Sviluppato da Mortis Ghost e dal suo piccolo team noto come Unproductive Funtime e pubblicato da Fangamer, OFF è un gioco di ruolo in 2D francese creato con RPG Maker e datato 2003. Si tratta di un titolo che, tanto per stile estetico quanto per potenza narrativa e relative tematiche, ha ispirato Undertale (e non solo). Noi abbiamo fatto un nuovo e gradevole tuffo nostalgico su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione! Pronto a diventare il Battitore?
OFF surreale e potente
OFF è un titolo decisamente particolare, parliamo, come detto, di un’opera nata e creata da una sola mente che ha saputo, nel tempo, ispirare diversi sviluppatori tra cui l’autore di Undertale. Per la precisione, OFF viene pubblicato per la prima volta con RPG Maker nel 2003 per poi essere distribuito nel 2008 esclusivamente in lingua francese. Il titolo ha nel corso del tempo attirato una sempre maggiore attenzione da una parte di utenti specifica, una nicchia devota da cui sono nate diverse traduzioni fino alla realizzazione di un vero e proprio progetto di restauro.
L’odierno OFF è una sorta di remastered, quasi remake, a cui collabora lo stesso Toby Fox, autore di Undertale che ha più volte dichiarato il suo legame col titolo oggetto della recensione. Toby ne cura le soundtrack mentre l’autore originale ha rimesso mano al titolo aggiungendo anche sezioni e boss inediti senza però intaccare l’esperienza complessiva. Sì, ma cos’è OFF e perché tanto mistero intorno a un RPG in 2D dalla grafica estremamente stilizzata e minimalista?

Prima di tutto, OFF è a sua volta ispirato da giochi di ruolo del calibro di Earthbound ma vira verso una direzione più inquietante e angosciante, dando vita a un’esperienza surreale e sfaccettata che lascia il segno. E in questa storia non c’è solo il Battitore, ossia il protagonista che andremo a controllare su schermo, oh no, in questa storia siamo inclusi anche noi, direttamente. Ci viene chiesto un nome e successivamente diventeremo parte integrante della storia.
Il Battitore è consapevole della nostra esistenza così come gran parte degli altri assurdi personaggi della trama, tra cui spicca il Giudice, un inquietantissimo gatto che sembra fare il verso allo Stregatto de Alice nel Paese delle Meraviglie. Tale gatto, sarà anche il nostro “mentore” guidandoci nella Zona zero che è a sua volta una zona “tutorial” dove ci verranno spiegate le regole base di un gioco che va oltre il semplice impianto ludico per dare vita a un’esperienza particolarmente unica, così come ha poi fatto Undertale stesso.
Lo scopo del Battitore è quello di purificare il creato e noi siamo chiamati ad aiutarlo, così come gli stravaganti Add-on che andremo a reclutare e che andranno a far parte del nostro team di scontro in scontro. Ma a spiccare ancora di più, è la caratterizzazione dei luoghi con rituali, atmosfere e messe in scena decisamente fuori di testa, particolari e subdolamente inquietanti. Evitando di fare spoiler, possiamo affermare che è difficile restare impassibili dinanzi alla narrazione di OFF, tra l’altro presenta anche i sottotitoli in lingua italiana, aggiunta gradevolissima e preziosa.

Un gameplay semplice ma efficace
OFF è un gioco di ruolo a turni in 2D estremamente minimalista nella messa in scena e molto classico nella sua struttura intrinseca. Non troverai qualcosa di immediatamente originale o “unico” e anzi, il primo impatto mostra un titolo leggermente striminzito in termini contenutistici. La realtà è che di combattimento in combattimento la situazione si complica e se da un lato abbiamo una ripetitività innegabile, dovuta anche al numero di scontri casuali possibili, dall’altra l’originalità va crescendo, con trovate molto diverse tra loro.
Il mix tra classico e “diverso”, qui riscontrato in sottospecie di mini giochi di vario genere, funziona e accompagna con efficacia gran parte dell’avventura. Quest’ultima ha una durata moderatamente contenuta per lo standard del genere ma coerente ed efficace nel suo complesso. Bastano otto-dieci ore per una run ma sarà difficile abbandonare il mondo di OFF. Come detto più volte: lascia davvero un segno e si è portati a continuare a tornarci col pensiero e anche ludicamente, alla ricerca di ulteriori segreti e “pezzi da collegare”.

L’esplorazione di OFF può apparire inizialmente, come il combat system, fin troppo semplice e stilizzato ma anche qui, ci sono trovate ludiche e tecniche che funzionano e da cui è palese l’ispirazione di Undertale ed Everhood, per citarne giusto un paio. Altresì, è evidente il tocco alla Earthbound di cui rievoca diversi elementi portandone alcuni agli estremi. Un esempio sono i nemici, estremamente iconici e disturbanti, dei veri e propri abomini informi che riempiono lo schermo con tutta la loro folle incoerenza.
Anche gli enigmi ambientali non scherzano per originalità e varietà riuscendo a sorprendere come per il combat system in quanto si riesce a “dare molto con poco”. Non lasciarti quindi ingannare dall’impatto estetico, OFF cela innumerevoli segreti e tutto è accuratamente collegato per dar forma a una lore personale, identitaria ed estremamente coinvolgente nei suoi orrori. Ultima segnalazione per la difficoltà in sé, non molto alta per quanto riguarda i combattimenti in sé ma comunque appagante nel suo complesso.

Grafica e sonoro
Graficamente parlando, OFF o si ama o si odia. Se si accetta di andare oltre quei pochi pixel, si scoprirà un vero e proprio mondo che riesce a comunicare molto di più rispetto a gran parte dei titoli ultra realistici. Non solo, alcuni disegni in 2D sono decisamente disturbanti, contribuendo, insieme alla narrazione scritta, a dar forma a scenari di pura inquietudine in cui ci sentiremo coinvolti e intrappolati.
Il sonoro contribuisce a tutto ciò con una ventata di innovazione e un tocco che gli amanti di Undertale non potranno che riconoscere. Il tutto per un boost creativo e di coinvolgimento decisamente alto e appagante. Da segnalare che OFF si difende bene in entrambe le modalità offerte dalla console ibrida Nintendo con quella portatile decisamente più consigliata, riuscendo a dare più compattezza a un mondo di gioco che si sposa benissimo con la portabilità.