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Lettura Koira, recensione (PlayStation 5)
 
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Koira, recensione (PlayStation 5)

Una carezza all’anima

Pasquale Aversano 4 mesi fa Commenta! 8
 
7.4
Koira

Sviluppato da Studio Tolima e pubblicato da DON’T NOD, Koira è un’emozionante avventura in 2D infarcita da puzzle ambientali ma incentrata prevalentemente nel voler raccontare una storia (rigorosamente senza troppe parole) in grado di emozionare in modo sincero e delicato. E ci riesce, emoziona. Noi abbiamo vissuto l’avventura dei due protagonisti su PlayStation 5 e questa è la nostra recensione! 

Contenuti
Koira la storia di un’amicizia che commuoveUna dolce avventura pastellosaGrafica e sonoro

Koira la storia di un’amicizia che commuove

Koira è principalmente un’esperienza emozionale e visiva, un esercizio di stile che in una storia dalla durata che oscilla tra 3-5 ore, riesce a regalare una serie di situazioni senza utilizzare neanche una parola. L’intero canovaccio narrativo, che si apre a diverse chiavi di lettura, viene condiviso con l’utente attraverso l’utilizzo di immagini e suoni in una coesione dolce e magnetica che abbiamo sinceramente apprezzato.

Le vicende si aprono presentando il protagonista, una figura priva di dettagli, completamente nera e di cui, oltre la fisionomia appena abbozzata, vediamo solo occhi e orecchie (questo ultimo elemento lo distanziano dall’essere un “umano”). Bastano gli occhi a comunicare con efficacia, grazie a una serie di animazioni semplici ma pienamente azzeccate. Ebbene, il protagonista trova sul suo cammino un piccolo cagnolino intrappolato che, prontamente, va a liberare.

Koira, recensione (PlayStation 5)

Questo è l’inizio di un’amicizia che, con piccoli e semplici gesti, saprà coinvolgere ed emozionare, soprattutto chi, in qualche modo, si sente legato al mondo degli animali. Il motivo è molto semplice, tra protagonista e cagnolino, si instaura un rapporto naturale e “noto” oltre che libero, che ci vede lanciare cose per giocare a “riporto” o accarezzare il nostro amico a quattro zampe in quasi ogni momento. E che dire della comunicazione? Come detto, in Koira non esiste la parola ma esiste la musica.

Cane e protagonista possono comunicare con note musicali. Ma tutto, in Koira, produce musica. Che sia il passaggio tra fiori colorati o l’interazione, più o meno diretta, con la fauna locale, saremo costantemente circondati da suoni e note su schermo. Note che, prevedibilmente, fanno anche parte di alcune tipologie di enigmi ambientali che approfondiremo nei paragrafi successivi. Tornando alla trama, invece, si tratta di una storia lineare che vede l’evoluzione soprattutto del protagonista.

Koira, recensione (PlayStation 5)

Questi, infatti, rappresenta il fulcro della storia e nel percorso che lo attende insieme al suo nuovo amico scodinzolante, saranno diverse le sue evoluzioni caratteriali e comportamentali che porteranno anche a momenti di tensione. Questi ultimi sono a loro volta identificabili nelle “nemesi” del gioco, ossia i cacciatori. Questi individui che infestano la foresta, sporcandone la magia e devastando l’armonia della fauna innocente.

In sintesi, quindi, la storia di Koira è solo apparentemente semplice, racchiudendo in sé spunti di riflessioni che vanno dall’ambientalismo al rapporto uomo-animale, passando per i legami che possono nascere fino alla magica bellezza della natura. Una sorta di fiaba muta in grado di strappare un sorriso, di tenere in tensione e di strappare anche una lacrima.

Koira, recensione (PlayStation 5)

Una dolce avventura pastellosa

Koira è un’avventura in 2D infarcita da enigmi ambientali di vario genere che, come detto, trova la sua forza nello stile e nella tipologia di narrazione scelta. Ma ciò non significa che ludicamente sia meno accattivante, anzi, ci troviamo dinanzi a un titolo videoludico che pecca principalmente e prevedibilmente nel livello di sfida, abbastanza basso.  

