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SonyPlayStation 4Recensioni

Mighty Mage, recensione (PlayStation 4)

Un solo mago contro tutti

Pasquale Aversano 1 anno fa Commenta! 8
 
4.7
Mighty Mage

Sviluppato da AFIL Games, 909 Games e Sunrise Trade Group LLC e pubblicato da AFIL Games, Mighty Mage è un action arena top-down in 2D con visuale dall’alto ed elementi da roguelite incentrato unicamente sull’azione. Noi abbiamo indossato i panni di un giovane mago su PlayStation 4 e questa è la nostra recensione. Pronto a scagliare magie?

Contenuti
Mighty Mage e le magie elementaliCome scagliare le magiePotenziati e diventa il mago definitivoNemici noiosiGrafica e sonoro

Mighty Mage e le magie elementali

Chi cerca una narrazione o un qualche contesto per giustificare le proprie azioni su schermo, resterà deluso. In Mighty Mage non c’è alcun cenno di narrazione. Nessuna storia o incipit. Niente. L’opera targata AFIL Games ci lancia direttamente in azione, ritrovandoci nei panni di un piccolo maghetto armato di un grosso librone magico.

Siamo soli, in una grossa stanza con librerie che traboccano di magia. Dalle pareti grigie e medievaleggianti, si notano i classici stendardi rossi mentre tra i mattoni sbucano alcune finestre nere. Ci sono anche dei candelabri mentre il pavimento è ornato da vasti tappeti rossi. In mezzo a tale piattume spiccano due cose: delle scale che non possiamo percorrere e quattro altari.

Ogni altare, custodisce un elemento: fuoco, acqua, terra e tuono. La scelta di uno di essi darà inizio alle ondate di gioco e caratterizzeranno la nostra magia e relative abilità per tutto il resto della run. Lo diciamo subito, il titolo si completa in meno 20 minuti e no, non è affatto difficile. Inoltre, tra un’ondata e un’altra non potrai salvare.

Mighty Mage, recensione (PlayStation 4)

Come scagliare le magie

Mighty Mage è un action top-down ad arena con forti elementi da roguelite (e se ami il genere degli action roguelite, consulta la nostra top five) e incentrato in un unico luogo e con nemici prevalentemente tutti uguali e che emergono a ondate. Il nostro scopo è quello di sopravvivere e potenziarci man mano. Le ondate sono 15, superate tutte, otterremo la vittoria e saremo rigettati sui titoli d’inizio. 

Per gli amanti dei trofei, il gioco possiede un platino decisamente facile ma che, ironicamente, ne va a potenziare la longevità visto che dovrai vincere una run per ogni tipo di magia disponibile (quindi quattro). E a tal proposito, come si usa la magia? Niente di più semplice. Ma procediamo con ordine.

Una volta scelta la magia che ci caratterizzerà per tutta la durata della run, ci tocca andare vicino a un cerchio evanescente e dare così inizio alle ondate. I nemici appariranno a flotte dagli ingressi citati nel paragrafo precedente e che non potevamo utilizzare (ecco perché). Per sconfiggere i nemici, il cui numero che ne compone l’ondata è sempre visibile e aggiornato a schermo, dovremo semplicemente tenere il libro aperto.

Gli attacchi magici, infatti, sono automatici a noi è richiesto semplicemente di tener premuto un tasto e di schivare i nemici e le loro magie. Il problema è che, tenendo il libro aperto, automaticamente la velocità di spostamento del mago viene rallentata. Ma nulla di grave, aprire e chiudere il libro è una questione di secondi e, inoltre, il maghetto ha a disposizione un dash che gli permette di schivare colpi e nemici. Dash che si ricarica automaticamente e può essere utilizzato all’infinito.

