Jak and Dexter è stata sicuramente una delle saghe platform di maggior successo su PlayStation 2 non solo a livello di vendite, ma anche e soprattutto a livello qualitativo.
Poche altre serie o videogiochi affini usciti su PlayStation 2 hanno le carte in regola per fare concorrenza allo strampalato duo: gli unici che mi vengono in mente sono la saga di Ratchet & Clank (a cui, come Jak and Daxter, è stato dedicato uno spin-off interamente incentrato sull’aiutante) e Crash Twinsanity (a questo link trovi il mio compendio completo su tutta la serie).
Ma sei sicuro di ricordarti tutti i titoli della serie? Permettimi, da fan a fan, di rinfrescarti la memoria e, si spera, i ricordi nostalgici, partendo proprio dai primi 3 titoli della serie Jak and Daxter.
La trilogia originale
I primi 3 capitoli della saga, come successo già sia per Crash Bandicoot che, per esempio, per Spyro the Dragon, sono quelli più amati e ricordati, rappresentando anche il fulcro della storia completa. La narrazione avrebbe potuto benissimamente concludersi con il terzo capitolo, ma andiamo un passo per volta partendo dalla genesi della serie.
Jak and Daxter: The Precursor Legacy
Il primo videogioco della serie fu sviluppato dai maestri di Naughty Dog (evidenti in questo titolo le somiglianze con il loro precedente capolavoro: Crash Bandicoot) e rilasciato durante il 2001 in esclusiva per PlayStation 2.
La storia ha inizio con i due ragazzi Jak e Daxter (abitanti del villaggio di Sandover) che si introducono nella famigerata quanto pericolosa “Isola della Nebbia”, disubbidendo al capo villaggio: il Saggio Verde Samos.
All’interno dell’isola, i due ragazzi scoprono dei strani mostri (chiamati Lurker) mentre recuperano degli artefatti Precursor. Improvvisamente, i due vengono scoperti da un Lurker e vengono attaccati; nella colluttazione, Daxter finisce in una vasca di eco oscuro (una sostanza nero-violacea dagli effetti imprevedibili) e si trasforma in un essera a metà tra una lontra e una donnola.
Una volta tornati ed essere stati rimproverati da Samos, i due scoprono che l’unico modo per curare Daxter sia portarlo da Gol Acheron, l’unico saggio ad aver studiato l’eco oscuro a tal punto da conoscerne ogni segreto. Jak e Daxter partono quindi alla ricerca dell’anziano, aiutati dall’esperta in meccanica Keira, figlia di Samos.
Purtroppo, durante il viaggio, i due scopriranno che Gol e sua sorella Maia sono stati corrotti dall’eco oscuro e sono ora bramosi di potere. Il loro obbiettivo è l’apertura dei silos di eco oscuro, con il quale avrebbero potere illimitato; per fare ciò, rapiscono tutti i saggi dell’eco dell’isola. La battaglia finale tra il duo malvagio e Jak e Daxter si svolge proprio sopra uno dei silos; durante la battaglia, la combinazione dei vari tipo di eco (verde, blu, rosso e giallo) crea l’eco luminoso (creduto solo una leggenda fino ad allora).
Daxter molto altruisticamente sacrifica quindi la sua unica possibilità di tornare normale per permettere a Jak di utilizzare l’eco luminoso per sconfiggere Gol e Maia, che vengono spediti e rinchiusi all’interno di un silos di eco oscuro. Recuperando tutti i collezionabili si sblocca il vero finale: Jak e Daxter riescono ad aprire la porta del “Grande Tempio dei Precursor” e si meravigliano del suo interno che però rimane celato al giocatore e verrà rivelato solo all’inizio di Jak II: Renegade.
Questo divertentissimo platform ha un’ambientazione molto colorata quanto varia, spaziando da luoghi esotici fino a grotte e vulcani. Tendenzialmente l’obbiettivo principale dei vari scenari è la raccolta delle Batterie Precursor, che permettono sia di andare avanti nel gioco, sia lo sblocco del vero finale. Ció che contraddistingue il titolo da molti altri simili, è l’utilizzo dell’eco: sostanze di diversi colori (verde,blu,rosso e giallo) che hanno più funzioni a seconda del tipo che si recupera. Possono permetterti di recuperare vita, accellerare Jak o anche sparare palle di energia.
