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From Space: recensione di un twin stick shooter classicissimo

Gabriele Rocca 3 anni fa Commenta! 6
 

From Space è un titolo che prende a piene mani dal filone più classico dei twin stick shooter, qui riproposto con la formula più “tradizionale” del genere. Ci troviamo quindi a fronteggiare orde di alieni, mostrati in una grafica minimalista e pronti a distruggerci brutalmente. Vediamo se vale la pena impugnare le armi nella nostra recensione.

Contenuti
From Space: una storia che fa da pretestoIn squadra è meglio!From Space ha stile da vendere

From Space: una storia che fa da pretesto

La storia di From Space è solo un semplice pretesto narrativo per farci massacrare orde di alieni, mentre avanziamo in vari livelli. Molto semplicemente, un meteorite si è schiantato sulla superficie terrestre, facendo arrivare anche diversi alieni pronti a impossessarsi di misteriosi cristalli viola…chiaramente facendo strage di umani nel mentre.

Il gioco non si sposta praticamente mai da questo incipit, che resta appunto la semplice leva che fa iniziare tutte le nostre peripezie. Il punto focale di From Space resta quindi il gameplay.

In squadra è meglio!

La formula di gioco di From Space è quella di un classico twin stick shooter. Bisogna avanzare all’interno di livelli relativamente ampi, uccidendo grosse ondate di nemici a cui si alternano boss e mini boss, per poi raccogliere armi progressivamente più letali e continuare con la nostra carneficina.

Parliamo quindi di un genere molto intenso, dove i combattimenti si susseguono in modo praticamente costante e dove la varietà di bocche da fuoco la fa da padrone. From Space abbraccia appieno questa formula e non cerca di innovare nulla.

From Space
Tanti alieni da uccidere, che a loro volta vogliono ucciderci!

Il loop di gameplay ci vede quindi avanzare all’interno di livelli discretamente ampi, dove diversi nemici ci sbarrano la strada e dov’è possibile raccoglie armi di ogni tipo. All’interno di questi scenari è poi possibile incontrare vari PNG, da cui è possibile ricevere missioni o aiuto diretto nelle sparatorie.

Queste si basano su una buona varietà di armi e nemici. Questi ultimi sono alieni dalla forma minimalista e rosastra, che cercano di ucciderci in molti modi diversi: alcuni strisciano, altri saltano, altri ancora sono energumeni che impugnano scudi e segnali stradali con un pezzo di asfalto ancora incollato sotto.

From Space
Alcune armi sono più interessanti di altre!

Per affrontare questi bestioni, per fortuna, abbiamo a nostra disposizione varie bocche da fuoco, più o meno fantasiose, che vanno dalle semplici mitragliatrici, fino a fucili dall’aspetto e dai proiettili meno convenzionale. Si aggiungono poi vari strumenti posizionabili – come filo spinato per rallentare o trappole laser – e granate di ogni tipo.

Il risultato è un sistema di combattimento che, per quanto possa essere derivativo, si dimostra molto divertente, soprattutto nei livelli più avanzati, dove gli strumenti che si affiancano all’arma vanno assolutamente sfruttati a dovere. A tutto questo si va ad aggiungere una vera e propria scelta di classe (Tank, Attacco e Supporto), che influisce sulle statistiche e sull’arma “speciale” di ogni personaggio. Chiaramente, viste le differenze di ogni personaggio, una buona squadra dovrebbe combinare diversi ruoli, in modo da sfruttare le peculiarità di ogni arma.

From Space

From Space è infatti concepito per essere giocato in coop e, nonostante possa essere finito in solitaria, l’intenzione degli sviluppatori vira chiaramente verso la cooperazione tra più giocatori. Di fatto, proprio il livello di difficoltà si dimostra eccessivamente sbilanciato per un giocatore solitario. Alcuni nemici possono infatti uccidere con un paio di colpi i personaggi più fragili, che quindi rischiano di morire troppo velocemente. A questo si aggiungono dei checkpoint posizionati malissimo, che costringono a ripetere intere sezioni di gioco con un risultato frustrante e noioso.

Ciliegina sulla torta, sono i personaggi controllati dall’IA. Questi si dimostrano eccessivamente stupidi, con morti praticamente costanti e con un DPS generale davvero troppo basso e non paragonabile a quello di un giocatore vero e proprio. Il risultato è quindi un titolo che in solitaria diventa difficile per i motivi sbagliati, risultando frustrante e ripetitivo molto presto. L’assenza di una coop locale, peraltro, rende questi difetti ancora più evidenti.

Giocato in coop, invece, From Space si dimostra uno sparatutto divertente e interessante, in grado di offrire molte ore di gioco a un gruppo di amici. Certo, non siamo davanti al top del genere, ma il risultato si dimostra comunque di buon livello.

From Space ha stile da vendere

Il comparto tecnico di From Space non è particolarmente elaborato e, anzi, spesso mostra ambienti poco dettagliati, affiancati a personaggi e nemici a loro volta poco elaborati. Tutto questo viene però valorizzato dagli ottimi effetti visivi, che donano lustro al tutto e, soprattutto, dallo splendido comparto artistico.

Questo sfoggia infatti un’estetica cartoon originale e riconoscibile, che vede gli alieni rappresentati da un’estetica minimalista, accanto a protagonisti invece meno interessanti. Il risultato finale, però, è comunque molto bello da vedere e riesce a sorreggere il peso di tutto il comparto tecnico.

Infine, il comparto sonoro è accettabile, visto che si limita a fare il suo lavoro senza picchi di eccellenza.

Scopri tutto su From Space

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