Sviluppato e pubblicato da President Studio in sinergia con PlayWay, I am Your President è un simulatore satirico che ci mette nei panni del nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America. Esatto, potenzialmente ci pone nei panni dell’attuale Presidente Donald Trump dandoci ipotetici poteri e ammollandoci una serie variegata di compiti da gestire. Dopo aver recensito la versione per Xbox Series (qui puoi recuperare la nostra analisi) ci siamo candidati per un nuovo mandato su PlayStation 5 e questa è la nostra nuova recensione!
I am Your President e il difficile ruolo di governare un paese
I am Your President non si prende mai troppo sul serio, si tratta essenzialmente di un’opera satirica e che non risparmia frecciatine grazie a un’ironia pungente e a tratti sfacciata. Parliamo di un titolo che prende sotto mira l’economia, la politica (di qualsivoglia orientamento), religione e anche le società stesse con i propri limiti, paure e anche paranoie. Non per niente, l’opera spicca essenzialmente per le decisioni che dovremo andare a prendere lungo l’arco del nostro mandato presidenziale.
Ma partiamo dal principio, l’incipit ci vede vittoriosi, siamo il nuovo Presidente degli USA. Come prima cosa, tocca dar forma al nostro carattere e fornire le linee base del nostro programma politico oltre che ai progetti per il nostro paese che possono anche coinvolgere i viaggi su Marte. E come si fa a dar forma al nostro avatar virtuale? Semplice: rispondendo a domande su domande e navigando in una marea sempre più vasta di menù e interfacce di vario genere.

Tutto in I am Your President progredisce attraverso una sorta di avventura testuale fatta di documenti da leggere, interviste a cui rispondere, pareri da affrontare e, soprattutto, decisioni da prendere. Ogni azione avrà una reazione e contribuirà a dar forma alla nostra immagine di uomo e di politico. La costruzione caratteriale e del progetto politico è graduale, non sempre costante ma funzionale e si ha una vera e propria sensazione di poter creare il “proprio Presidente”.
Inutile dire che il meglio di sé il titolo lo da quando si va sugli “estremi” quando ci si spinge sul surreale e il grottesco per vedere come il popolo reagirà alla nostra “follia”. Ma I am Your President dona anche spazio per essere un buon Presidente scontrandoci però con gli inevitabili problemi, economici e geopolitici. I temi in ballo sono molti e alcuni decisamente attuali come l’immigrazione, il lavoro, il razzismo, il terrorismo e tanto tanto altro. Nonostante temi decisamente seri, il range di risposte sono comunque limitate e spesso è facile prevedere la risposta dei media o dell’interlocutore di turno.

Le mie decisioni cambieranno il paese
I am Your President racconta una storia che si plasma sulle tue decisioni e questo perché si tratta di un simulatore di politica satirico ibridato a un sistema gestionale di risorse abbastanza semplice e poco approfondito. L’elemento principale saranno sempre le risposte e quindi le attività prettamente testuali e che quindi, andranno a condizionare anche le risorse, la loro quantità e il loro utilizzo.
A ciò si uniscono una serie di schemi ad albero ramificato legato a ricerche e abilità da tenere d’occhio oltre a una serie di attività parallele come la gestione della comunicazione (alcune situazioni sono davvero divertenti grazie anche alle tipologie di risposte che potremo dare) che mirano a potenziare la nostra immedesimazione surreale nei panni del Presidente USA. Tutto ciò funziona? Non sempre. L’impatto iniziale è sicuramente divertente e quasi galvanizzante ma presto il titolo mostra i suoi limiti da binari comportamentali abbastanza evidenti a situazioni cicliche che spezzano la longevità minando eventuali seconde run.

Anche la satira inizia presagendo chissà quale coraggio per poi nascondersi e impoverirsi lentamente, non riuscendo mai a emergere con sana cattiveria e determinazione e limitandosi a regalarci qualche sporadico, seppur efficace, sorriso. Quindi la libertà decisione e comportamentale che sono il cardine di I am Your President vanno a prestare il fianco a scelte limitate nonostante una buona varietà di situazioni da affrontare.
Scelte che comunque, progredendo nell’avventura, o meglio, nel nostro mandato presidenziale, diventano ben presto “sfiaccanti“. Mancando qualsivoglia tipologia di azione e avendo un sistema gestionale abbastanza rudimentale, dopo un inizio galvanizzante, il resto dell’esperienza rischia di appesantirsi fino a sfociare nella noia (salvo alcuni guizzi prevalentemente ironici).

Grafica e sonoro
Graficamente parlando, I am Your President ha qualche trovata interessante come l’utilizzo di cartonati con foto “reali” dei nostri visitatori. Nonostante ciò, salvo alcune immagini realizzate con discutibile IA, abbiamo trovato il quantitativo grafico un po’ limitato. Le aree di gioco sono poche e ci ritroveremo più a leggere documenti ben riprodotti ma fondamentalmente identici che a girovagare per aree ben dettagliate.
Le interfacce di gioco sono diverse e abbastanza accattivanti mentre il sonoro è sufficiente, riuscendo a difendersi dal pericolo di risultare ridondante e fastidioso ma senza riuscire a offrire qualcosa di identitario e/o memorabile. Da segnalare, invece, la totale assenza della lingua italiana (mancano anche i sottotitoli). Tale assenza è un ostacolo non di poco conto considerando l’elevata mole di testo da leggere e l’importanza ludica che esso ha nel gioco.