silent Hill f
Per quanto riguarda il combattimento, trovi tre opzioni principali:
- Storia
- Difficile
- Perso nella Nebbia (solo in New Game+)
Per gli enigmi invece:
- Storia
- Difficile
- Perso nella Nebbia
Perché evitare la difficoltà “Storia”

All’apparenza sembra la scelta ideale per chi vuole vivere la trama senza troppe frustrazioni. Il problema è che si rivela un livello troppo permissivo:
- I mostri non rappresentano mai una minaccia reale
- Anche i boss diventano poco più di comparse
- Le risorse sono così abbondanti da eliminare del tutto la tensione
Così facendo, sparisce il cuore stesso della serie: quel senso di vulnerabilità che da sempre accompagna Silent Hill.
C’è poi un limite pratico: se inizi a “Storia”, non puoi passare a Difficile. Puoi fare solo il contrario, con un’eccezione: se muori tre volte di fila, il gioco ti propone di abbassare il livello.
Perché partire da “Difficile” conviene
Se hai un minimo di esperienza con gli action, il consiglio è chiaro: scegli subito Difficile. Nella prima parte dell’avventura resta comunque gestibile, e solo nelle sezioni finali inizia a richiedere più attenzione.
Ecco cosa cambia:
- I nemici assorbono molti più colpi
- I boss diventano battaglie più lunghe e intense
- I mostri non si stordiscono facilmente e infliggono più danni
- La quantità di nemici aumenta, soprattutto nelle fasi action più avanzate
- Niente rigenerazione della salute ai checkpoint (funziona solo con oggetti)
Questa scelta ti permette di vivere il survival horror come va vissuto, con tensione costante, gestione delle risorse e la soddisfazione di sopravvivere a scontri che ti mettono alle strette.

E gli enigmi?
Qui la differenza è più sottile:
- A livello Storia sono diretti e facili
- A livello Difficile diventano più articolati, ma non frustranti
- A livello Perso nella Nebbia servono tempo e pazienza, pensato per veterani
La difficoltà media è probabilmente il compromesso migliore: enigmi stimolanti senza diventare un muro invalicabile.
Consiglio extra
Se non sei sicuro di quale livello scegliere, usa più slot di salvataggio. Così puoi tornare indietro senza ritrovarti bloccato in un punto in cui hai sprecato tutte le risorse.
Quale Silent Hill vuoi vivere?
Silent Hill f offre due facce: da una parte il racconto, dall’altra la lotta per la sopravvivenza. Scegliere “Storia” significa ridurre al minimo la tensione, quasi guardando un film interattivo. Scegliere “Difficile” significa restare fedele all’anima survival horror, fatta di scelte sbagliate, paura di finire le munizioni e sollievo quando arrivi vivo al prossimo checkpoint.
Seguici su instagram per altri consigli e guide dal mondo horror.