Dopo l’aumento dei prezzi, arriva un’altra notizia che ha spiazzato i giocatori: Microsoft ha rimosso gli sconti del 10% sui DLC del Game Pass, senza alcun preavviso.
A scoprirlo sono stati gli utenti stessi, quando hanno notato che contenuti extra come Indiana Jones o Call of Duty non offrivano più alcun risparmio.
La conferma è arrivata solo dopo la protesta sui social. Interpellata da Kotaku, Microsoft ha spiegato che si tratta di una decisione intenzionale, parte della nuova struttura del Game Pass introdotta nell’autunno 2025.
Dagli sconti ai punti: la nuova filosofia Xbox

Gli abbonati non riceveranno più sconti diretti, ma punti premio da convertire successivamente in credito digitale.
Nel dettaglio, Ultimate offre il 10% del valore speso, mentre Premium il 5%.
Gli sconti sui giochi completi restano al 20%, ma i DLC torneranno a prezzo pieno, con la sola eccezione dei titoli EA Play.
Sulla carta sembra un incentivo. In realtà, è un taglio. Prima i giocatori risparmiavano subito, ora devono accumulare e riscattare in seguito.
Molti utenti hanno definito la modifica un “taglio mascherato”, soprattutto dopo l’aumento di oltre il 50% del prezzo mensile di alcuni piani.
Community furiosa e abbonati in fuga
Secondo GamesRadar, la rimozione è passata sotto silenzio fino a quando i giocatori non hanno notato la mancanza di sconto sui DLC di Call of Duty.
Sui forum Reddit, molti utenti hanno reagito con rabbia: “Sembra che ci stiano chiedendo di cancellare l’abbonamento”.
Un segnale forte di quanto il pubblico stia iniziando a perdere fiducia in un servizio che fino a poco tempo fa era sinonimo di convenienza.
Perché questa scelta conviene a Microsoft

La mossa non è casuale. Il nuovo sistema di punti serve a rafforzare il programma Microsoft Rewards e mantenere gli utenti più a lungo nell’ecosistema Xbox.
Ogni acquisto, da ora in poi, diventa parte di un circuito interno che spinge a spendere e accumulare crediti nello stesso ambiente.
Un vantaggio evidente per l’azienda, ma un passo indietro per chi cercava un risparmio immediato.
Game Pass: da vantaggio a abitudine
Con la perdita di sconti, l’aumento dei costi e le chiusure di studi interni, il Game Pass rischia di perdere parte della sua identità originale.
Il servizio resta ricco di titoli e aggiornamenti, ma l’impressione generale è che stia diventando un abbonamento più impegnativo e meno conveniente.
Molti giocatori stanno già valutando alternative come PlayStation Plus Extra, che continua a proporre sconti diretti e offerte stagionali.
Vale ancora la pena restare nel Game Pass?
Il valore dell’abbonamento non è sparito, ma si è spostato.
Microsoft punta sulla fedeltà a lungo termine, non sul risparmio immediato.
Un modello che funziona per chi gioca ogni giorno, ma che rischia di allontanare chi preferiva la libertà di scegliere quando e cosa acquistare.
Il Game Pass è stato per anni il simbolo del gaming accessibile. Ora, con meno vantaggi e più punti da gestire, molti si chiedono se stia diventando solo un altro abbonamento tra tanti.
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