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Hordes of Hunger, anteprima accesso anticipato (Steam)

Taglia, pesta, affetta, smembra e ripeti. Ma con stile

Alessandro Rulli 6 ore fa Commenta! 8
 
Hordes of Hunger
Hordes of Hunger

Hordes of Hunger è un action roguelite sviluppato da Hyperstrange e pubblicato da Kwalee, disponibile in accesso anticipato su Steam dal 6 maggio 2025. Il gioco fonde elementi di hack and slash con meccaniche roguelite, offrendo un’esperienza intensa e coinvolgente. In un mondo oscuro e medievale, Hordes of Hunger ti mette nei panni di Mirah, una giovane guerriera determinata a liberare la sua terra dalla maledizione della Bestia e delle sue orde fameliche. Il gioco si distingue per la sua atmosfera cupa e per un sistema di progressione che premia la perseveranza e l’adattabilità.

Contenuti
Il gameplay di Hordes of HungerSistema di combattimentoPotenziamenti e crescitaMappe e nemiciBilanciamento e accessibilità
Hordes of Hunger

La narrazione di Hordes of Hunger si sviluppa attraverso le imprese di Mirah, che affronta nemici corrotti dalla maledizione in un mondo devastato. Il padre di Mirah, custode del Sanctum, un albero che collega il mondo dei vivi e dei morti, gioca un ruolo cruciale nel riportarla indietro dopo ogni missione . L’ambientazione è caratterizzata da villaggi in rovina e paesaggi desolati, che contribuiscono a creare un’atmosfera opprimente e coinvolgente.

Il gameplay di Hordes of Hunger

Il cuore pulsante di Hordes of Hunger è senza dubbio il suo gameplay, che riesce a fondere abilmente l’immediatezza di un hack and slash con la profondità strategica di un roguelite. Il risultato è un’esperienza intensa, veloce e brutale, dove ogni scontro è una danza di sopravvivenza contro orde sempre più aggressive.

Il loop di gioco si basa su run suddivise in segmenti o “ondate”, ciascuna delle quali ti catapulta in un’arena infestata da creature spietate. Queste ondate funzionano come micro-battaglie a tempo limitato: devi sconfiggere tutti i nemici, raccogliere risorse, evitare trappole ambientali e prepararti al prossimo scontro, che sarà sempre più difficile. A fine ondata puoi scegliere: rischiare e proseguire per potenziali ricompense maggiori, oppure ritirarti nel Sanctum per salvare i progressi e acquistare upgrade permanenti.

Questo sistema introduce un’interessante tensione strategica: più vai avanti, più risorse ottieni, ma il rischio di perdere tutto aumenta. La tentazione è costante, e sta a te capire quando smettere, dosando rischio e ricompensa.

Sistema di combattimento

Il sistema di combattimento di Hordes of Hunger è dinamico e viscerale. Mirah, la protagonista, si muove agilmente per l’arena, può schivare, parare e attaccare con una varietà di armi da mischia. Dalle spade pesanti alle armi a doppia lama, ogni tipo ha le sue caratteristiche: danno, velocità, gittata, e persino effetti secondari come stordimento o sanguinamento.

Il feedback dei colpi è soddisfacente, con animazioni fluide e un buon sistema di impatto, anche se, come segnalato da alcuni utenti, a volte l’hitbox risulta un po’ imprecisa, specie con nemici più piccoli o molto mobili. I nemici, peraltro, non sono semplici bersagli immobili: si muovono, ti accerchiano, si potenziano e in alcuni casi collaborano tra loro. Questo rende ogni ondata leggermente diversa e spinge a cambiare approccio di volta in volta.

Le arene, pur seguendo un design piuttosto compatto, presentano elementi ambientali interessanti: barili esplosivi, trappole, passaggi stretti, ostacoli da sfruttare per spezzare la linea nemica. Questo ti costringe a non giocare solo in base alla forza bruta, ma anche a posizionarti bene e sfruttare l’ambiente.

Hordes of Hunger

Potenziamenti e crescita

L’altro pilastro del gameplay in Hordes of Hunger è il sistema di progressione, che offre due percorsi distinti: i potenziamenti temporanei e quelli permanenti.

