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Keeper’s Toll, recensione (PlayStation 5)

Ondate e ondate di nemici da affrontare

Pasquale Aversano 7 ore fa Commenta! 7
 
6.4
Keeper's Toll

Sviluppato e pubblicato da Stingbot Games in sinergia con Eastasiasoft e Doyoyo Games, Keeper’s Toll è un action RPG in 2D con visuale isometrica identificabile nella categoria dei roguelite ad ondate e con combat system automatico. Noi abbiamo affrontato innumerevoli nemici e fatto letteralmente immense stragi di pixel su PlayStation 5 e questa è la nostra recensione. Pronto a un’avventura senza esclusione di colpi?

Contenuti
Keeper’s Toll e le ondate infinite di avversari da falciareCome si trionfa con stile Grafica e sonoro

Keeper’s Toll e le ondate infinite di avversari da falciare

Keeper’s Toll non punta a raccontare una storia, tutt’altro, anche l’orpello narrativo che funge da corollario nonché spinta motivante a gettarci in azione, è decisamente fumosa, poco originale e per niente elaborata. In breve, ci tocca scegliere uno degli eroi a disposizione, scendere in campo e far stragi di tutto ciò che ci verrà incontro. Sì, ci sono dei personaggi non giocanti con cui azzardare dei fugaci dialoghi ma non c’è una costruzione reale di una qualche forma di lore.

Tutto in Keeper’s Toll è mirato esclusivamente ed essenzialmente al gameplay e non agevola il fatto che a nostra disposizione ci siano solo quattro aree di gioco. Sia chiaro, sono solo quattro e questo rende l’esperienza innegabilmente “breve” e circoscritta in termini di varietà di location effettiva ma la longevità in sé del gioco è discretamente alta e generosa visto che saremo spinti a percorrere più volte le stesse aree di gioco, senza contare la natura roguelite del gioco stesso.

A ciò, si aggiunge anche uno dei punti di forza del titolo: gli eroi selezionabili. Questi sono sei e nel dettaglio, abbiamo il Monaco d’Ombra, il divertente e pirotecnico Piromante, la Vergine di Sangue, il meno ispirato Ranger, il colossale Bogatyr e infine il Necromante. Noi abbiamo preferito quest’ultimo grazie a una serie di abilità che ci hanno permesso di vivere l’esperienza in modo originale e divertente oltre che circondati da diversi upgrade di tutto rispetto e che andremo a breve ad approfondire nel dettaglio.

Keeper's Toll, recensione (PlayStation 5)

Come si trionfa con stile 

Keeper’s Toll è un action RPG roguelite in 2D con la possibilità, consigliatissima, di settare il combattimento in automatico. Questo perché il sistema di gioco è sin da subito immediato ma anche estremamente ripetitivo. Si tratta, essenzialmente, di sopravvivere il più a lungo possibile affrontando orde e orde di nemici sempre più numerosi e vari, oltre che coriacei. Il tutto, accumulando valuta in game da spendere dal mercante e, specialmente, le anime per salire di livello.

Ogni volta che si sale di livello, infatti, acquisiremo uno dei tre power up randomici proposti. Questi variano a seconda dell’eroe selezionato e garantiscono una discreta varietà offrendoci set abbastanza differenti e divertenti da organizzare. Come potrai immaginare, anche nel caso dell’attivazione e quindi dell’utilizzo delle abilità sbloccate, è tutto automatico e dettato da pause di tempo a ricarica ciclica che variano da abilità ad abilità.

Keeper's Toll, recensione (PlayStation 5)

Il nostro scopo ludico, quindi, è semplicemente muoversi, schivare i nemici e i loro colpi, scegliere che power up equipaggiare e inseguire eventuali indicatori a schermo. Questi sono l’unico punto guida in aree di gioco “infinite” e procedurali che non spiccano per originalità o dettaglio. Anche i nemici non brillano granché, salvo i boss fight. Dobbiamo però evidenziare che sono discretamente vari oltre che numerosissimi. Purtroppo, la maggior parte, è solo carne da macello in modo molto simile ai minion di un qualsivoglia musou.

Tornando agli “indicatori”, questi sono uno dei pochi elementi che provano a far distinguere Keeper’s Toll da un catalogo pieno di titoli simili. Si tratta di eventi temporanei o apparizioni di altari/mercanti con cui interagire. Potrai investire i soldi in armi o power up oppure sacrificare energia vitale per ottenere determinati vantaggi extra. Ci sono anche aree di sfida e maledizioni di vario genere. Queste ultime sono abbastanza ingegnose e vanno da frecce scagliate ai lati dello schermo a cerchi di luce da inseguire e non abbandonare mai.

Keeper's Toll, recensione (PlayStation 5)

In quanto roguelite, Keeper’s Toll porta la classica regola che al game over si perde tutto tranne un paio di cose. La prima riguarda dei particolari tomi che donano vantaggi specifici a qualsivoglia eroe, influenzando quindi ogni partita futura, a seconda delle nostre scelte d’investimento. La seconda, è legata esclusivamente al personaggio e alla sua esperienza acquisita, garantendo così al singolo eroe utilizzato, alcuni bonus extra come maggior danno, ecc.

Parlando degli eroi, abbiamo già apprezzato la buona variabilità offerta da questi che vanno dagli effetti distruttivi legati al fuoco e ai suoi danni di logoramento del Piromante al potere di evocazione e auto-resurrezione del Necromante, con cui puoi letteralmente dar forma a un tuo mini esercito tra scheletri e golem. Purtroppo, come detto, a una buona varietà di eroi, non si contrappone un’altrettanta variazione di situazioni che rendono quindi il titolo velocemente ripetitivo.

Keeper's Toll, recensione (PlayStation 5)

Grafica e sonoro

Graficamente parlando, Keeper’s Toll non è male e la pixel art scelta è interessante, rafforzata da un pizzico di nostalgia. Da elogiare sicuramente la mole di contenuti che riesce a sopportare su schermo con pochissimi rallentamenti di sorta. Peccato che le location risultino spoglie e prive di appeal, così come i nemici che non brillano di certo per originalità. Discorso diverso i boss, alcuni decisamente interessanti.

Tecnicamente, il titolo si difende bene ma va segnalato alcuni momenti di sbilanciamento. Nel dettaglio, capita di essere colpiti… senza sapere chi o cosa ci ha colpiti. Il caos domina, è innegabile e ci vuole un po’ di pazienza per domarlo. Inutile dire che per abbattere il livello di difficoltà, oltre a diverse run, basta studiare una build di power up efficace. Per il sonoro, questi si difende bene senza mai spiccare, svolgendo quindi il suo compito senza particolari pregi o difetti. Da segnalare, infine, la gradita presenza della lingua italiana.

Scopri tutto su Keeper's Toll
Keeper's Toll
6.4
Grafica 6.5
Sonoro 6
Longevità 6.5
Gameplay 6.5
Aspetti positivi Gameplay immediato e accessibile Buon livello di personalizzazione Eroi interessanti e divertenti da padroneggiare
Aspetti negativi Diventa presto ripetitivo Poche aree di gioco e anche anonime Abbastanza anonimo
Considerazioni finali
Keeper's Toll è un classico action RPG in pixel art 2D con combat system automatico che, a qualche idea interessante, contrappone un anonimato di location (numericamente anche scarse) e nemici. A ciò si aggiunge un gameplay che, seppur con una buona varietà e personalizzazione, tende velocemente a diventare ciclico e ripetitivo. Un peccato, considerando la buona personalizzazione dei sei eroi proposti, alcuni molto originali e divertenti da padroneggiare.

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