Nel 2002, Capcom lanciò Onimusha 2: Samurai’s Destiny su PlayStation 2, consolidando il successo del primo capitolo e ampliando l’universo narrativo con nuove meccaniche e personaggi. A distanza di oltre vent’anni, il gioco è stato riproposto in una versione rimasterizzata per PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC, offrendo sia ai nostalgici che ai nuovi giocatori l’opportunità di rivivere questa avventura epica ambientata nel Giappone feudale. Onimusha 2 segue le vicende di Jubei Yagyu, un samurai determinato a vendicare la distruzione del suo villaggio per mano delle forze demoniache guidate da Oda Nobunaga. Durante il suo viaggio, Jubei scopre di possedere poteri oni, che gli permettono di affrontare le creature demoniache che infestano il paese. L’ambientazione del gioco è un Giappone medievale intriso di elementi soprannaturali, con villaggi rurali, castelli imponenti e foreste misteriose che contribuiscono a creare un’atmosfera unica e coinvolgente.

Onimusha 2: Samurai’s Destiny, le differenze con l’originale
La versione rimasterizzata di Onimusha 2 introduce diverse migliorie rispetto all’originale:
- Grafica migliorata: texture ad alta definizione e supporto per il formato widescreen 16:9, mantenendo comunque la possibilità di giocare nel formato originale 4:3.
- Controlli aggiornati: oltre ai controlli “tank” originali, è stata aggiunta la possibilità di utilizzare il controllo analogico a 360 gradi, offrendo una maggiore fluidità nei movimenti.
- Sistema di salvataggio: introdotto il salvataggio automatico, che si affianca ai tradizionali punti di salvataggio manuale.
- Modalità “Hell”: una nuova modalità di difficoltà estrema in cui il protagonista muore con un solo colpo, pensata per i giocatori più esperti.
- Audio: è stata aggiunta l’opzione per il doppiaggio originale giapponese, assente nella versione americana del 2002.
- Contenuti extra: inclusi una galleria di artwork, uno storyboard e un lettore musicale per ascoltare la colonna sonora del gioco.
Tuttavia, alcuni contenuti presenti nell’originale, come il mini-clip “making of” e il teaser per Onimusha 3, sono stati rimossi in questa versione.
Gameplay con qualche adeguamento
Il cuore pulsante di Onimusha 2: Samurai’s Destiny è il suo gameplay, che espande in maniera ambiziosa quanto introdotto nel primo capitolo. Pur mantenendo una struttura fondamentalmente lineare e basata su schermate fisse pre-renderizzate, il gioco arricchisce sensibilmente la formula action-adventure con elementi di ruolo, una maggiore varietà di situazioni e un interessante sistema di relazioni interpersonali.

