Exilium è un titolo di cui è recentemente stata rilasciata la demo da parte di Lonch Studio, la quale sarà protagonista di questa recensione. Il titolo è un punta e clicca con molti elementi rompicapo, in cui il giocatore interpreta un esorcista all’opera in vari capitoli di cui, per il momento, solo il primo è giocabile. Nonostante i contenuti disponibili siano sicuramente limitati in una demo completabile in una trentina di minuti il titolo riesce a presentarsi bene e con l’uscita finale potrebbe dimostrarsi un gioco di tutto rispetto.
Exilium: una storia interessante, ma già vista
Il protagonista è Adam, un esorcista esperto che vorrebbe smettere di lavorare per un trauma che capiamo riguardi in qualche modo la figlia: probabilmente quest’ultima è stata posseduta dal Demonio in passato, ma questa trama non verrà approfondita oltre. Adam non riesce però a smettere per via di una figura misteriosa che continua ad assoldarlo per nuovi incarichi, oltre che ovviamente per colpa del suo senso del dovere. La storia è narrata attraverso delle cinematiche stile fumetto che ricordano vagamente quelle dei primi due Max Payne, ma purtroppo senza quello stile pulp e noir che il titolo di Remedy riusciva a trasmettere. Questa scelta è molto apprezzata e riesce ad esprimere uno stile che poco spesso purtroppo si vede nel panorama videoludico. Anche la qualità dei disegni non è male, dark e spigolosi, dai colori pastello: hanno una personalità. Manca però totalmente il movimento: non si è stati in grado di regalare delle tavole dinamiche. Anche nelle situazioni più concitate l’azione è sempre molto statica, praticamente immobile. Il paneling, ovvero l’impaginazione delle varie vignette, non è dei migliori, dato che sono tutte inserite nello schermo senza un’idea stilistica ben precisa. A volte hanno un approccio più simile ai fumetti franco-belga: con degli zoom sequenziali che servono ad aumentare la suspance. Un altro problema è la prospettiva, quasi sempre banale e per niente interessante. Tutto sommato una bellissima idea quella delle cutscene a fumetto, ma che andrebbe sicuramente migliorata.
Nel primo capitolo seguiremo Adam nelle sue investigazioni che riguarderanno un facoltoso medico caduto in rovina. La storia di questo personaggio ci verrà raccontata dalle sopracitate sequenza a fumetto, intramezzate dalle varie fasi di gameplay in cui compiremo il vero e proprio esorcismo. Questo dottore fino a poco prima era un grande luminare del suo campo, ma dopo un intervento andato male non gli è stato più permesso di lavorare, e di conseguenza ha iniziato a farsi domare dalla rabbia e il rancore sfogandosi sulla sua famiglia. Vittama degli abusi la moglie, insiame al figlio, abbandonano il medico lasciandolo da solo in una grossa magione, dove verrà divorato dall’odio e sarà corrotto dal male. A questo punto entrerà in scena proprio il nostro Adam che verrà incaricato di esorcizzare il dottore e farlo tornare normale ripulendolo dall’odio e dalla rabbia. Una cosa che non viene mai spiegata in Exilium è la dinamica di questi esorcismi: di fatto Adam non fa niente contro il posseduto. Sembra più che la formula di un buon esorcismo sia ripulire l’abitazione del posseduto dal male, esorcizzando ciò che è stato corrotto nella casa. Questo fa pensare che cambiando l’ambiente il cui il soggetto dimora, scacciando il Maligno dalla casa, cambi anche l’abitante, ripulendolo e liberandolo.
L’esorcismo in atto
Il gameplay di Exilium si divide in vari stage man mano sempre più ampi e complessi. L’obiettivo del giocatore nei vari livelli è quello di purificare la casa in un ambiente 2D costruito su vari piani, stando però attento a non farsi catturare dal posseduto. Adam non potrà infatti interagire con il malcapitato perché trovarsi nella stessa stanza con lui significherà game over istantaneo. Verremo infatti interrotti da una breve animazione del mostro che ci assale per poi ritrovarci alla schermata di game over, dove vedremo il nostro protagonista patire letteralmente le pene dell’inferno. Dovremo quindi fare tutto ciò che è in nostro potere per stare alla larga dal nemico: cambiando stanza, salendo e scendendo di piano, oppure nascondendoci negli armadi. Questa sarà l’unica possibilità di sopravvivenza nel caso il protagonista si trovasse nella stessa stanza con il suo nemico.
Ma come si fa a purificare la casa? Avremo a disposizione vari strumenti da usare, che dovranno però essere trovati in giro. Una volta raggruppati i componenti sarà necessario capire come usare ciò che si è trovato. Sparsi per la casa troveremo vari oggetti maledetti su cui dovremo compiere dei rituali e, una volta trovata la combinazione giusta, saremo in grado di purificarli. Nel tutorial, ad esempio, viene mostrato come il sale sia molto efficace sulla carne infestata. Oppure ci occorrerà dell’acqua benedetta per lavare via i simboli del Demonio. Ad ogni stage saranno aggiunti nuovi oggetti da purificare e nuovi rituali da compiere, e a volte il tutto può risultare un po’ ripetitivo. Spesso ci troveremo a purificare gli stessi oggetti, con la sola differenza di dover trovare i componenti per i rituali in zone diverse della mappa.
Forse troppo semplice
Tecnicamente il titolo non è sicuramente eccelso, a volte può sembrare di star giocando ad un flash game: la sua struttura così semplice e ripetitiva ricorda molto quel tipo di giochi. Non è possibile però dire l’ultima su Exilium visto che questa è solo una demo e il prodotto finale potrebbe cambiare molto da quello che è possibile giocare adesso.
Le musiche sono poche e non molto coinvolgenti, nonostante siano quasi sempre azzeccate per la situazione. Il sound design è di tutto rispetto invece. I vari suoni del mostro e quelli che si sentono all’interno della casa immergono il giocatore molto più delle musiche.