Sviluppato da Studio Bravarda e pubblicato da PM Studios in sinergia con Logoi Games, Extremely Powerful Capybaras è un bullet hell in 2D con combattimento automatico e una struttura da roguelike. Il titolo punta tutto sulla simpatia del capibara stesso qui in versione cartoonesca e noi abbiamo accettato di buon grado le sfide proposte dal titolo giocandolo su Nintendo Switch. Pronto a scoprire la nostra recensione?
Extremely Powerful Capybaras e la placida esistenza di un capibara
Extremely Powerful Capybaras non ha una storia e, anzi, si propone come titolo discretamente surreale ma che pone al centro di tutto il gameplay, focalizzando lì quasi tutte le sue energie. Non solo, già dal titolo, è palese quanto il titolo non si prenda mai sul serio e in realtà va bene così. D’altronde parliamo di un titolo che recupera un animale, il capibara, diventato “famoso” in questi anni grazie a una serie di meme e video vireali…
Eppure il capibara in versione ludica funziona. Così come funziona la scelta di trasportarlo in chiave cartoonesca e minimalista. E che dire dell’esordio su schermo nonché dell’hub in sè? Per cosa è famoso il capibara?Di certo non per imbracciare lance acuminate o per sparare palle puntute dal nulla. No, i capibara sono famosi, oltre che per il loro aspetto curioso, per il loro modo di vivere placido, compassato, rilassato e spesso… in ammollo!

Ecco, Extremely Powerful Capybaras inizia proprio così, mostrando una serie di capibara in ammollo in una sorta di pozza d’acqua con tanto di anfora che fa tanto “centro termale”. E tra quei “nudi capibara” si cela il nostro, o i nostri, se decidi di giocare in compagnia. In quest’ultimo caso, inutile dirlo, ma il titolo moltiplica il divertimento e rende le singole partite decisamente più accattivanti e gradevoli. Ma torniamo al contesto “narrativo” del titolo, una volta usciti dalla pozza, ci ritroveremo a ballonzolare in quello che si rivelerà essere una sorta di classicissimo hub in cui spendere le diverse valute che otterremo dalla nostra spedizione.
Non solo, dall’hub c’è l’accesso alle arene, divise per difficoltà e sbloccabili gradualmente e cronologicamente di volta in volta. Ma, un capibara non può partire in missione… nudo! Ecco quindi che si svela l’utilità dei totem in pietra di stravaganti capibara cosplayer… ogni totem è una classe e a noi spetta decidere un ruolo prima di partire all’avventura. A impreziosire, seppur in modo prevedibile e minimalista, ci sono altri capibara PNG con cui poter interagire ma hanno funzioni standard come negoziante di personalizzabili o “potenziatore” passivo di classi.
Presente anche una sala dedicata ai “trofei” che si sbloccano man mano che soddisferemo determinate richieste e/o sfide. Ed è proprio questa sala che contribuisce al senso di progressione dell’avventura, fornendoci ricompense e sbloccando anche ulteriori vantaggi nell’hub stesso. Il tutto per un sistema di gioco che, scopriremo a breve, è estremamente classico e fin troppo simile a tanti altri suoi congeneri, mancando del coraggio creativo che ci aspettavamo da un titolo così pomposo.

Un capibara pronto all’azione
Extremely Powerful Capybaras è un classicissimo roguelike in 2D con combattimento automatico che, tradotto, significa che l’unica cosa che dovrai ludicamente fare è muovere il tuo capibara in giro per l’area circoscritta cercando di schivare i nemici e i loro attacchi, e selezionare i vari power up randomici che appariranno ogni volta che salirai di livello. Per far salire di livello il tuo eroico capibara, dovrai eliminare i nemici e raccogliere delle sfere colorate.
In realtà hai a disposizione anche una non proprio pratica schivata il cui range è spesso troppo ampio, non permettendo una pratica previsione di dove finirai a schivata ultimata… col potenziale rischio, quindi, di trovarti ancor più nei casini. Questi ultimi non è tanto per la cattiveria o l’intelligenza dei nemici ma perché il numero di questi è destinato ad aumentare man mano che il countdown andrà a terminare. Una volta che il tempo a schermo raggiungerà lo zero, i minion svaniranno e al loro posto apparirà un boss. Eliminato il boss, avrai completato l’area con successo.

Essenzialmente, Extremely Powerful Capybaras è tutto qui. La sua struttura risulta quindi velocemente ripetitiva e il tutto viene aggravato dalla scarsa varietà di power up. Questi si differenziano essenzialmente in base al ruolo che andremo a selezionare prima di iniziare la sfida ma essi sono abbastanza pochi. Nel dettaglio, sono upgrade passivi legati alle statistiche (come energia vitale, potenza d’attacco, frequenza dei colpi critici, ecc.) o ulteriori tipologie di abilità d’attacco che vanno ad aggiungersi, con relativo timer di ricarica automatico, al colpo standard.
Pensa che la varietà dei power up è così limitato che in una sfida siamo riusciti, prima della comparsa del boss, a portare al massimo livello ogni singolo elemento. Questo perché può capitare che ti venga offerto tra le scelte lo stesso power up già in uso e, sceglierlo ulteriormente, andrà a potenziarlo ancora di più. Tale pochezza di contenuti si specchia anche nei nemici, abbastanza anonimi e continuamente riciclati con l’unica eccezione positiva data dai boss.
Ulteriore nota legata al senso di progressione di Extremely Powerful Capybaras, è data dalle monete di gioco, ottenibili sia durante la partita che al suo completamento, ci permettono di potenziare in modo passivo e definitivo le varie abilità di gioco (da dover sempre recuperare nuovamente in game come da regole dei roguelike) ma anche di acquistare nuove skin estetiche o ampliare le tipologie di classi a disposizione.

Grafica e sonoro
Extremely Powerful Capybaras offre una grafica cartoonesca che funziona grazie anche ad animazioni buffe e coerenti con l’atmosfera del titolo. Ogni cosa su scherma sembra ballonzolare eppure non mancano fiumi di proiettili di vario tipo a cui si sommano nemici alquanto bizzarri, seppur molto ripetuti e non estremamente vari. Ancora una volta, sono i boss a spiccare di più per sprazzi creativi. Gli ambienti, invece, non brillano per dettaglio e cura ma risultano funzionali alle nostre spedizioni in battaglia.
Il sonoro è semplice e perfettamente in linea con la tipologia di gioco, riuscendo a evitare di diventare eccessivamente ridondante o fastidioso. Altresì, non risulta particolarmente memorabile. Da segnalare che il titolo si difende bene in entrambe le modalità offerte dall’ibrida Nintendo con quella portatile particolarmente consigliata per praticità d’uso. Infine, Extremely Powerful Capybaras è completamente orfano della lingua italiana ma i testi a schermo sono abbastanza semplici da comprendere.