Abbiamo provato per voi il nuovo titolo dei ragazzi di Quantic Dream, in arrivo il prossimo 25 maggio
Detroit: Become Human è uno dei giochi più attesi di questo 2018. I ragazzi di Quantic Dream ci riprovano dopo il mezzo passo falso di Beyond: Due anime, mettendo in piedi un nuovo titolo con una storia di tutto rispetto. Detroit: Become Human è ambientato in un universo dai toni fortemente cupi e dalle tematiche mature. In occasione dell’uscita del titolo, prevista per il 25 maggio in esclusiva Playstation 4, noi di iCrewPlay.com lo abbiamo provato per voi, giocandone la versione dimostrativa. In questa demo è possibile portare a termine un’intera missione, che ci mette nei panni di Connor, un androide che risulterà essere uno dei protagonisti della storia. Nella suddetta missione è possibile notare alcuni degli elementi cardine del gioco, tra i quali spicca la vastissima libertà di azione. Il nostro obiettivo è salvare una bambina dalle grinfie di uno degli androidi ribelli, chiamati devianti, che hanno iniziato una vera e propria rivolta contro il genere umano.
La libertà di scelta che il gioco offre è pressochè totale
Durante la nostra prova abbiamo affrontato più volte la missione cercando approcci sempre differenti. Le reazioni scaturite dalle nostre scelte ci hanno condotto ad esiti quasi sempre diversi. La quantità di opzioni tra le quali ci troviamo a poter scegliere è vasta e ci lascia immedesimare perfettamente nelle situazioni di gioco. Ci è capitato, ad esempio, di fallire la missione, nonostante la possibilità di riuscita raggiungesse l’88% a causa della scelta sbagliata fatta sul finale. Ciò testimonia la grande vastità di bivi narrativi davanti ai quali il gioco ci pone; del resto, “in Detroit: Become Human ogni scelta avrà le sue conseguenze”.
Graficamente parlando, il gioco offre un colpo d’occhio clamoroso
Il comparto tecnico del gioco è assolutamente fuori scala per l’attuale generazione di console e ci mostra dei veri e propri scorci di next gen. Siamo sicuri che il gioco non sfigurerebbe nemmeno se fosse uscito su una prossima Playstation 5. L’unica nota stonata è rappresentata da alcune animazioni troppo fluide o troppo poco, che danno una sensazione di scivolamento della visuale. Tale problematica spesso ci ha portati a perdere alcuni punti di interesse, poichè sfuggiti alla nostra attenzione. Per il resto, tanto di cappello dinanzi ad un comparto audiovisivo semplicemente impeccabile.
Detroit: Become Human si preannuncia come un altro grandissimo titolo, che andrà ad accrescere la libreria di Playstation 4. Noi di iCrewPlay.com non vediamo l’ora che arrivi il 25 maggio per poterci finalmente giocare.