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Monster loves you!, gli umani un pò meno: la recensione di un non gioco.

Marco Tramontano 7 anni fa Commenta! 3
 

Monster loves you!, gli umani un pò meno: la recensione di un non gioco.Cos’è Monster loves you! esattamente?

Nel 2013 vede la luce su Steam (ho provato la versione per Nintendo Switch) per mano dei team di Radial Games Corp e di Dejobaan Games un videogame completamente in inglese in cui attraverso le nostre scelte portiamo un Giovane Mostriciattolo (Monsterling) dalla fase di formazione fisica a quella post adolescenziale influenzando anche i rapporti con la comunità di mostri e persino con quella degli Umani, lontani ma non troppo dai nostri villaggi. Obiettivo, terminare la storia per conoscere quale dei traguardi abbiamo raggiunto con le nostre scelte (io tra gli altri ho vinto la Prosperità Universale, maledetti umani, in cosa ho sbagliato…).Monster loves you!, gli umani un pò meno: la recensione di un non gioco.

Beh detta così, potrebbe far gridare al miracolo, un titolo alla Fable dove non siamo dei tristi eroi ma i protagonisti di un Disneyano Monsters & Co, alla ricerca di emozionanti avventure tra bambini spaventati e mostri tremendi.

Ed invece, assolutamente ed inequivocabilmente, non è così.

Ma è un’avventura? Un punta e clicca? Una graphic novel?

Il gioco è in tutto e per tutto una sorta di Libro Game anni 80 in cui scegliere una tra le 2-4 proposte che la storia ci pone in merito ad una determinata avventura: salvare un amico mostro, un umano è nel villaggio, gli anziani devono prendere una decisione. Ognuna di queste papabili avventure viene scelta da un menu che cambia a seconda dell’evoluzione della storia e ogni scelta va a sottrarre del tempo (giorni) al totale che abbiamo a disposizione.

Monster loves you!, gli umani un pò meno: la recensione di un non gioco.Certo leggere è bello, ma la sensazione che l’ironia sempre presente e la coccolosità dei mostri, persino dei più spaventosi, siano relegate a poche brevi righe auto conclusive mette a dura prova la voglia di analizzare l’evoluzione del nostro mostriciattolo o del destino dei mostri e degli umani (l’ho resa epica, ma la storia è molto più leggera).

Visivamente i disegni sono bene fatti ma non ho ben digerito che la schermata dei testi da leggere vada a coprire inevitabilmente tutto l’ambiente in cui si muove la singola avventura: insomma nessuna immersività.

La musica prova a stemperare l’effetto kawaii dei personaggi con una certa pomposità che però non cambia tono con il tipo di avventure che andiamo a vivere.

Per fortuna l’interfaccia di Monster Loves You! è ben fatta, le icone ben chiare e così anche la mission del gioco: far divertire gli amanti delle storie piccole e leggere che se però speravano di aver trovato all’angolo della strada un nuovo tamagotchi da salvare, crescere ed amare, rimarranno alquanto delusi perché l’interattività nel gioco è praticamente ridotta ad una serie di touch and read.

Scopri tutto su Monster Loves You!

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