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Lettura Please, Touch The Artwork 2, recensione (Nintendo Switch)
 
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Please, Touch The Artwork 2, recensione (Nintendo Switch)

Un magico viaggio fra i dipinti

Pasquale Aversano 1 ora fa Commenta! 8
 
7
Please, Touch The Artwork 2

Sviluppato e pubblicato da una singola persona, ossia Thomas Waterzooi, Please, Touch The Artwork 2 è un’esperienza culturale e interattiva, un vero e proprio viaggio fra dipinti che si animano e con cui ci viene richiesto di risolvere alcuni semplici puzzle che sapranno sorprendere come si evolve il dipinto stesso. Noi abbiamo percorso questo viaggio magico su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione. Pronto a cercare oggetti di quadro in quadro?

Contenuti
Please, Touch The Artwork 2 e il potere dell’arteCerca gli oggetti di quadro in quadroGrafica e sonoroTi potrebbe interessare

Please, Touch The Artwork 2 e il potere dell’arte

Please, Touch The Artwork 2 è un viaggio nell’arte, un’esperienza breve ma preziosa in grado di lasciare il segno. Si tratta di un titolo che spinge a soffermarsi su un quadro più del dovuto e a interagire con lo stesso, dando forma a un protagonista che si muove all’interno delle opere, interagendo con chi li abita e modificandone alcuni elementi. Un qualcosa di magico e che, seppur non originalissimo, riesce a coinvolgere grazie a diverse trovate sia umoristiche che prettamente sceniche.

Non c’è un vero e proprio canovaccio narrativo, non ci sono dialoghi o scelte da effettuare ma il tutto è una sequela, letteralmente, di quadri che si susseguono in un’avventura che può durare all’incirca un paio d’ora, ma che lascia un certo appetito. Al raggiungimento dei titoli di coda, infatti, c’è voglia di esplorare ancora, di scoprire altri dettagli, di lasciarsi ancora coinvolgere e trasportare in piccoli mondi dipinti. 

Inoltre, Please, Touch The Artwork 2 ci ha spinto a una riflessione ossia a quanti dettagli si possono scoprire soffermandosi diverso tempo su un medesimo quadro. Il gioco stesso stimola a quello, celando elementi sovrapponendoli ad altri, mutando alcuni piccoli dettagli e animandone di altri. Scrutare il dettaglio di un’opera, ingrandirla, ha una duplice conseguenza: non solo si cerca di soddisfare la missione di turno ma si impara a guardare un quadro, le sue pennellate, la sua forma, i suoi protagonisti, ci si lascia trasportare da emozioni, dall’atmosfera e da possibili messaggi.

Please, Touch The Artwork 2, recensione (Nintendo Switch)

Please, Touch The Artwork 2 è un piccolo museo interattivo dotato di un duplice protagonista. Noi siamo la mano scheletrica che dal fondo dello schermo emerge coi suoi “tap tap” interagendo col quadro e spingendo l’omino scheletrico a viaggiare tra i quadri. Quest’omino è il protagonista numero due, colui che vive le trasformazioni dei quadri viaggiando tra essi. Eppure, grazie alla versione per Nintendo Switch e alla modalità portatile di quest’ultima, la manina scheletrica svanisce e al suo posto c’è il nostro dito e il nostro “tap tap”.

Il tutto diventa quindi ancora più diretto e coinvolgente, col nostro tocco che irrompe nelle opere e che dirige l’omino scheletrico e le sue movenze lineari e limitate. Come è limitata anche la struttura ludica in sé, composta da una serie di missioni frammentate da semplici mini giochi che andremo a breve ad approfondire. Eppure, il risultato finale è positivo al netto anche del costo moderato del prodotto (quasi cinque euro). Certo, non è un’esperienza adatta a tutti, soprattutto a chi cerca un canovaccio narrativo da seguire o un titolo devoto all’azione più pura. Qui la portata principale è più riflessiva ed emotiva oltre che personale, come una visita a un museo.

