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Rainbow Six: Siege, Ubisoft dichiara guerra aperta agli hack citando in giudizio MizuSoft

Leonardo Calamari 6 anni fa 1 Commento 3
 

A quanto pare ultimamente, Ubisoft non ha davvero modo di poter sperare in un po’ di tranquillità. Dopo la recente notizia del rinvio di tre delle sue IP di punta e il passato impegno nel contrastare la rivendita illegale delle key su PC (di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo), l’azienda madre di Assassin’s Creed si è vista costretta a scendere nuovamente in campo contro le ingiustizie del mondo videoludico.

Questa volta a richiedere il suo intervento in prima linea è stata la controversa vicenda legata a MizuSoft, un portale online che si premurava di rilasciare dei software (in cambio della sottoscrizione di un abbonamento) i quali consentivano ai giocatori di imbrogliare. Nello specifico si trattava di un pacchetto noto come “Budget Edition Rainbow Six: Siege Cheat” che, al costo di circa 77 dollari al mese, avrebbe permesso ai giocatori senza onore di modificare il danno inflitto dalle proprie armi e/o agire sulla telecamera, vedendo aree del campo di battaglia che altrimenti sarebbe stato impossibile controllare. Dietro a MizuSoft si nascondeva un minore che, grazie all’aiuto della madre, faceva confluire i proventi illeciti nell’attività di progettazione siti web dell’adulta. Ovviamente il sito in questione, che si autodefiniva una “società che si concentra sulla creazione di software per imbrogliare facile e passare inosservati”, è già stato tempestivamente chiuso e Rainbow Six: Siege si direbbe dunque pronto a respirare nuovamente aria pulita. I veri giocatori appassionati dello sparatutto competitivo ringraziano.

Non è la prima volta che Ubisoft decide di prendere provvedimenti legali nei confronti di chi mina gli equilibri dei suoi videogiochi. Già in passato, sempre a difesa del giocatissimo Rainbow Six: Siege, scelse di attivarsi prontamente per limitare i danni dei sempre più frequenti attacchi DDoS nei confronti dei server dedicati al titolo, ricorrendo anche a una vera e propria ondata di ban verso gli utenti incriminati. Nel caso fossi interessato ad avere maggiori dettagli anche su quest’altra vicenda, ti rimando a un nostro precedente articolo a riguardo e ti lascio al trailer di presentazione dell’evento a tema Halloween di Siege, che terminerà mercoledì 6 novembre.

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1 Commento 1 Commento
  • woodenspace ha detto:
    9 Novembre 2019 alle 0:09

    Imparassero a giocare magari…

    Rispondi

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