Sony ha finalmente parlato del futuro di PlayStation. In un video pubblicato sul canale ufficiale, l’azienda ha confermato di essere già al lavoro sulla prossima generazione insieme ad AMD.
Il progetto ha un nome in codice: Ametista. Ed è molto più di un semplice upgrade tecnico.
PS6 in arrivo tra il 2027 e il 2028
Mark Cerny, architetto principale di PS5, ha spiegato che il nuovo hardware nascerà per garantire un ciclo vitale più lungo e prestazioni molto più efficienti.
Secondo le stime attuali, PS6 arriverà tra il 2027 e il 2028, seguendo il classico ritmo di sette anni tra una generazione e l’altra.
La finestra è confermata anche da documenti legali legati all’accordo tra Microsoft e Sony per la serie Call of Duty, che garantisce supporto fino alla prossima console.
Project Amethyst: il cuore della nuova PlayStation

Il Progetto Ametista è la chiave del futuro PlayStation. È una collaborazione diretta tra Sony e AMD per creare un sistema grafico basato sull’intelligenza artificiale, capace di migliorare le immagini in tempo reale.
La tecnologia si basa sul PSSR (PlayStation Spectral Super Resolution), una versione evoluta dell’attuale FSR 4 di AMD, adattata esclusivamente alle console Sony.
In parole semplici, permetterà di ottenere un livello di dettaglio più alto, una resa visiva più stabile e tempi di caricamento più rapidi. Tutto questo con un consumo energetico inferiore.
Cosa ha rivelato Sony nel video ufficiale
Nel video, Mark Cerny e Jack Huynh (AMD) hanno mostrato i primi risultati del progetto. Le simulazioni, eseguite su prototipi interni, dimostrano come l’uso del machine learning possa migliorare il ray tracing e il path tracing senza penalizzare il frame rate.
“Abbiamo raggiunto una qualità grafica che non sembrava possibile su una console”, ha dichiarato Cerny. “E siamo solo all’inizio”.
Un messaggio che lascia intuire quanto la PS6 sarà più di un semplice salto generazionale.
PS5 Pro come banco di prova

Sony utilizzerà PS5 Pro come piattaforma di test per la nuova tecnologia PSSR.
Il modello mid-gen in arrivo servirà a raccogliere dati sul comportamento dell’upscaling in scenari reali, per poi perfezionarlo in vista di PS6.
È lo stesso approccio già usato con PS4 Pro, ma questa volta l’obiettivo è più ambizioso: costruire una base software che possa durare per anni.
Architettura e potenza
Secondo le prime indiscrezioni, PS6 utilizzerà un processore Zen 6 e una GPU RDNA 5 sviluppati appositamente da AMD.
La memoria GDDR7 e il nuovo controller di input ridurranno la latenza e garantiranno un’esperienza più reattiva.
Oltre alla potenza, Sony punterà su efficienza e scalabilità, due elementi essenziali per una console che dovrà resistere nel tempo e integrarsi con il cloud gaming.
Un passo verso l’intelligenza artificiale
PS6 sarà la prima console Sony a sfruttare l’intelligenza artificiale non solo per la grafica, ma anche per il gameplay.
Secondo Cerny, i sistemi AI potranno adattare il comportamento dei personaggi, gestire la fisica e reagire in tempo reale alle azioni del giocatore.
È una visione che fonde potenza e creatività, aprendo la strada a esperienze più fluide e naturali.
Il futuro secondo Sony
Il messaggio è chiaro: PS6 rappresenterà l’inizio di una nuova era per PlayStation.
Sony vuole una console più efficiente, sostenibile e pronta a evolversi insieme al software.
Il design finale non è ancora stato mostrato, ma la direzione è tracciata: meno limiti hardware, più intelligenza e più continuità tra generazioni.
E se tutto andrà come previsto, il 2028 segnerà l’arrivo della PlayStation più avanzata di sempre.
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