L’impronta (letteralmente) di Naughty Dog nel titolo è più che evidente: la rotazione o i salti, persino le ambientazioni ricordano fin troppo, come già accennato, la saga di Crash Bandicoot ed in particolare il primo capitolo della serie. Jak and Daxter: The Precursor Legacy tuttavia mantiene una propria identità videoludica evolvendosi poi, negli altri capitoli, da un platform puro, ad un platform che tocca temi più “maturi”.
Se vuoi approfondire ulteriormente i temi toccati o vuoi semplicemente conoscere la storia completa di Jak and Daxter: The Precursor Legacy, a questo link trovi un articolo molto più completo e corposo.
Jak II: Renegade
Nel 2003, sempre sviluppato da Naughty Dog, esce il secondo capitolo della saga, ossia Jak II: Renegade. Passiamo da un mondo colorato, ricco di vita e di natura ad una città tenebrosa, in cui si trattano argomenti come la guerra e la vendetta.
La storia prosegue dal finale di Jak and Daxter: The Precursor Legacy; dopo aver sconfitto Gol e Maia, Jak e la sua compagnia di amici (Daxter, Keira e Samos) aprono un varco da cui fuoriescono delle tenebrose creature; i nostri eroi si lanciano disperatamente all’interno del portale tramite un veicolo chiamato Rift Rider ma finiscono per essere separati al suo interno: Jak e Daxter finiscono quindi, in un futuro non specificato, a Haven City. Qui Jak viene rapito dalle guardie Kremizi e dal loro capitano Errol.
Jak è al centro di un progetto chiamato Guerriero Oscuro, in cui il Barone Praxis (capo della città) tenta di creare un nuovo tipo di guerriero (tramite iniezioni di eco oscuro) per sconfiggere delle creature ostili chiamate Teste di Metallo, che assediano continuamente la città. Passano ben 2 anni prima che Daxter riesca a liberarlo dalla sua schiavitù.
Una volta evaso, Jak salva l’anziano Kor e un bambino da un assalto di guardie Kremizi e, successivamente, entra a far parte di un gruppo di partigiani capitanato da un personaggio chiamato Torn e da una versione più giovane di Samos che mira a fermare la dittatura di Praxis e a rimettere sul trono il bambino salvato precedentemente, ultimo erede della casata di Mar.
Jak scopre che il Barone Praxis è in combutta con le Teste di Metallo: loro attaccano costantemente la città in cambio di barili di eco oscuro, in modo tale che il Barone possa giustificare la propria leadership. Ma il vero obbiettivo del tiranno è trovare la Tomba di Mar e ottenere il Cuore di Mar, una pietra che possiede degli incredibili poteri.
Dopo alcune vicende, il Barone riesce ad impossessarsi del Cuore di Mar, ma ecco il colpo di scena: l’anziano Kor si scopre essere in realtà il mostruoso capo delle Teste di Metallo (già apparso anche a inizio gioco durante l’apertura del varco temporale), uccide Praxis e rapisce il bambino.
Jak entra così in possesso del Cuore di Mar e, dopo aver sconfitto Kor nel proprio “nido”, rimanda indietro nel tempo, tramite un altro varco temporale, la versione giovane di Samos e il bambino: egli infatti non è altro che Jak stesso, che dovrà crescere e salvare Haven City in un loop apparentemente infinito.
Le ambientazioni come già accennato sono tetre, oscure ed è un gioco completamente diverso da Jak and Daxter: The Precursor Legacy. I temi affrontati sono molto più maturi: Jak stesso è mosso dal risentimento e dal desiderio di vendetta, gode nell’uccidere i suoi avversari, se ne rallegra. Le iniezioni di eco oscuro, inoltre, gli hanno permesso di potersi trasformare in Dark Jak, il suo io più oscuro e crudele, dotato di incredibili poteri distruttivi.
