La democrazia ha fatto centro, o meglio ha colpito in pieno cuore il panorama videoludico, perché Helldivers 2 su PlayStation 5 (dove puoi trovare la nostra recensione dedicata) ha generato un clamore tanto inatteso quanto dirompente, un fenomeno che ha scosso il mercato dei videogiochi live service, e che pochi avrebbero mai potuto immaginare quando il titolo era stato annunciato senza lasciare particolari impressioni, quasi accolto con indifferenza.
Eppure Helldivers 2 sviluppato da Arrowhead, grazie a una combinazione di elementi apparentemente semplici ma straordinariamente efficaci, è riuscito a imporsi come uno dei titoli più giocati, diventando per molti versi l’unico live service di Sony a potersi definire davvero un successo, soprattutto se si considera quanto l’azienda giapponese negli ultimi anni abbia investito risorse, strategie e progetti in questo modello di business, spesso fallimentare per chi non riesce a mantenere un’offerta costante di contenuti.
Dopo i tracolli fragorosi di titoli come Concord e le cancellazioni di diversi progetti simili, la scommessa di Sony sembrava del tutto compromessa, eppure Helldivers 2 ha saputo ribaltare lo scenario, trasformandosi in un simbolo vincente, un gioiello raro che oggi rappresenta quasi un unicum nel catalogo dell’azienda.
La scelta di portare il gioco anche su Xbox, nonostante non sia un first party in senso stretto, è un segnale chiaro e potente: Sony, che storicamente è sempre stata molto restia a pubblicare i propri videogiochi su piattaforme concorrenti, sta cambiando approccio, dopo aver compiuto già i primi passi con le versioni PC dei suoi titoli più iconici. Ora, approdando direttamente sulla console rivale, la casa giapponese dimostra di essere consapevole di quanto il mercato sia in continua trasformazione, e che la rigidità di un tempo non sia più sostenibile.

Helldivers 2 – La democrazia arriva su Xbox
La trama del gioco non è certo il fulcro, ma la sua satira, volutamente grottesca, richiama con ironia il film cult Starship Troopers: qui i giocatori sono chiamati a difendere la Super Terra dalla minaccia dei Termidi, insetti giganteschi e spietati, oltre che da robot assassini e altri nemici introdotti progressivamente all’uscita del gioco avvenuta più di un anno fa. Nei panni degli Helldivers, il compito è quello di sterminare le minacce e piantare la bandiera della democrazia, dimostrando con azioni brutali e spettacolari che il potere appartiene a chi sa impugnarlo.
Helldivers 2 inizia con un tutorial che introduce le basi del gameplay e la creazione del personaggio, con una personalizzazione piuttosto semplice ma funzionale. Subito dopo il giocatore ottiene accesso all’incrociatore, la base principale dove è possibile modificare il proprio soldato con armature ed elmi che influenzano parametri come velocità e resistenza, oltre a sbloccare nuove armi e abilità tramite una valuta che si guadagna giocando.
All’interno della nave, che può anche essere rinominata per renderla unica, è possibile consultare la mappa galattica e scegliere i pianeti da liberare. Ogni pianeta presenta una percentuale di presenza nemica che tutti i giocatori, a livello globale, devono contribuire ad abbattere, generando un senso di comunità sorprendente, semplice ma incredibilmente efficace.