Sistema di combattimento
A fare da colonna portante c’è ovviamente il sistema di combattimento, sempre in tempo reale. Jubei, il protagonista, può equipaggiare diverse armi corpo a corpo (come spade e lance) e armi a distanza (archi e archibugi). Ogni arma ha il proprio moveset e richiede un certo adattamento, spingendoti a scegliere con attenzione lo stile di gioco più adatto al nemico affrontato. Tornano le armi elementali, simbolo della serie: ciascuna incarna un elemento (fuoco, vento, fulmine…) e può essere potenziata assorbendo le anime nemiche. Ogni arma magica, oltre a normali combo, permette l’uso di attacchi speciali caricati, spesso fondamentali in battaglia.
Uno degli aspetti più soddisfacenti del combat system è l’Issen, una tecnica che ti consente di eliminare un nemico con un solo colpo, se attacchi esattamente nel momento in cui sta per colpire. È una meccanica basata sul tempismo, non sulla forza bruta, e premia chi studia i pattern nemici e ha riflessi pronti. Eseguire più Issen consecutivi, specialmente in gruppi di avversari, è non solo spettacolare da vedere, ma estremamente efficace e gratificante.
Anche i boss combattono con pattern ben studiati e rappresentano vere e proprie prove di abilità, costringendoti a sfruttare al meglio parate, schivate e magie. Alcuni scontri, soprattutto verso la seconda metà del gioco, offrono una sfida degna dei migliori action dell’epoca.
Assorbimento delle anime
Dopo aver sconfitto i nemici, Jubei può assorbire le loro anime. Ne esistono di quattro tipi:
- Rosse: servono per potenziare le armi e i bracciali magici.
- Blu: ricaricano la magia.
- Gialle: rigenerano la salute.
- Viola: rare, legate a potenziamenti speciali.
Il sistema di assorbimento aggiunge una dimensione tattica agli scontri: per ottenere il massimo dai combattimenti, devi bilanciare attacco e raccolta delle anime, spesso sotto la pressione di nuovi nemici che continuano ad arrivare.
Esplorazione e puzzle
Al di fuori del combattimento, il gioco propone momenti di esplorazione e risoluzione di puzzle ambientali. Sebbene le ambientazioni siano suddivise in schermate statiche (alla maniera di Resident Evil), l’esplorazione è varia e spesso premia l’osservazione e l’attenzione ai dettagli.
I puzzle sono in genere basati su logica, uso di oggetti e combinazioni. Alcuni richiedono l’utilizzo di oggetti collezionati durante il viaggio, altri richiedono il supporto di uno degli alleati di Jubei (vedi sotto). Sono enigmi mai troppo complessi, ma ben integrati nel ritmo del gioco e nell’atmosfera.

Sistema di alleanze e personaggi giocabili
Una delle principali innovazioni introdotte in Onimusha 2 è il sistema di alleanze e relazioni. Lungo l’avventura incontrerai diversi personaggi secondari — Oyu, Kotaro, Ekei, Magoichi — ciascuno con una personalità distinta e un background credibile. A seconda delle tue azioni (principalmente attraverso regali e dialoghi), ognuno di loro potrà decidere di affiancarti, o meno.
Questo sistema ha un impatto diretto sul gameplay, perché influenza quali sezioni potrai esplorare, quali oggetti otterrai e addirittura quali personaggi controllerai in determinate fasi. Quando giochi nei panni degli alleati, il gameplay cambia leggermente, offrendo varietà nel ritmo e nell’approccio al combattimento (ad esempio Magoichi usa armi da fuoco).
Questa struttura a bivi e percorsi variabili offre una forte rigiocabilità: ogni partita può offrire nuovi dialoghi, sezioni alternative, e un diverso sviluppo della trama.
Inventario e sistema di potenziamento
Nel corso del gioco troverai oro, armi e oggetti speciali. L’oro serve per acquistare oggetti dai mercanti o fare doni agli altri personaggi, mentre le anime rosse vengono spese per potenziare le armi magiche e i bracciali Oni, aumentando il danno e sbloccando nuove abilità magiche.
Il sistema di potenziamento è piuttosto lineare ma gratificante, e ti spinge a combattere per raccogliere abbastanza anime da migliorare l’equipaggiamento prima dei momenti più critici.
Mini-giochi e contenuti secondari
Sparsi per il mondo di gioco ci sono mini-giochi, missioni facoltative e segreti da scoprire, tra cui:
- La Onimusha Arena, modalità sbloccabile con una serie di combattimenti a ondate.
- Collezionabili come le Mappe Oni, che rivelano aree nascoste.
- Il Diario del clan Yagyu, che approfondisce il background narrativo.

Una remaster tecnicamente svogliata
Dal punto di vista tecnico, la remastered di Onimusha 2 offre un’esperienza visiva migliorata, con ambientazioni più dettagliate e animazioni più fluide. La colonna sonora, composta da Hideki Okugawa con la partecipazione del musicista Tomoyasu Hotei per il tema “Russian Roulette”, contribuisce a creare un’atmosfera immersiva e coinvolgente.
Tuttavia, alcuni aspetti del gioco mostrano i segni del tempo, come la struttura dei livelli e alcune meccaniche di gioco che possono risultare datate per i giocatori abituati a standard più moderni. Ed è proprio in questi punti che doveva essere fatto di più, anche per giustificare il prezzo pieno di questa riedizione.