Please, Touch The Artwork 2, recensione (Nintendo Switch)

Cerca gli oggetti di quadro in quadro

Please, Touch The Artwork 2 è una sorta di puzzle game artistico che ha come attività ludica principale, quella di individuare una serie di oggetti sparpagliati lungo i vari quadri. Che siano fiammiferi da consegnare a un’anatra fumatrice o una serie di molluschi muniti di conchiglia da riportare da “mamma conchiglia”, c’è una discreta variabilità di oggetti da localizzare. La difficoltà, ovviamente, è riuscire a localizzarli in quanto questi sono ben mimetizzati e ben nascosti nei vari dipinti.

Alcuni oggetti sono semplicemente sovrapposti ad altri mentre ci sono casi in cui l’oggetto da localizzare è intrecciato a una particolare animazione o nascosto in una delle parti di tele “mancanti”. E proprio queste ultime, danno vita alla seconda attività ludica più proposta dal gioco, ossia la ricostruzione di una tela che, nel caso specifico di Please, Touch The Artwork 2 si traduce in un semplice puzzle game a due fasi dove dovremo coprire determinati percorsi con la garza senza però passare due volte sul percorso creato.

Please, Touch The Artwork 2, recensione (Nintendo Switch)

Per quanto riguarda l’esplorazione, questa è abbastanza semplice e consiste nel premere una direzione dello schermo per far muovere l’omino scheletrico lungo percorsi prestabiliti. Rimbalzare di quadro in quadro è curioso e interessante, soprattutto per alcune fasi di transizione a cui si sommano vere e proprie trasformazioni creative che si mescolano oltre la propria cornice. Ancora una volta, è l’estetica e l’originalità della messa in scena a colpire più dell’aspetto ludico in sé.

Da segnalare anche la presenza di diversi mini giochi che provano, nel loro piccolo, a variare la formula di base inserendo ora un giochino di “trova le differenze” e ora un banale enigma musicale incentrato sull’uso della memoria. A confermare inoltre la sua natura “rilassante”, il titolo offre anche un pratico sistema di aiuti da utilizzare a tuo piacimento.

Please, Touch The Artwork 2, recensione (Nintendo Switch)

Grafica e sonoro

Graficamente parlando, Please, Touch The Artwork 2 trionfa per originalità e creatività. Come più volte scritto, parliamo di un piccolo museo interattivo con opere dotate di piccole animazioni cicliche e di mini trasformazioni che conquistano e soddisfano. Chi ama l’arte, difficilmente resterà impassibile dinanzi ad alcuni quadri e a come essi si evolvono o uniscono ad altri. Gradevoli anche le animazioni del protagonista scheletrico.

Per quanto riguarda il sonoro, questo è idoneo alla messa in scena, con tracce gradevoli, leggere e mai invadenti. Nulla di realmente originale ma neanche fastidiose o ridondanti. Da segnalare la gradevole presenza dei sottotitoli in lingua italiana anche se il testo a schermo è quasi del tutto assente, esclusa parte dell’interfaccia comunque semplice e intuitiva. Infine, il titolo si difende bene in entrambe le modalità dell’ibrida Nintendo ma è quella portatile a dare giustizia al titolo, grazie soprattutto ai comandi touch.

Scopri tutto su Please, Touch The Artwork 2
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  • Please, Touch The Artwork 2 è disponibile da oggi
Please, Touch The Artwork 2
7
Grafica 8
Sonoro 7
Longevità 6.5
Gameplay 6.5
Aspetti positivi Un piccolo museo interattivo Un’esperienza rilassante e artistica Alcune trovate originali Rilassa per davvero
Aspetti negativi Ludicamente limitato Dura abbastanza poco Non adatto a chi cerca l’azione
Considerazioni finali
Please, Touch The Artwork 2 è un’esperienza interattiva più che un vero e proprio videogioco. Un museo che spicca per creatività e trovate originali, che ci vede osservare quadri su quadri, scoprendo dettagli e avvicinandoci al mondo dell’arte e al fascino innegabile di una mostra di dipinti. Un titolo sinceramente bello nonostante la sua brevità e le sue limitatezze ludiche. Una dedica affettuosa e sincera soprattutto per chi ama l’arte.

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