Punch Club 2: Fast Forward è uno di quei titoli che non ti aspetti: classificato come un “semplice” gestionale, il titolo di Lazy Bear Games offre invece molto di più, da un sistema di combattimento profondo, una trama interessante e ricca di umorismo, molteplici richiami a serie tv, film e altro degli anni ’80 e ’90, nonché solidissime basi da gestionale.
Sin da subito Punch Club 2: Fast Forward cerca di farci capire il suo stile narrativo, basato sull’umorismo ma non solo, nonché di essere in possesso di una trama semplice ma abbastanza solida, nonché ricca di eventi inaspettati. Il nostro protagonista ha vissuto per ben 20 anni nel garage della madre, uscendo qualche volta solo per andare a guardare un film in compagnia del vicino di casa.
Con il padre scomparso quando lui era ancora piccolo, il ragazzo non si è mai posto molte domande, limitandosi a vivere nel garage della madre e allenarsi quotidianamente. Un giorno un evento rivela una piega inaspettata sulla scomparsa del genitore, e il giovane combattente decide di iniziare le sue ricerche.
La città dove si sviluppano le vicende è uno dei veri protagonisti del titolo, rappresentata in maniera meticolosa. Ci troviamo in un futuro distopico, dove gli esseri umani, oltre a essere catalogati tramite punteggio per le loro azioni e meriti, si nutrono di slime (sembra lo slurp di Futurama), riescono a vivere anche solamente con la propria testa in un contenitore, i robot aiutano in tantissime mansioni, chip piantati direttamente nel cervello migliorano le capacità delle persone e la realtà virtuale è di uso quotidiano.
Punch Club 2: Fast Forward, la città che non dorme mai
La città è anche afflitta nel bene o nel male da gruppi criminali differenti, come la Yakuza o la Mafia Russa, i quali oltre a farsi la guerra tra di loro, gestiscono diverse attività più o meno legali. Per poter svolgere le ricerche sul padre, il nostro protagonista dovrà guadagnarsi da vivere, e questo lo porterà a svolgere diversi compiti per questi gruppi.
Il lavoro sarà una parte molto importante di Punch Club 2 Fast Forward, perché i soldi guadagnati ci permetteranno di comprare cibo e bevande, in modo da ripristinare i parametri di fame ed energia, nonché di partecipare ad allenamenti che miglioreranno le nostre caratteristiche fisiche per i combattimenti.
In Punch Club 2: Fast Forward dovremo tenere sotto controllo 3 parametri, ovvero l’energia, la fame e la salute del protagonista. Fame ed energia sono complementari: con una delle due barre vuote non si potrà né allenarsi né lavorare. La salute invece è necessaria per i combattimenti e indica quanti colpi potremo incassare. E adesso le cose si fanno interessanti per gli amanti dei gestionali.
Dormire ricarica la barra dell’energia, ma non potremo dormire a stomaco vuoto. Per mangiare dovremo lavorare e guadagnare i soldi necessari a comprare gli alimenti, ma sia per lavorare che per cucinare avremo bisogno di energia. Ogni azione che andremo a compiere nel gioco, come ad esempio lavorare, allenarci o combattere, farà avanzare il tempo, con conseguente diminuzione della barra della fame. Il tempo invece rimarrà fermo negli altri momenti. Riuscire a incastrare bene il tutto in modo da riuscire a lavorare, dormire, allenarsi e combattere, sarà la prima sfida che Punch Club 2: Fast Forward propone al giocatore.
Combatti che ti passa
Altro punto cruciale sul quale ruota Punch Club 2: Fast Forward sono i combattimenti. Anche se questi ultimi si svolgeranno in maniera automatica, noi dovremo impostare i colpi e lo stile di combattimento del protagonista. Ogni colpo avrà un costo in energia, e se la consumeremo tutta andremo al tappeto al successivo colpo subito.
I combattimenti si sviluppano a turni, nel quale ogni combattente potrà eseguire un certo numero di azioni dato dal parametro di agilità. L’azione eseguita sarà casuale tra quelle che avremo impostato prima dell’inizio del round, e fra queste troviamo anche l’attesa, ovvero eviteremo di attaccare e recupereremo un po’ di energia, essenziale per non finire al tappeto.
Inoltre dovremo impostare uno degli stili di combattimento dei quali entreremo in possesso durante la nostra assurda avventura, alcuni dei quali sono ottenibili tramite il lavoro presso la malavita organizzata. Ogni stile di combattimento attiva anche dei perk al combattente, a seconda di quante mosse dello stesso stile sono equipaggiate. Dulcis in fundo, prima dell’inizio di ogni round potremo settare nuove azioni o anche cambiare lo stile di combattimento, in modo da adattarci allo scontro in corso
Ogni stile di combattimento avrà il proprio albero delle abilità sbloccabili tramite i punti cittadino, in più ci saranno anche abilità passive che si otterranno in altri modi abbastanza fuori di testa, come il guardare i film d’azione del passato.
Punch Club 2: Fast Forward offre anche diverse missioni secondarie, ognuna con la propria storia e i propri personaggi, anche se tutte condurranno inevitabilmente a scazzottate poderose, ma sapranno ricompensarci con diverse utilità.
Graficamente il titolo è accattivante, con uno stile in pixel art impeccabile per il genere e molto dettagliato. Anche a livello sonoro Punch Club 2: Fast Forward è molto curato e i controlli, benché stiamo parlando di un gestionale su console, sono studiati bene e intuitivi nell’utilizzo.
L’unica pecca è il non poter accelerare maggiormente alcune fasi ripetitive del gioco, come quando lavoreremo in uno dei nostri molteplici lavori, pecca che non pregiudica niente ma che sarebbe stata un’ottima aggiunta per la qualità della vita offerta dal titolo.