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Lettura Fairy Elements, la recensione (Nintendo Switch)
 
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NintendoSwitchRecensioni

Fairy Elements, la recensione (Nintendo Switch)

Alessandro Rulli 3 anni fa Commenta! 6
 

KEMCO per la gioia di tutti gli appassionati di JRPG, continua a sfornarne in abbondanza, invadendo finalmente non solo il mercato mobile ma anche quello console. Oggi è il turno di Fairy Elements, titolo precedentemente disponibile su iOS e Android, e arrivato adesso anche sulle console casalinghe.

Contenuti
Fairy Elements, la storiaGameplay e meccanicheFarma che ti passa

Il titolo sviluppato da Exe Create, prende a piene mani dai classici del passato, e lo fa in modo rispettoso e fedele, presentando una storia senza grandi vette narrative ma comunque appassionante, una grafica retrò gradevole, un sistema di combattimento fluido e divertente, e alcune meccaniche intriganti.

Fairy Elements

Fairy Elements, la storia

Nel gioco seguiremo le avventure di Yamato, un giovane cavaliere reale, intento a combattere per proteggere la pace nel regno, minacciata da un potente nemico; grazie alla sua spada impregnata del misterioso potere del Material, il cavaliere riesce assieme alla sua compagna d’arme Orka, a raggiungere la battaglia finale per il regno.

Durante lo scontro però, pur avendo avuto la meglio, senza capirne il motivo Yamato perde i sensi e al suo risveglio si ritrova in un luogo a lui sconosciuto, e 200 anni nel futuro. Qui farà la conoscenza di una strana creatura e una giovane ragazza, e gli eventi che riguarderanno il suo destino si metteranno in moto.

Come mi sono ritrovato nel futuro? Cos’è successo durante la battaglia finale? Dov’è Orka? Questi e molti altri interrogativi danzano senza sosta nella testa del giovane cavaliere, mentre si avvia al villaggio più vicino.

Come incipit narrativo Fairy Elements non presenta niente di eclatante, ma comunque quanto basta per immergersi nei panni di Yamato e godersi questa avventura. Purtroppo però, al contrario della storia che si assesta sempre su livelli gradevoli, la caratterizzazione dei vari protagonisti è un po’ scarna, ricadendo in diversi stereotipi e non facendoci entrare molto in empatia con loro.

Fairy Elements
Rick è uno dei personaggi più particolari di tutto Fairy Elements

Gameplay e meccaniche

Dal punto di vista del giocato, Fairy Elements ci presenta una mappa costituita dai più classici elementi dei JRPG; locande, città e villaggi, grotte, foreste e tantissimi dungeon, aspettano soltanto di essere esplorati da Yamato e compagni, tutte caratterizzate da una grafica in pixel art retrò molto dettagliata, e che farà la gioia soprattutto dei più nostalgici.

Città e villaggi serviranno come sempre a raccogliere informazioni, migliorare il nostro equipaggiamento e fare rifornimento di oggetti nei negozi, oppure riposare alla locanda, per ripristinare HP e MP del party. Sia sulla mappa principale che nei dungeon, Fairy Elements non presenta combattimenti casuali, ma i nemici saranno sempre visibili sul terreno, assieme al loro campo visivo. Entrare nel loro campo visivo darà il via allo scontro, strutturato con i classici turni scanditi da una barra nella parte inferiore dello schermo, ma se saremo noi a toccarli da dietro, inizieremo lo scontro con un vantaggio iniziativa.

Inizialmente le abilità che avremo a disposizione saranno poche, ma man mano che miglioreremo il nostro party avremo accesso a un’arsenale di tecniche niente male, tutte ben rappresentate durante le battaglie da buone animazioni, le quali fondendosi con l’ottima fluidità e velocità degli scontri, renderà il combat system piacevole, anche nelle sessioni di farming dei materiali.

Fairy Elements

Farma che ti passa

Il farming dei materiali servirà per potenziare diversi elementi del nostro equipaggiamento, ma i due più importanti saranno le armi e le armature. Ogni arma potrà essere potenziata in diverse forme e attributi, che andremo a scegliere a seconda delle nostre preferenze, e ogni potenziamento ne sbloccherà di nuovi.

Oltre che a modificarne le abilità e gli attributi, ogni arma e armatura che andremo a equipaggiare, cambierà l’aspetto dei nostri personaggi, fattore molto gradito dagli amanti dei giochi di ruolo in generale, da sempre patiti del proprio aspetto.

Il farming dei materiali potrebbe essere un po’ ostico, non per la difficoltà delle battaglie, le quali a dire la verità sono anche abbastanza semplici, ma dalla scarsa presenza su mappa dei nemici. Per aiutarci in questo, Fairy Elements ci offre l’Anywhere Battles, una funzione che ci catapulterà direttamente in battaglia contro dei nemici designati, rendendo più facile la raccolta dei materiali.

In Fairy Elements non mancheranno altre aggiunte interessanti, come il Calderone, che facilità il potenziamento delle armi (ma in pieno stile mobile), o le stanze di sterminio presenti nei dungeon, le quali avranno al loro interno nemici più potenti ma che sapranno ricompensarci in maniera adeguata.

Un valore aggiunto per Fairy Elements è costituito di sicuro una buona colonna sonora adattissima al genere e molto evocativa dei tempi andati, e la portabilità della console ibrida Nintendo Switch, la quale risulta essere la console perfetta (per lo meno a parere dello scrivente) per questo genere di giochi.

Scopri tutto su Fairy Elements

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