Sviluppato e pubblicato da HitP Studio in sinergia con Eastasiasoft, Schildmaid MX è uno sparatutto in 2D a scorrimento orizzontale a tema navicelle spaziali che punta tutto su un gameplay discretamente particolare e originale incentrato sull’utilizzo dello scudo. Noi abbiamo affrontato oceani di proiettili luminosi con la nostra fidata astronave su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione. Pronto a un nuovo viaggio spaziale?
Schildmaid MX più proiettili e meno trama
Schildmaid MX non ha una storia da raccontare, anzi, punta praticamente tutto sull’esperienza su schermo comunicando direttamente attraverso immagini e soprattutto proiettili luminosi. Parliamo, a conti fatti, di un’esperienza prevalentemente arcade pensata però in modo trasversale e sorprendentemente articolata. Non per niente, si parte da un tutorial prettamente ludico e molto esaustivo e soddisfacente.
Passo per passo, veniamo introdotti alle particolari meccaniche ludiche che andremo ad approfondire nel prossimo paragrafo e che ci permettono successivamente di iniziare ad affrontare l’avventura spaziale offerta da Schildmaid MX. A nostra disposizione avremo ben tre tipologie di astronavi, ognuna con le proprie caratteristiche specifiche che offrono diversi modi di affrontare le medesime avventure, come da standard del genere.
Oltre a ciò, il titolo ci mostra una carrellata di riquadri da sbloccare gradualmente a nostro piacimento, a patto di aver accumulato il giusto ammontare di valuta da investire. Tali riquadri sono una sorta di campagna a difficoltà variabile e di cui esiste anche una controparte denominata EX che apre un’interfaccia nuova e speculare ma con opzioni di gioco aggiuntive. In poche parole, chi è appassionato del genere e ricerca una difficoltà crescente con i dovuti stimoli, avrà pane per i suoi denti.
Viceversa, i neofiti troveranno un luogo altrettanto ospitale ma mai eccessivamente facile. Tutt’altro. Schildmaid MX è un titolo fortemente strategico che richiede ingegno e attenzione oltre che un doveroso allenamento fatto di run dopo run anche della medesima campagna, proprio come nelle sale gioco di un tempo. Purtroppo, se ludicamente troviamo un sistema ben studiato, l’estetica non agevola la narrazione, restituendo immagini abbastanza anonime, orfane di elementi identitari, boss inclusi. Questi ultimi risultano poco ispirati e anche abbastanza simili tra loro. Un peccato.
Padroneggiare lo scudo
Schildmaid MX è uno shoot’em up a scorrimento in 2D ossia uno sparatutto a tema fantascientifico dove a comando della nostra navicella spaziale dovremo affrontare orde di nemici fino al fatidico boss di fine area. Ogni run dura poco più di un’ora ma il titolo è studiato per accrescere il proprio livello di difficoltà passando di campagna in campagna per affrontare nuove sfide sempre più complesse con quelle più impegnative che possono sfiorare la frustrazione.
Ludicamente, Schildmaid MX spicca grazie all’ingegnoso capovolgimento dell’utilizzo dello scudo. Se da un lato abbiamo un sistema di power up abbastanza elementale fatto di elementi a schermo da raccogliere che mutano le nostre bocche da fuoco e di quelle dei nostri piccoli supporter, dall’altro abbiamo uno scudo che si potenzia accumulando danni. Esatto, a seconda dello stato attuale dello scudo, potremo andare volontariamente incontro ai proiettili per ricaricare lo scudo energetico e totalizzando anche punti.
Un totale rovesciamento del genere dove di solito ci viene richiesto di schivare i proiettili ma attenzione, si procede a fasi. Accumulato un determinato numero di danni, lo scudo cede e noi diventiamo vulnerabili. In questa situazione tocca semplicemente schivare finché non si riattiva la fase di ricarica e quindi poter tornare a investire proiettili altrui. Tale meccanica crea un loop che funziona e risulta anche perfettamente integrato nelle meccaniche decisamente più rodate e standard del genere. Da segnalare anche la presenza di “rotolare” con cui si passa dentro ai portali di fine area ma con cui è possibile anche uscire dalla traiettoria di inseguimento di alcuni proiettili.
In effetti, è proprio il sistema dello scudo a dare identità a Schildmaid MX anche se bisogna evidenziare il fatto che non tutti i proiettili sono assimilabili. Missili a ricerca, mine, laser ed elementi dello scenario possono eliminarti con un solo colpo. Quindi attenzione a gestire lo spazio anche durante le fasi di ricarica. Purtroppo, tale bontà nel sistema di combattimento non trova sempre terreno fertile nei nemici, abbastanza anonimi e ripetitivi così come gli scenari che tendono velocemente a ripetersi anche al mutare della campagna. Ciò non toglie che chi ama i punteggi e le sfide e saprà farsi rapire dalle meccaniche di Schildmaid MX, troverà ore e ore di divertimento arcade.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Schildmaid MX non è brutto ma è abbastanza anonimo. Dalle navicelle ai nemici, tutto suona come già visto e la creatività su schermo è abbastanza sciapa. Alcuni fondali sono accattivanti ma non c’è nulla di realmente “unico” o che possa far distinguere il titolo in esame dai sempre più numerosi competitor. Come detto, a salvarlo c’è la meccanica ludica degli scudi, quella sì creativa e originale.
Discorso diverso, invece, per la musica. Le tracce scelte funzionano e accompagnano con efficacia l’esperienza da inizio alla fine. Nulla di estremamente memorabile ma non risultano praticamente mai ridondanti o fastidiose. Per quanto riguarda le modalità offerte dall’ibrida Nintendo, il titolo si difende bene in entrambe le modalità anche se offre il meglio in portabilità, offrendo un buon concentrato visivo e nascondendo meglio alcuni minimalismi scenici. Infine, da segnalare la gradita presenza dei sottotitoli in lingua italiana anche se c’è molto poco da leggere.