Mighty Mage, recensione (PlayStation 4)

Potenziati e diventa il mago definitivo

L’elemento da roguelite di Mighty Mage è caratterizzato dalle abilità e dai potenziamenti che potrai scegliere dopo ogni ondata. Le abilità, sono legate alla tipologia di magia scelta e tra le proprie caratteristiche, oltre al danno medio, hanno anche il range. Tale range crea un intrigante e gradevole effetto visivo concentrico che si attiva e appare ogni volta che apriamo il libro.

Ogni abilità, infatti, si unisce automaticamente agli attacchi di base, bersagliando i primi nemici che entrano nel raggio d’azione. Le abilità, ovviamente, si ricaricano automaticamente e la loro durata e potenza può essere modificata acquisendo ulteriori potenziamenti alla fine delle varie run.

Potenziamenti e abilità, sono randomici e in caso di game over, andranno persi e riottenuti. Bisogna quindi stare attenti a quale build creare anche se il titolo non è affatto difficile, anzi. Approfondendo però i potenziamenti, troviamo tra questi la possibilità di aumentare il danno critico, aumentare il danno base, aumentare l’energia vitale massima, aumentare la velocità di spostamento e anche la velocità di attacco.

Mighty Mage, recensione (PlayStation 4)

Nemici noiosi

Il punto debole principale di Mighty Mage è che consuma tutto se stesso in pochissimo tempo mostrando di avere un numero di contenuti tendenzialmente bassissimo, soprattutto se messo a confronto con altri congeneri. Non solo, al fatto che c’è una sola arena per ogni run, si aggiungono un numero di nemici praticamente risicatissimo (ne sono 5-6) e che sono tanto stupidi quanto noiosi.

Le orde nemiche, infatti, si limitano a due tipologie di attacchi: quelli che provano ad assaltarci fisicamente e quelli che invece scagliano magie elementari. Questi ultimi, tutti uguali, non sono altro che proiettili a ricerca che, lentissimamente, provano a inseguirci. Ammettiamo che, nelle fasi avanzate, complici ondate di 50 nemici a turno, ti potresti trovare un tantino accerchiato ma il gioco ha un ulteriore vantaggio per te: i teletrasporti.

Trattasi di portali che, se usati, ti teletrasportano al lato opposto dell’area per poi chiudersi (sono monouso). L’idea è carina peccato che i teletrasporti si trovino sempre e solo nel medesimo opposto diventando presto noiosi come il resto dell’azione a schermo. Un peccato.

Mighty Mage, recensione (PlayStation 4)

Grafica e sonoro

Graficamente parlando, Mighty Mage è povero. Una sola area, cinque modelli di nemici, un solo protagonista e solo 5 tipologie di magie con poche abilità. Le animazioni sono anche gradevoli ma non bastano a rendere il titolo forte di un’identità tale da emergere in un catalogo ludico di congeneri spietato e vasto. Piccola nota positiva per l’effetto grafico dei cerchi magici delle abilità che fungono tanto da range d’attacco quanto da veri e propri grimori grafici concentrici.

Il sonoro è sciapo e dimenticabile mentre gli effetti sonori diventano presto ridondanti e prevedibili. Da segnalare, inoltre, la totale assenza della lingua italiana anche se il gioco è completamente orfano di testo scritto a schermo.

Scopri tutto su Mighty Mage
Mighty Mage
4.7
Grafica 5
Sonoro 4.5
Gameplay 5
Longevità 3.5
Roguelite 5.5
Aspetti positivi Veloce e immediato Buon sistema di magie Adatto anche ai neofiti
Aspetti negativi Contenutisticamente povero Dura pochissimo Varietà quasi nulla Monotono e ripetitivo
Considerazioni finali
Mighty Mage è un titolo contenutisticamente povero e che si completa in venti minuti. Un gioco veloce e accessibile, adatto ai neofiti ma che non rimane nella memoria. Complice un’inventiva scarsa e timida che non aiuta a far brillare una struttura di fondo che comunque c’è e non è neanche così male. Il sistema di potenziamento alla roguelite e le abilità magiche coi range concatenanti sono intriganti ma sfumano dietro un’azione ripetitiva e fine a se stessa.

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