Durante ogni run puoi raccogliere “frammenti” che permettono di scegliere tra tre bonus casuali alla fine di ogni ondata: potenziamenti alle armi, bonus passivi (più velocità, più danno, più critici), o abilità speciali (come un fendente ad area o una schivata potenziata). Questi miglioramenti restano attivi solo per la durata della run, e creano combinazioni sempre nuove, quasi in stile build crafting.

La varietà è notevole: in base alle scelte, puoi trasformare Mirah in una macchina da guerra veloce e letale o in un tank lento ma indistruttibile. Questo rende ogni run leggermente diversa e favorisce la sperimentazione. Tuttavia, una delle critiche più ricorrenti è che alcune combinazioni diventano rapidamente troppo potenti, riducendo il senso di sfida e sbilanciando l’equilibrio del gioco – un elemento che, in un roguelite, andrà calibrato meglio nei futuri aggiornamenti.

In Hordes of Hunger, i potenziamenti permanenti, invece, si sbloccano spendendo le risorse raccolte nel Sanctum. Qui potrai migliorare le statistiche di base di Mirah, sbloccare nuove armi, abilità passive e migliorare l’albero della vita (un sistema che funge da hub centrale tra una run e l’altra). Questo aspetto aiuta a rendere le morti meno frustranti, poiché ogni run contribuisce alla progressione complessiva, anche se fallisci.

Mappe e nemici

Anche se la natura arena-based limita la libertà di esplorazione vera e propria, alcune mappe includono percorsi alternativi o elementi nascosti da scoprire tra un’ondata e l’altra. A volte potrai trovare reliquie che sbloccano potenziamenti unici o frammenti narrativi che espandono il mondo di gioco. Non si tratta quindi di un’esplorazione libera in stile open-world, ma piuttosto di un’esplorazione “funzionale” e contenuta, integrata nel ritmo serrato delle battaglie.

La varietà dei nemici è un altro punto di forza. All’inizio ti troverai a combattere contro semplici zombi o soldati corrotti, ma avanzando appariranno creature sempre più complesse: mutanti, bestie demoniache, evocatori oscuri, fino ad arrivare ai miniboss. Ognuno ha un pattern unico e un comportamento specifico, e spesso sarai costretto a cambiare approccio in corsa per sopravvivere.

C’è anche una componente metagame: imparare a riconoscere le minacce, gestire le priorità, capire quando ritirarsi, fa parte del divertimento. Il ritmo di apprendimento è ben dosato, e i nemici, pur non essendo incredibilmente intelligenti, compensano con la quantità e la varietà.

Hordes of Hunger

Bilanciamento e accessibilità

Per quanto il gameplay di Hordes of Hunger sia solido e gratificante, emergono alcune criticità legate al bilanciamento. Come già accennato, alcune build risultano sbilanciate, e quando riesci a potenziare Mirah oltre una certa soglia, anche le ondate più complesse iniziano a perdere mordente. Inoltre, l’assenza di un sistema di scaling dinamico rende le prime fasi delle run un po’ ripetitive dopo diverse ore di gioco.

D’altra parte, gli sviluppatori sembrano aver pensato all’accessibilità: è possibile personalizzare la difficoltà, disattivare alcuni effetti visivi troppo intensi e rimappare i controlli. Inoltre, il gioco guida il giocatore gradualmente nel comprendere le sue meccaniche, senza abbandonarlo a tutorial lunghi o invasivi.

Dal punto di vista tecnico, Hordes of Hunger presenta una grafica 3D che, sebbene efficace nel creare l’atmosfera desiderata, mostra alcune imperfezioni. Alcuni utenti hanno riscontrato problemi di risoluzione e collisioni, con personaggi e oggetti che talvolta attraversano le pareti, compromettendo l’esperienza di gioco. La colonna sonora, composta da brani oscuri e meditativi, si integra perfettamente con l’ambientazione, mentre il doppiaggio, sebbene di buona qualità, soffre di ripetitività nelle battute, che può risultare fastidiosa durante sessioni di gioco prolungate.

Scopri tutto su Hordes of Hunger
Hordes of Hunger
Hordes of Hunger
Aspetti positivi Combattimento frenetico e soddisfacente Progressione ben pensata e gratificante Atmosfera oscura ben riuscita
Aspetti negativi Bilanciamento da rivedere in late game Problemi tecnici e bug occasionali

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