Una volta scelto il pianeta, le missioni sono varie in Helldivers 2: difendere avamposti dall’assalto di ondate nemiche, distruggere i nidi dei Termidi, attivare obiettivi strategici o resistere fino allo scadere del tempo. Certo, il fulcro rimane sempre lo stesso, sterminare le minacce con ogni mezzo possibile, ma la varietà degli obiettivi secondari, le mappe ricche di eventi casuali e i collezionabili – chiamati Campioni – che potenziano la nave e sbloccano abilità passive, rendono l’esperienza dinamica e mai monotona.
Fondamentale è la cooperazione: sebbene sia possibile giocare in solitaria, Helldivers 2 mostra il meglio di sé in gruppo, quando la strategia, la comunicazione e il coordinamento diventano indispensabili per portare a termine le missioni. In questo contesto si inseriscono gli Stratagemmi, veri e propri supporti orbitali che vanno richiamati tramite combinazioni di tasti sul D-PAD, spesso in piena battaglia, e che includono torrette automatiche, bombardamenti aerei, scudi difensivi e armi laser devastanti.
L’uso corretto degli Stratagemmi è cruciale, soprattutto perché hanno tempi di ricarica o utilizzi limitati, e una scelta sbagliata può portare non solo al fallimento della missione ma anche a colpire i propri compagni di squadra, dato che il fuoco amico è sempre attivo. Questa caratteristica, per quanto possa sembrare punitiva, genera spesso momenti comici e spettacolari che amplificano l’immersione.
Il sistema di ferite e resistenza aggiunge un ulteriore livello di profondità: essere colpiti a un braccio limita la capacità di sparare, mentre una ferita alle gambe riduce la velocità di corsa, che è già influenzata dalla stamina e può essere ripristinata solo con oggetti curativi o rifornimenti orbitali. Le armi personali di Helldivers 2 spaziano da fucili d’assalto a mitragliatrici, shotgun e lanciarazzi, un arsenale discreto ma che avrebbe meritato maggiore varietà soprattutto dopo un anno dal lancio.
Diverso il discorso per gli equipaggiamenti orbitali, numerosi e ben differenziati, anche se in missione è possibile portarne solo cinque più un’abilità passiva. Questa limitazione, tuttavia, spinge a riflettere su ogni scelta, rendendo la composizione della squadra parte integrante della strategia.Nonostante una certa ripetitività di fondo, la cooperazione, la tensione costante e l’imprevedibilità delle battaglie fanno sì che Helldivers 2 riesca a mantenere alta la voglia di rigiocarlo, trasformandolo in un titolo capace di regalare ore e ore di divertimento senza annoiare. Inoltre la presenza del cross-play sicuramente amplia notevolmente la community e il divertimento, permettendo di giocare sia con utenti Sony che con utenti PC.

Una versione solida ma limitata
Sul fronte tecnico, abbiamo provato Helldivers 2 su Xbox Series S, la console minore della famiglia Microsoft, e il risultato è comunque positivo, perché il titolo punta chiaramente sulla fluidità, riuscendo a mantenere i 60 fps , anche se qualche calo di frame rate si registra durante i momenti più caotici, ma nulla che comprometta seriamente l’esperienza di gioco.. Naturalmente, i compromessi sono evidenti: la risoluzione degli ambienti e degli effetti particellari è inferiore rispetto a PlayStation 5 e Series X, le texture appaiono talvolta sgranate, l’antialiasing non è impeccabile e il pop-in di oggetti e nemici si nota soprattutto nelle esplosioni di massa.
Su Xbox Series X, invece, il livello tecnico di Helldivers 2 si avvicina maggiormente alla controparte PlayStation 5, ma anche sulla Series S il gioco rimane stabile e più che godibile, dimostrando una buona ottimizzazione. I bug riscontrati sono rari e non incidono in maniera rilevante: può capitare che una creatura si incastri nello scenario o che il personaggio rimanga bloccato per un istante, ma si tratta di episodi isolati e accettabili in un gioco multiplayer.
Sul fronte audio, il sound design è straordinario in Helldivers 2: effetti delle esplosioni, versi alieni, suoni delle armi e colonna sonora si fondono in un mix potente e coinvolgente che amplifica l’azione. La musica, epica e incalzante, accompagna le missioni senza mai risultare invasiva o ripetitiva, mentre il doppiaggio in italiano – come da tradizione dei titoli Sony – rende l’esperienza accessibile a tutti.