Se il primo capitolo sapeva di Crash Bandicoot, il secondo sa molto di Grand Theft Auto. Sono state introdotte le armi da fuoco: la Morph Gun di Jak, dopo aver sbloccato i 4 potenziamenti presenti nei titolo, permette di utilizzare altrettanti diversi tipi di armi distruttive. Non hai voglia dì spostarti a piedi per Haven City? Basta rubare un mezzo di trasporto ad un cittadino. Vuoi rilassarti tra una missione e l’altra uccidendo i poveri passanti che ti si parano davanti? Puoi. Da Jak a Carl Johnson il passo è brevissimo.
Jak 3
Il terzo ed ultimo capitolo della trilogia è il mio preferito in assoluto. È stato rilasciato durante il 2004 e, nonostante non introduca grosse novità dal punto di vista delle meccaniche di gioco, è sicuramente il capitolo più completo del franchise.
All’inizio del gioco, Jak viene spedito in esilio nel deserto dal Gran Consiglio di Haven City capitanato dal perfido Veger. La città è divisa in un’enorme guerra civile in cui si danno battaglia il Fronte di Liberazione comandato da Torn, le Teste di Metallo sopravvissute alla caduta del loro capo e le guardie Kremizi. Jak, svenuto nel deserto, viene recuperato dai predoni del deserto e portato a Spargus City.
Jak insieme al fidato Daxter, deve superare una prova di forza contro altri predoni del deserto. La supera egregiamente trasformandosi in Dark Jak e, nonostante ciò, viene accolto benevolmente dalla comunità cappeggiata da re Damas. A Spargus City, il duo incontra il monaco Seem che li avvisa del fatto che in cielo è apparsa la Stella del Giorno; questa non sarebbe altro che la nave spaziale dei Creatori Oscuri, entità interessate alla conquista del pianeta.
Jak si presenta quindi al Tempio Precursor, dove ottiene i poteri dell’eco luminoso e la trasformazione in Light Jak. Tuttavia non c’è tempo di festeggiare in quanto Jak deve assolutamente tornare ad Haven City per poter aiutare il Fronte di Liberazione che intanto sta perdendo la guerra; qui si scopre che Errol è ora a capo delle guardie Kremizi. Il malefico nuovo comandante oltretutto si è alleato con le Teste di Metallo e con i Creatori Oscuri per poter conquistare il pianeta.
I Precursor rivelano a Jak che esiste un sistema di difesa planetario per poter distruggere la nave dei Creatori Oscuri, ma l’entrata è sotto controllo nemico; grazie a re Damas, il duo riesce ad entrare nel sistema di difesa, ma a caro prezzo: Damas viene ferito e, in punto di morte, consegna un ciondolo a Jak e gli chiede di trovare il figlio. Questo ciondolo è lo stesso che possedeva il bambino in Jak II: Renegade, il protagonista capisce quindi di essere lui stesso il figlio del re di Spargus City.
Una volta nel macchinario, Jak riesce a sconfiggere Veger, Errol e i Creatori Oscuri (anche grazie all’aiuto dei Precursor). Finita la battaglia, i Precursor (che si scopre abbiano le stesse sembianze da donnola di Daxter) offrono a Jak la possibilità di viaggiare tra le galassie con loro, ma il protagonista rifiuta per poter stare al fianco del suo inseparabile amico.
La novità principale di Jak 3 è l’ampliamento della mappa che non si limita più alla sola Haven City, ma comprende ora anche il deserto attorno. Anche l’armamentario è stato ben ampliato, grazie all’introduzione di potenziamenti ulteriori per la Morph Gun e dei mezzi corazzati utilizzabili nel deserto. Sarà poi utilizzabile anche Light Jak, che potrà usufruire di tantissimi nuovi poteri, tra cui il volo.
Questa trilogia è stata rimasterizzata su PlayStation 3 grazie alla linea Classics HD, e, successivamente, anche su PlayStation 4 sia in formato fisico che in un comodo pacchetto digitale a basso prezzo.
Questi giochi mi hanno segnato. È la storia più bella mai raccontata e sono contento che il terzo capitolo sia un finale aperto, così ognuno puo immaginarsi come continua la loro storia piuttosto che un quarto capitolo scadente. Io vi amo Jak e Daxter, grazie per quello che avete fatto per me.