Il famosissimo creatore di videogiochi Hideo Kojima, diventato famoso grazie alla serie di Metal Gear Solid, resta uno degli artisti con la visone più innovativa nel mondo dei videogiochi. Le sue idee sul modo di modificare il gameplay dei giochi sono state a tratti considerate folli o geniali. Mentre Death Stranding 2: On the Beach è ancora nel pieno della lavorazione, Kojima ha voluto discutere alcune delle sue idee di gioco.

Le idee di gioco basate su concetti di vita
Recentemente Hideo Kojima ha pubblicato un episodio del suo podcast dove ha offerto agli ascoltatori uno spaccato del suo modo di pensare riguardo alla materia del game design. Una delle idee di Kojima riguardava lo scorrere del tempo come meccanica di gioco, “inizia con la nascita del giocatore, un bambino che poi, gradualmente, diventa adulto. Nel gioco si affrontano diversi nemici. Come nell’esempio precedente – si riferisce al personaggio The End di Metal Gear Solid 3 – continuando a giocare, si diventa un uomo di 70 o 80 anni. Tuttavia, a questa età si diventa più deboli e la vista peggiora. Da adolescenti si corre più velocemente, ma quando si raggiungono i 60 anni si rallenta un po’” ha condiviso Kojima.
Kojima poi spiega che anche se il personaggio può essere in condizioni fisiche migliori da giovane, avrà più conoscenze ed esperienza man mano che invecchia. Kojima pensa però che forse nessuno comprerebbe questo tipo di gioco, nonostante le persone nel suo podcast abbiano giustamente espresso interesse.

Il tempo che passa come elemento di gameplay
Un altro interessante concetto sviluppato da Kojima riguardo il concetto di invecchiare e maturare simile a quello del vino o del formaggio. Ciò richiederà al giocatore di continuare a giocare costantemente per un lungo periodo di tempo.
Questa ultima idea è forse quella più interessante e riguarda un “gioco dell’oblio” in cui il giocatore deve “giocare velocemente“. Il concetto fondamentale è che il personaggio principale dimentica gradualmente le informazioni e le abilità importanti se il giocatore si prende una pausa troppo lunga dal gioco. Un esempio pratico può essere: se non si gioca ogni giorno, il personaggio principale dimenticherà gradualmente cose come sparare con la pistola o persino qual è il suo lavoro. Questo si accumulerebbe fino a lasciare il giocatore senza potersi più muovere. “I giocatori dovrebbero prendersi una settimana di ferie dal lavoro o dalla scuola per giocare” ha scherzato Kojima.

Il futuro di Kojima
Anche se al momento tutte questo sono solo idee esposte in un podcast, bisogna ammettere che queste dinamiche presentate da Hideo Kojima sono davvero interessanti. I concetti di gamplay sembrano davvero qualcosa di innovativo in un mondo dove spesso le dinamiche affermate rimangono ancorate alla vecchia scuola. Prima di tutto questo però Kojima deve pubblicare Death Stranding 2, prima di dedicarsi a nuovi giochi il creatore più innovativo di tutti i tempi deve aggiustare e limare tutte quelle cose che ancora non funzionano a dovere nel nuovo gioco.
Considerando però che Kojima ha già dichiarato di voler affidare il prossimo Death Stranding a qualcun altro, forse avrà il tempo di dedicarsi ad alcuni di quei giochi. Certo, ci vorrà ancora del tempo prima che alcune di queste idee vedano la luce ma magari nei prossimi giochi vedremo alcuni di questi concetti.
Riguardo invece Death Stranding 2: On the Beach, l’uscita è prevista per il 26 giugno 2025 per PlayStation 5 e il gioco verrà tradotto in diverse lingue tra cui l’italiano.