Il genere delle avventure grafiche, un tempo tra le forme narrative più amate e raffinate del panorama videoludico, ha conosciuto una graduale parabola discendente da quando l’introduzione del 3D ha trasformato radicalmente le aspettative del pubblico. Eppure, nonostante il calo d’interesse da parte del mercato, questo stile di gioco ha continuato a regalarci opere straordinarie, spesso sottovalutate in modo ingiusto, che hanno saputo lasciare un’impronta indelebile nella memoria di chi le ha vissute.
Basti pensare a titoli leggendari come Grim Fandango, Monkey Island e tanti altri capolavori che, nel loro mix di enigmi intelligenti e narrazione brillante, hanno definito un’epoca. Tuttavia, negli ultimi anni, le avventure grafiche sono diventate sempre più rare, con pochi studi disposti a scommettere su un genere che, agli occhi di molti, sembra ormai fuori moda.
Eppure c’è chi, come lo sviluppatore Do Games Limited, continua a credere nelle potenzialità di questo tipo di esperienza, cercando di offrire una propria interpretazione attraverso una produzione costante e appassionata la celebre saga fantasy-romantica Royal Romances, arrivata oggi a un nuovo capitolo intitolato Royal Romances: Forbidden Magic.

Royal Romances: Forbidden Magic – Una Fiaba dolce e amara
Quest’ultimo si svolge in un universo fantasy intriso di mistero, dove si intrecciano enigmi, battaglie tra le forze del Bene e del Male, e dove – come nelle migliori fiabe – l’amore emerge come forza in grado di superare ogni ostacolo. Una dimostrazione concreta che, se guidate da visione e passione, le avventure grafiche possono ancora offrire esperienze coinvolgenti e significative.
Un oscuro viaggio attende il giocatore nei meandri di Royal Romances: Forbidden Magic, nuovo capitolo di una saga popolata da creature inquietanti, poteri arcani e forze oscure in eterno conflitto. La narrazione riprende circa un mese dopo gli eventi precedenti, in un mondo profondamente scosso da una pericolosa alleanza tra entità malvagie, che ha messo a dura prova gli equilibri dell’intero mondo.
Il percorso si sviluppa attraverso ambientazioni suggestive e diversificate, che accompagnano con coerenza l’evoluzione della trama. Pur con un budget evidentemente contenuto, la produzione riesce a proporre una discreta varietà di personaggi, ciascuno dotato di una propria identità e supportato da dialoghi spesso più efficaci del previsto. Tuttavia, è opportuno mantenere aspettative misurate: la scrittura resta ancorata a strutture narrative convenzionali, con frequenti cliché e uno stile che, pur funzionale, difficilmente lascia il segno, che avanzando con l’avventura potreste trovare a tratti noiosa.

Tra enigmi e minigiochi
Parlando del comparto gameplay di Royal Romances: Forbidden Magic, ci troviamo di fronte a meccaniche classiche delle avventure grafiche: ci si muove all’interno dello scenario tramite un cursore, selezionando con il tasto gli elementi interattivi per esplorare l’ambiente e risolvere enigmi. Testato su PlayStation 5, il gioco purtroppo soffre di diversi problemi legati a un porting console poco curato, con evidenti momenti di incertezza, lag del cursore e una generale macchinosità nei comandi.
l giocatore assume il ruolo di un cursore sullo schermo, muovendosi all’interno di scenari statici che si animano unicamente in caso di interazione corretta. L’obiettivo principale è individuare oggetti o informazioni utili per avanzare nel gioco. È presente un inventario dedicato, in cui vengono raccolti gli oggetti rinvenuti nei vari scenari e che possono essere esaminati in qualsiasi momento. Gli enigmi sono ben progettati e offrono una varietà apprezzabile: si passa dai classici puzzle ambientali – come trovare una chiave per aprire un baule – a prove di osservazione, come individuare le differenze in un’immagine o associare correttamente delle spezie in base all’espressione di un personaggio.
La difficoltà in Royal Romances: Forbidden Magic è mediamente accessibile, anche per chi non è avvezzo al genere, ma alcuni enigmi richiedono più tempo e attenzione. È comunque disponibile un sistema di aiuto: dopo un certo intervallo, una lente d’ingrandimento consente di ottenere un suggerimento o addirittura risolvere il rompicapo automaticamente. Inoltre, il titolo offre diversi livelli di difficoltà personalizzabili per adattarsi al tipo di esperienza desiderata.

Non mancano momenti più tranquilli in Royal Romances: Forbidden Magic, durante i quali è possibile godersi l’avventura in modo rilassato, esplorando gli scenari alla ricerca di collezionabili ben nascosti oppure cimentandosi in minigiochi, come partite a carte, pensati per spezzare il ritmo.
Sul lato sinistro dello schermo è presente un comodo pulsante a scomparsa che consente di monitorare i progressi nella raccolta di oggetti reali, artefatti magici e pietre runiche distribuiti nel mondo di gioco. La longevità si attesta attorno alle 5 ore circa per completare la storia principale, con la possibilità di estendere l’esperienza di un paio d’ore se si decide di raccogliere ogni singolo oggetto nascosto.
Luci e Ombre
Parlando dell’aspetto tecnico e, in particolare, dell’impianto artistico di Royal Romances: Forbidden Magic, è impossibile non evidenziare l’ottimo livello qualitativo raggiunto nella realizzazione di scenografie e fondali. Ogni ambiente attraversato dal giocatore nel corso dell’avventura è curato nei minimi dettagli, con una resa visiva immediatamente apprezzabile che contribuisce in modo significativo alla qualità complessiva dell’esperienza a livello visivo.
Tuttavia, lo stesso livello di cura non si riscontra nel character design e nell’impostazione artistica di alcuni modelli. I personaggi principali risultano stilisticamente generici, poco caratterizzati e privi di elementi distintivi, dando vita a figure visivamente anonimi.

Dal punto di vista tecnico, il titolo presenta alcune criticità specifiche: l’esperienza di gioco risulta generalmente stabile, né bug rilevanti o problematiche tecniche di nota, anche considerando la semplicità del titolo. Tuttavia, in determinate circostanze, si sono verificati rallentamenti occasionali che, sebbene sporadici, compromettono in parte la fluidità del gameplay, già caratterizzato da una certa macchinosità i. Le animazioni sono ridotte all’essenziale: quelle ambientali e degli effetti risultano gradevoli, mentre quelle dei personaggi appaiono rigide, legnose e visivamente datate.
Per quanto riguarda il comparto audio, la colonna sonora di svolge il proprio ruolo in maniera discreta, accompagnando l’avventura con melodie dolci e atmosferiche, ma senza mai distinguersi per originalità . Le tracce, per quanto coerenti con il tono fiabesco del gioco, risultano intercambiabili e prive di momenti musicali realmente incisivi. Di ben altro spessore, invece, il lavoro svolto sugli effetti sonori che sono fatti molto bene.
Un’ultima nota merita la questione della localizzazione. Royal Romances: Forbidden Magic non è disponibile in lingua italiana, e l’unica opzione accessibile al momento è quella in inglese. Sebbene la scrittura non sia particolarmente complessa e il livello linguistico rimanga accessibile a un pubblico con una conoscenza media della lingua, ma per il genere e soprattutto per la quantità di testo potrebbe rappresentare un grosso difetto, anche per chi vorrebbe un avventura senza impegni.