In compenso, la varietà di enigmi, salvo alcune ripetizioni, sono molto accattivanti seppur non pienamente originali. Si va dal cercare determinate note musicali, intuendo come e dove recuperarle, ad elementi da raccogliere per montare oggetti distrutti. Si passa anche a fasi più stealth con tanto di cespugli in cui nascondersi e rami da non calpestare per evitare di far rumore. Ammettiamo che le fasi stealth non ci hanno convinto pienamente risultando leggermente imprecise ma niente di grave.

Ci sono anche momenti in cui il nostro amico a quattro zampe ha bisogno di cibo ed eccoci quindi alla ricerca di mele o carote da offrirgli. E parlando del nostro co-protagonista scodinzolante, non possiamo non citare tutti gli elementi opzionali che lo riguardano. Dalla raccolta di cappelli di vario genere fino alle fasi “ludiche” dal lancio di oggetti da riporto al gioco del nascondino (che è praticamente un addestramento per le fasi stealth principali).

Koira, recensione (PlayStation 5)

Presenti anche dei momenti rilassanti alla Life is Strange dove, seduti su una panchina si guarda insieme il mondo che ci circonda, lasciandosi cullare da note musicali delicate. n altre occasioni, invece, saremo impegnati a osservare nuvole cercando le forme richieste dal nostro cagnolino. Sono tutti piccoli momenti che suggeriamo di vivere e che andranno a rendere più personale il nostro percorso nel mondo di Koira.

Da segnalare anche dei momenti quasi “action” che sono parte integrante della narrazione oltre che abbastanza semplici da attuare. Non mancano poi delle fasi più libere dove scivolare e scorrazzare a nostro piacimento e per gli amanti dei pupazzi di nave, potrai fare anche quelli. Oltre a tirare palle di neve in giro. I collezionisti di trofei/obiettivi avranno intuito che queste attività sono legate all’ottenimento del platino… ebbene, Koira non ha un trofeo di platino ma ottenere il 100% è sempre una bella soddisfazione.

Koira, recensione (PlayStation 5)

Grafica e sonoro

Graficamente parlando, Koira non brilla per varietà e per dettaglio eppure ha stile e riesce a restituire un mondo magico e coinvolgente che abbiamo apprezzato. L’alone pastelloso contribuisce a dare identità a un titolo che con poco riesce a emozionare. Le animazioni sono ben fatte, sopratutto quelle del cagnolino, e il tutto suona dolce e delicato. 

Peccato per alcuni bug e un paio di crash legati principalmente proprio alla figura dell’amico a quattro zampe che, in diverse occasioni, è letteralmente scomparso dallo schermo, lasciando il protagonista a fare animazioni a vuoto (sì, abbiamo accarezzato l’aria). Nulla che non si possa aggiustare con una patch. Per quanto riguarda il sonoro, questi è parte integrante e pulsante del titolo. Come anticipato, la musica sostituisce la parola e lo fa in modo coerente ed efficace. Infine, il titolo presenta i sottotitoli in lingua italiana per quanto riguarda la semplice interfaccia.

Scopri tutto su Koira
Koira
7.4
Grafica 7.5
Sonoro 8
Longevità 7
Gameplay 7
Aspetti positivi Una fiaba magica ed emozionante Abbiamo amato il cagnolino e tutto ciò che lo riguarda Stile grafico azzeccato La musica al posto della parola parola
Aspetti negativi Qualche inciampo tecnico Livello di sfida basso Non dura molto
Considerazioni finali
Koira è una fiaba dolce ed emozionante in grado di catturare e coinvolgere fino alla fine. Tra attività opzionali e puzzle ambientali di vario genere, è difficile restare impassibili con quanto avviene su schermo, soprattutto se si è amanti degli animali. Nonostante qualche inciampo tecnico, abbiamo apprezzato lo stile grafico adottato così come la scelta di dare alla musica il ruolo principale per comunicare. Un titolo non per tutti ma che suggeriamo di provare, potrebbe sorprenderti.

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