Un caso assurdo sta scuotendo la community di streamer e gamer su PC. Un creatore di contenuti noto come rastalandTV, che da mesi racconta pubblicamente la sua battaglia contro un cancro, ovvero un sarcoma in stadio avanzato, ha perso in pochi minuti oltre 32.000 dollari di donazioni raccolte per le cure.
Il motivo? Un presunto videogioco su Steam, chiamato Block Blasters, che si è rivelato un malware travestito da titolo indie.
Come è andata
Durante una live su pump.fun, una piattaforma crypto controversa, lo streamer stava celebrando la raccolta fondi ricevuta dalla sua community. In quel momento, un utente lo convince a scaricare Block Blasters da Steam.
Appena installato, nel giro di pochi minuti, il wallet crypto di rastalandTV viene completamente svuotato. Addio a oltre trentamila dollari, raccolti tramite “Creator Fees”, la moneta virtuale legata al suo canale.
Poco dopo, indagini della community e del collettivo di sicurezza vx-underground confermano: Block Blasters non era un gioco, ma un veicolo di malware progettato per rubare credenziali e portafogli digitali.
Cos’era Block Blasters
Il titolo era comparso su Steam a fine luglio 2025 e vi era rimasto fino a settembre, perfino con recensioni positive – probabilmente generate da bot. Una volta scaricato, il software eseguiva script nascosti capaci di:
- disattivare l’antivirus
- cercare file legati a crypto wallet
- inviare chiavi e credenziali a server controllati dagli hacker
Secondo più fonti, non si tratta di un caso isolato: oltre 400 utenti avrebbero perso denaro con lo stesso malware, per un totale stimato che supera i 150.000 dollari.
Hackerata o truffa orchestrata?
Nonostante le prove tecniche, la community è divisa. Alcuni utenti sui forum sospettano che rastalandTV possa aver messo in scena la vicenda per ottenere ulteriore attenzione e spingere nuove donazioni.
I motivi dei dubbi:
- Le donazioni provenivano da pump.fun, piattaforma nota per schemi “pump-and-dump”.
- Lo streamer stesso aveva promosso un token legato al suo canale.
- L’idea che un malware passi inosservato così a lungo su Steam ha insospettito molti.
C’è chi ha ipotizzato addirittura che lo stesso streamer abbia pubblicato il falso gioco per poi simulare l’hack.
La controprova sulla blockchain
La teoria del complotto sembra però meno credibile alla luce di un’analisi indipendente. L’utente Downsin Jerome su X ha tracciato la transazione crypto che ha svuotato il wallet di rastalandTV: il denaro è confluito in un indirizzo che aveva già ricevuto fondi rubati da un altro streamer, vittima dello stesso attacco e anch’egli attivo su pump.fun.
Questo dettaglio mostra che non si tratta di un singolo caso o di una messinscena isolata, ma di una campagna coordinata rivolta contro più streamer.
Valve sotto accusa

Il vero nodo ora riguarda Steam. Com’è stato possibile che un software malevolo passasse il processo di verifica e rimanesse online per quasi due mesi?
Valve non ha ancora rilasciato comunicati ufficiali, ma il rischio reputazionale è enorme. Steam è la piattaforma più importante per i giochi PC, e la fiducia degli utenti si basa proprio sul filtro contro contenuti dannosi. Il fatto che Block Blasters abbia avuto addirittura il bollino di gioco “verificato” rende la vicenda ancora più inquietante.
La lezione per i gamer
Il caso mette in luce un problema chiave: la sicurezza delle piattaforme digitali non è infallibile. Anche uno store come Steam può essere infiltrato da attori malevoli.
Per chi gioca e soprattutto per chi gestisce asset digitali:
- evitare di scaricare titoli sconosciuti consigliati da sconosciuti in chat
- usare wallet freddi per custodire somme ingenti di criptovalute
- non installare software sospetti durante una live pubblica
La storia di rastalandTV, che avrebbe dovuto raccontare un successo di solidarietà, rischia di diventare l’ennesimo monito sui pericoli del connubio tra videogiochi e criptovalute.
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